Ricordo i Natali che furono e ne ho smarrito il senso. Non c’è più Natale di quello che non c’è, di quello che di qui a due giorni ci vedrà tutti ripetere le solite frasi di circostanza e le solite promesse.Preferisco non aggiungere nulla...riflettere sul Presepe che ci vede tutti protagonisti, statuine viventi nelle quali possiamo riconoscerci ed identificarci.Ascoltare la Buona Novella di De André in fondo è una vera rivelazione per chi cerca nel Natale il vero significato, spesso assai lontano da chi pratica soltanto l’estetica della fede. Ed è con questi meravigliosi versi di David Maria Turoldo che faccio a tutti voi amici i migliori auguri di BUON NATALE Natale Ma quando facevo il pastore allora ero certo del tuo Natale. I campi bianchi di brina, i campi rotti dal gracidio dei corvi nel mio Friuli sotto la montagna, erano il giusto spazio alla calata delle genti favolose. I tronchi degli alberi parevano creature piene di ferite; mia madre era parente della Vergine, tutta in faccende, finalmente serena. Io portavo le pecore fino al sagrato e sapevo d'essere uomo vero del tuo regale presepio.David Maria Turoldo