la memoria dispersa

Boris Ryzyi


  Precoce e talentuoso poeta russo, scrisse la prima poesia a quattordici anni, quasi presentisse che la sua vita sarebbe stata breve. Fece tutto in pochissimo tempo. Prima dei vent'anni divenne campione regionale di boxe, si sposò e a 23 era già laureato in Geofisica e Geoecologia. Una vita intensa, una corsa contro il tempo nel difficile passaggio all'età matura in una Russia, erano gli anni '80 dello scorso secolo, piena di contraddizioni.Smarrimento e malinconia furono gli ingredienti con cui condiva la sua vita sregolata e fatta di eccessi. Amava il suo Paese e la poesia dalla magica musicalità sgorgava come acqua pura mentre narrava se stesso e le sue genti avvolte nel mistero della vita e della morte.Chissà se il suicidio, a soli 27 anni, era il 2001, nel desiderio di farsi conoscere, arrivare, non fu il modo per consegnarsi all'immortalità. Due sue splendide poesieNon ho camminato nei tuoi sogni...Non ho camminato nei tuoi sogni,né mi sono mostrato in mezzo alla folla,non sono apparso nel cortiledove pioveva o meglio cominciavaa piovere (questo versolo cancello e non lo sostituirò),era allettante credere, come uno stupido,che ti avrei incontrato presto,eri tu che mi apparivi in sogno(e mi prendeva una dolce tenerezza),mi sistemavi i capelli sulle tempie.Quell'autunno perfino le poesiein parte mi riuscivano bene(però mancava sempre un verso o una rimaper essere felice).Boris RyzyiPORTAMI LUNGO VIALI VUOTI...Portami lungo viali vuoti,parlami di qualche sciocchezza,pronuncia vagamente un nome.I lampioni piangono l'estate.Due lampioni piangono l'estate.Cespugli di sorbo. Una panchina umida.Amore mio, resta con me fino all'alba,poi lasciami.Rimasto come un'ombra offuscata,vagherò qui ancora un po', ricorderò tutto,la luce accecante, il buio infernale,io stesso fra cinque minuti sparirò.Boris Ryzyi