la memoria dispersa

il Cerchio


 Due compiti per iniziare la vita: restringere il tuo cerchio sempre più e controllare continuamente se tu stesso non ti trovi nascosto da qualche parte al di fuori del tuo cerchio. Franza Kafka, Aforismi di ZürauQuante interpretazioni poter dare a una frase del genere?L'ho letta e riletta un'infinità di volte e, nel tentativo di attribuirle un significato, ho convenuto che è il tuo quello che conta in base a quanto riesci a cogliere con la sensibilità, il vissuto esperienziale, le scelte, quello che hai fatto o quello che avresti potuto fare.Ma cosa significa restringere il cerchio? Può essere il rendersi conto di quelle che sono le proprie possibilità e i propri limiti? Ma si può imbrigliare un sogno, quella capacità di astrazione che soprattutto in gioventù pervade ogni fibra del tuo essere e ti fa sentire padrone del mondo? A vent'anni non puoi sapere dove ti trovi nel cerchio, lo allarghi a dismisura in base ai progetti, le aspirazioni e ti fidi, di te stesso, degli altri, vai avanti e non vedi ostacoli alle tue proiezioni finché iniziano i primi inciampi, le prime delusioni. E allora incominci a restringere il campo d'azione, a ridimensionare il cerchio e a individuare e riposizionare la tua collocazione al suo interno. Spesso diventa una dolorosa presa di coscienza che ti costringe a fermarti e a riflettere.E' in base alla tua tempra, personalità che scegli se continuare per le vie impervie e accidentate o privilegiare un cammino piano, prevedibile, senza rischio di cadute ma che ti occlude la vista di un panorama mozzafiato.La consapevolezza non porta con sé scelte sempre felici, spesso significa rinuncia e già la parola stessa prelude a privazione.Non è facile privarsi dello slancio vitale, quello che dà senso al tutto, quello che ti spinge ad uscire dal cerchio, a nasconderti al di fuori di esso in un tentativo estremo di sottrarti alle leggi imposte dalla ragionevolezza.