la memoria dispersa

Eccesso d'interiorità


Eccesso di interiorità. Si può dire? Se dovessi esprimere in un concetto il mio modo di percepirmi userei queste tre parole perchè non potrebbero rappresentarmi meglio. È a loro che devo tutto ciò che sono ma anche ciò che non sono, scoprendo attraverso l'analisi spietata di me stessa che vivo in uno stato di contraddizione in termini fatta di smentite e ripensamenti sapendo che è nell'imperfezione e nella mutabilità dei pensieri che noi avvertiamo di essere vivi e di avvicinarci il più possibile a quell'idea di cammino che è poi il fine ultimo del nostro vagare. Illusioni e disillusioni, dove sta la differenza? L'illusione è un atto di fiducia nella speranza ma vale quanto la disillusione quando constatiamo che quella speranza è stata vanificata. Ideale e reale possono convivere? Sì, no, dipende dal valore che attribuiamo agli ideali. L'importante è che non sconfinino nell'utopia portandoci a smarrire il senso del reale. Ogni nostra scelta, quando vuole rispondere alle leggi della coerenza, perché così ci è stato insegnato e così siamo convinti di dover agire, è un'abdicazione ai nostri impulsi e all'affermazione della parte più vera e genuina di noi stessi trovandoci veicolati e vincolati in un mondo dove siamo costretti a fingere e a recitare una parte. Non è facile sfuggire ai codici etici che se da una parte costituiscono un rifugio e un terreno dove riconoscersi, dall'altra ci privano di quella soggettività che trova proprio nell'incoerenza e nella mutevolezza dei sentimenti la radice più vera e l'autenticità dell'essere. 
Nicoletta tomas Caravia