la memoria dispersa

Vittime e carnefici


E poi capisci che non finisce mica il cielo...Sei lì impantanato in pensieri tossici alternati a sprazzi di lucidità e di sano amor proprio.Non riesci a smaltire i tanti accadimenti negativi, le bordate ingiuste, gli attacchi inaspettati e assurdi, le infamie gratuite, la perdita di affetti, così tutto insieme, roba da demolire un elefante.E allora pensi... congetturi...elabori...  
foto - dal web Ti chiedi perché e realizzi che forse non sei quello che hai sempre creduto di essere, che forse gli altri hanno ragione, che la tua eccessiva schiettezza non funziona, l'eccessiva sicurezza si paga, e la felicità pure, che credere in certi valori, paradossalmente ti si ritorce contro, che se sei moderato come minimo sei un qualunquista, se non infarcisci i tuoi discorsi di qualche cazzo e vaffanculo non sei vero, se non hai fatto esperienze esaltanti e dure non sai cosa sia la vita, se hai un lavoro e una sicurezza economica non hai di che lamentarti.Stereotipi! Stereotipi! Stereotipi! di chi sentenziando si comporta come il peggiore conformista dal quale vuole distanziarsi.Il punto è che nessuno è tanto giusto o tanto sbagliato quanto crede di essere, nessuno può dire con certezza che l'altro, solo perché così sembra, sia meno sensibile, meno attento, meno innamorato, meno informato, più menefreghista, ladro, buffone, sbruffone, sfruttatore...Possiamo avere le nostre idee, i nostri stili di vita, i nostri obiettivi, le nostre priorità ma nessuno è esente da difetti e vantarsene di averne tanti o che sregolatezza sia sinonimo di autenticità è solo un modo risibile per marcare le differenze e sentirsi orgogliosamente diversi.Siamo tutti vittime e carnefici al contempo.Dovremmo avere l'umiltà di ammetterlo...forse soffriremmo meno.