la memoria dispersa

Parigi anno zero


 13 novembre 2015 Attentato al Bataclan a ParigiParigi anno zeroChi potrà spiegare maiai padri,madri,figli,compagni,che quella manoche solo qualche istante,un'ora, un giorno primasalutava,accarezzava,abbracciava,stava per essereraggelatadalla follia omicidache di lì a pocoavrebbe spentointenzioni e sorrisidei tanti Germain, Fanny, Mathieu, Valeria...passati dalla luce al buio,dalla vitalità accesaall'oscuritàdi abissi non voluti.Scherzavano, ridevanonella freschezza giovanile,erano tra quelli che avevano scanditoin giorni non lontani‘Je suis Charlie'e quante volte l'avranno ripetutoa fior di labbra,come un mantraper esorcizzare la paura,dire sì alla vita,alla libertà,all'amore,lo sguardo teso verso l'altoad afferrare il cielo,un cielo che si è oscurato all'improvvisotrasformato in notte permanente.Riversati in strada e nei locali,ignari del destino avverso,vittime predestinate,i primi scoppi non li allarmarono,ma il riso ben prestosi trasformò in terrore.Urlavano, scappavanoda quell'inferno improvvisato,una scomposta fugaspezzata daCaligola moderni.Non sapremo mai cosa avvenne realmentein quei momentia tu per tu coi boia assassiniche a volto scoperto,kalashnikov in manospazzavano via,colpendoli uno ad unoi sogni del futuro."Un'Altra Luce"