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« UN VIAGGIO CHIAMATO AMORELettera di addio »

FORSE...

Post n°473 pubblicato il 10 Aprile 2014 da lorifu
 

 

"ll forse è la parola più bella del vocabolario italiano, perché apre possibilità, non certezze. Perché non cerca la fine, ma va verso l'infinito».

 

 Questa frase attribuita a Leopardi è di una tale potenza interpretativa che scava e trova ragioni e spiegazioni nel  mio modo di essere da sempre.

Quel forse, linguisticamente un semplice avverbio dubitativo, mi ha accompagnata sin dai primi anni in un faticoso cammino di conoscenza dove i forse dell'infanzia, ritenuti titubanze giovanili, in seguito diventarono i miei punti di forza, fragilità che col tempo mi apparvero sempre più caratteristiche della mia personalità aperta alla ricerca di possibilità piuttosto che di certezze e dati acquisiti.

All'inizio li attribuivo alla timidezza e a una sorta di pudore che accentuavano  le mie insicurezze ma non furono mai atti di sottomissione o di mancanza di carattere, anzi. Mi accorsi col tempo che addirittura  i miei dubbi, riserve, domande, erano diventate un terreno interlocutorio molto stimolante dove venivano affrontati temi e problemi contingenti in un'ottica di grande rispetto soprattutto nei confronti di chi, indifeso, le certezze non se le poteva neanche permettere e fu un modo di pormi con umiltà dubitativa soprattutto davanti ai  grandi temi della vita.

Mi ha sempre affascinato il so di non sapere di Socrate che partendo da questo assunto già metteva in discussione la certezza come valore assoluto stimolando la riflessione e la criticità intorno alla scoperta della  limitatezza e finitezza umana.

E' che la certezza assoluta, quella degli stolti per intenderci,  mi ha sempre fatto paura.

Ne ho incontrata di gente siffatta,  gente con la verità in tasca, mai lo sfioramento di un dubbio, un tentennamento, una riflessione, gente forte della sua sicumera, convinta che avere certezze significhi anche avere ragione e che non esista l'una senza l'altra.

Ed è così che si spiegano fondamentalismi e integralismi che affondando le radici in una verità assoluta, indiscutibile, hanno prodotto i tanti  crimini  che tutti conosciamo.

Avere dubbi, peraltro,  non significa mancanza di determinazione, volontà,  debolezza ma capacità di valutare in uno scambio relazionale, che può essere confuso apparentemente col compromesso,  idee e opinioni altrui rispettando la libertà e il diritto di pensiero di tutti.

Un modo per aprirsi alle infinite possibilità che presuppongono la capacità illusoria di astrarsi dalla realtà rifugiandosi in quella partorita dalle proprie facoltà di autosuggestione che non significa stravolgere la realtà presente ma pensarla così come la si vorrebbe.

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Commenti al Post:
Vince198
Vince198 il 10/04/14 alle 18:43 via WEB
Non meravigliarsi di niente: questo è.. forse il solo, unico principio che possa rendere felici. (Orazio)
E quelli che non hanno mai dubbi li hai ben etichettati, Loretta.. ^______^
 
 
lorifu
lorifu il 14/04/14 alle 09:45 via WEB
Secondo me l’unico principio che possa rendere relici è proprio la capacità di meravigliarsi, se ho capito bene ciò che volevi intendere. Buona giornata Vince
 
   
Vince198
Vince198 il 15/04/14 alle 17:34 via WEB
Il contrario, Loretta.. Forse, dico forse, l'unica meraviglia potrebbe essere l'incedere stesso della vita in alcuni suoi particolari inaspettati. Ma non ne sono del tutto convinto ^____^
 
     
lorifu
lorifu il 17/04/14 alle 11:25 via WEB
Potrei risponderti di sì perchè é bello credervi. Un abbraccio. :-)
 
roseilmare
roseilmare il 10/04/14 alle 22:35 via WEB
Un po' li invidio perché vivono meglio ... forse :-) Bacio.
 
 
lorifu
lorifu il 14/04/14 alle 09:46 via WEB
Forse. :-))
 
gtibet
gtibet il 10/04/14 alle 22:37 via WEB
l'importante è non diventare prigionieri del cinismo.
 
 
lorifu
lorifu il 14/04/14 alle 09:51 via WEB
È la prerogativa di chi non sa porsi su un piano interlocutorio guardando con occhi deformati la realtà che lo circonda. Ciao Gino, buona giornata.
 
il.cuculo
il.cuculo il 11/04/14 alle 18:29 via WEB
Non credo esista una verità assoluta ma la verità che ci si presenta davanti. Penso che il procurarsi possibilità rappresenti una ricchezza. Credo fermamente nella coerenza e nell'onestà applicata in maniera trasversale. Devo confessarti che il "forse" non mi piace molto, anche se non condanno chi lo prende come modello, ma questo non implica automaticamente essere etichettati come fondamentalisti, integralisti o cultori dell'equazione certezza = ragione. Qualsiasi scelta o decisione ha bisogno a monte di un ragionamento che analizzi il problema ma una volta deciso non credo ci sia più spazio per un "forse" ma solo di un lavoro, a volte anche duro e pieno di sacrifici, che ci permetta di arrivare all'obbiettivo. Da tutto questo tolgo logicamente i sentimenti che non dipendendo direttamente dalla ragione non ammettono forme di dubbio; "ti amo ma forse" , " sei mio amico però forse" hanno in se la negazione del sentimento stesso.
 
 
lorifu
lorifu il 14/04/14 alle 10:22 via WEB
Condivido il tuo ragionamento anche se la mia riflessione andava in un’altra direzione. Nego le cretezze assolute perchè parto dal presupposto che nessuno possa detenere il verbo, tanto più in questioni di carattere trascendentale. Avere certezze nella vita di tutti i giorni potrebbe essere un vantaggio ma spesso non sono suffragate da risultati. Altro è la determinazione secondo me che spinge le azioni e permette di raggiungere l’obiettivo. Quanto ai sentimenti sono d’accordo con te. L’amore, l’amicizia tiepide non esistono…o sono o non sono ma certe certezze non possono non passare attraverso le titubanze. Forse! :-)
 
   
il.cuculo
il.cuculo il 15/04/14 alle 14:50 via WEB
La nobiltà di un avverbio "Forse" e comunque da preferire rispetto alla condizione plebea di una semplice congiunzione. Avanti il "Forse" ma che non diventi un ricorrente "Però". :-)
 
     
lorifu
lorifu il 17/04/14 alle 11:27 via WEB
Il forse rappresenta la speranza...il però negarsela :-))
 
gaza64
gaza64 il 11/04/14 alle 21:19 via WEB
Ciao Loretta:) Leggendoti mi sono resa conto di quanto diverso sia stato il mio approccio ai dubbi così sinteticamente espressi da quel "forse" che oggi, al contrario di quanto avvenisse ai tempi della mia giovinezza, mi accompagnano. Prima ero molto, ma molto più assolutista nelle mie convinzioni le quali, solo attraverso gli anni che mi hanno portata alla maturità, l'incertezza ha mitigato. Non che siano cambiate radicalmente, quanto piuttosto "aperte" a quella moltitudine di associazioni ed interpretazioni che l'esperienza, nel mio caso, mi ha regalato. Il risultato, comunque, mi sembra lo stesso, e cioè avere voglia di guardare attraverso quello spicchio di possibilità che quel forse sottende per stupirsi ancora, ed ogni volta, ad ogni nuova certezza. Complimenti per la foto, ma soprattutto per il sorriso...buona notte...
 
 
lorifu
lorifu il 14/04/14 alle 10:47 via WEB
Sai Gabry anche io a vent’anni mi sentivo al centro di quel mondo che volevo cambiare. Contestavo e mi ribellavo ma già allora era presente una certa propensione al dialogo e alla ragionevolezza. I miei obiettivi erano principalmente quelli di trovare un posto nel mondo che soddisfacesse i miei desiderata primo fra tutti un lavoro che mi piacesse. Da questo punto di vista sono stata fortunata anche se non sono stati anni facili perché non sono mai riuscita ad accettare ipocrisie e “adeguamenti”. Gli anni mi hanno dato quella consapevolezza che mi ha permesso di sfuggire a logiche adattive permeandole di una certa morbidezza di pensiero. Buona giornata e un abbraccio. :-)
 
woodenship
woodenship il 12/04/14 alle 19:26 via WEB
Un post che non posso che condividere fino nelle virgole e nelle pause non dette,amica carissima.Mi viene solo da aggiungere che,oggi,troppo spesso,si scambia questa propensione al dubbio,alla ricerca,alla comprensione,per buonismo.Il tanto vituperato buonismo:in ogni modo si cerca di bollare tutto questo travaglio che conduce a visioni più approfondite e meno superficiali,con il timbro del buonismo.Come se il cercare di non lasciarsi travolgere da certezze dogmatiche fosse cosa assai deleteria per l'umanità intera,ignorando che il progresso umano è essenzialmente dovuto proprio alla capacità di esprimere e di indagare quel"forse"che tu tanto bene illustri.Quel "forse"ci stiamo sbagliando nel condurre la guerra all'Europa,alla droga,alla delinquenza,agli immigrati,al buon senso... è considerato come indice di cedimento e quindi di buonismo,con tutto ciò che ne consegue,ovvero l'affermazione di una cultura cieca,assolutistica e dogmatica;quanto di peggio ci si possa augurare per il futuro umano.......Complimenti per il post ed un caro abbraccio con l'augurio per un fine settimana sereno..........W..........
 
 
lorifu
lorifu il 14/04/14 alle 11:10 via WEB
È vero Wooden, chi cerca le ragioni, pensa, pondera….é facilmente tacciato di buonismo quando non di mancanza di spina dorsale. Le etichette ci perseguitano e viviamo in una società che non è poi libera come sembra. L’adeguamento al politicamente corretto è la dimostrazione di come il nostro pensiero non uniformato al conformismo imperante venga spacciato nella migliore delle ipotesi per qualunquismo. Buona giornata caro amico :-)
 
Io_Ivan
Io_Ivan il 12/04/14 alle 19:27 via WEB
Loretta ciao, il tempo e la vita hanno mutato e non poco il mio modo di approcciare il mondo. Sono passato dall'assolutismo più duro al possibilismo più totale. Il forse, non il dubbio, ma la possibilità di una alternativa è ormai parte integrante di me e del mio vivere quotidiano. Infinite possibilità, non lo ritengo solo frutto della nostra capacità di astrarsi, ritengo che per quanto improbabile, una alternativa c'è sempre anche quando non riusciamo a vederla. Buon Week end.
 
 
lorifu
lorifu il 14/04/14 alle 11:17 via WEB
Condivido il tuo pensiero. Sono proprio le alternative che ci fanno guardare al mondo con fiducia non irrigiditi in posizioni radicali che fuorviano un cammino fatto di ricerca e di possibilità. Buona giornata Ivan :-)
 
FilippoPaterna
FilippoPaterna il 12/04/14 alle 22:02 via WEB
Io , sempre pieno di dubbi , avevo qualche problema di autostima per questo motivo. Fu la prof. di storia che un giorno mi ridiede orgoglio ed autostima: " l'uomo moderno si fonda sul dubbio , al contrario dell'uomo medievale che invece viveva di certezze " ... ah! Meravigliosa donna ! ( tra l'altro era bella davvero). In verità successivamente avrei approfondito la faccenda , fino a radicarmi nella convinzione che "dubito ergo cogito "! Si pensi ai modelli scientifici , la cui validità cambia con l'affinarsi delle tecniche di ricerca, per cui quello che è "vero oggi" non lo è più domani e si pensi anche alla limitatezza del "nostro sapere". Noi fondiamo le nostre certezze su quello che conosciamo , ma quello che conosciamo è l'infinitesima parte di ciò che è , ragion per cui basarci sulla logica per descrivere le cose è ... forse ... la cosa più illogica che possa esistere! Per questo a priori non escludo mai niente , voglio vedere e cercare di capire .. purtroppo sull'altro piatto della bilancia c'è che la maggior parte della gente non apprezza questo approccio alle cose ,vuole certezze! E si fida di più chi gli dà "certezze", anche se spesso poi se ne pente!
E' questo uno dei motivi per cui odio gli idioti!Ahahah!
Ciao Loretta , Buona Domenica
 
 
lorifu
lorifu il 14/04/14 alle 11:48 via WEB
Il tuo ragionamento non fa una grinza…e poi conosco bene il tuo vissuto fatto di ricerca continua e di affrancamento da una logica comune. Ricordo un episodio in cui il mio cambiamento di giudizio riguardo a un allievo, a un esame di maturità, venne giudicato contradditorio perché non coerente con quello preesistente e dovetti affrontare un durissimo scontro per riuscire ad affermare il diritto, come uomini dotati di intelletto, a ripensamenti, rivalutazioni, alla luce di cambiamenti e nuovi elementi che in quel caso erano affiorati a favore del ragazzo esaminato. Questo per dirti che il dubito ergo cogito al quale fai accenno é stato una costante nella mia vita come credo fortemente alle parole di Voltaire: ''Non condivido il tuo pensiero ma darei la vita per difenderlo”. Ciao Filippo, buona giornata. :-)
 
ranocchia56
ranocchia56 il 14/04/14 alle 14:06 via WEB
E' verissimo, c'è da aver paura delle persone che credono di sapere tutto e vogliono avere sempre ragione. Chi è intelligente ha sempre dubbi e quel "forse" è sempre presente. Ci sono due cose importanti: non tutti vedono una cosa allo stesso modo e anche quando milioni di persone concordano circa un evento, un fatto o altro, ci può essere all'improvviso qualcuno che trova un'altra spiegazione, più reale. I forse fanno parte della vita normale di tutte le persone normali. Un abbraccio. Rosa
 
 
lorifu
lorifu il 15/04/14 alle 10:03 via WEB
Condivido la tua apertura alle tante possibilità tra cui quella di ritornare sui propri passi, cambiare pensiero, atteggiamento proprio per la capacità di pensare al nostro come un cammino in continua evoluzione. Grazie Rosa, buona giornata :-)
 
oli.ver1960
oli.ver1960 il 14/04/14 alle 16:17 via WEB
Un passaggio per un saluto ed un inizio settimana alla grande. Oliver
 
 
lorifu
lorifu il 15/04/14 alle 10:03 via WEB
Anche a te Oliver. Ricambio con tutto il cuore :-)
 
eliantemo
eliantemo il 14/04/14 alle 22:32 via WEB
Forse...e tutte le vie potrebbero essere percorribili. E dubbi numerosi hanno costellato la mia vita prima di scelte, che non ho mai sconfessato. Ma non per ottusità o sicumera, ma solo per la conoscenza profonda del mio essere imperfetta e del mio bisogno di pace. Molto profondo e interessante questo post Loretta. Buona settimana.
 
 
lorifu
lorifu il 15/04/14 alle 10:08 via WEB
Le persone sensibili sono anche quelle che sanno mettersi in discussione perchè leggono in profondità e sanno riconoscere dissonanze e imperfezioni alle quali cercare di porre rimedio. Un abbraccio, loretta
 
Luxxil
Luxxil il 14/04/14 alle 22:55 via WEB
il forse va bene per la vita umana, dove tutto cambia velocemente e all'improvviso, la nostra certezza risiede in due date, quella della nascita e quella della morte...il resto è in continuo movimento, chi si costruisce delle certezze e perchè non vuole andare avanti, non vuole scoprire più niente, è, a mio avviso, una forma di paura, che la certezza esorcizza. ciao Giò:)
 
 
lorifu
lorifu il 15/04/14 alle 10:14 via WEB
Interessanti le tue considerazioni che aggiungono forza ai pensieri espressi. Di certezze ne abbiamo veramente poche. Tutto il resto lo partorisce la mente ma solo con un grande gioco di equilibrio si riesce a barcamenare tra dubbi e certezze senza farsi troppo male. Buona giornata carissima Giò :-)
 
oli.ver1960
oli.ver1960 il 16/04/14 alle 18:54 via WEB
Sempre meglio di un "se" o di un "ma". E' il dubbio che ci permette di pensare e di ragionare per trovare soluzioni più idonee ed inoltre fornisce la consapevolezza all'essere umano di avere dei limiti. Tuttavia si riesce a vivere solo di infinito? Ad un certo punto della vita occorre avere delle certezze anche se queste possono essere crudeli. Ti lascio i miei saluti più cari ed un aforisma di oscar Wilde: "Si parla tanto del bello che è nella certezza; sembra che si ignori la bellezza più sottile che c'è nel dubbio"
 
 
lorifu
lorifu il 17/04/14 alle 11:33 via WEB
Sono d’accordo con Oscar Wilde. E’ comunque nel nostro bisogno di infinito, nella necessità di guardare oltre l’orizzonte che sappiamo di essere…vivi :-))
 
eugenia1820
eugenia1820 il 17/04/14 alle 22:28 via WEB
Forse : quanti forse nella mia vita, ma forse anche in quella degli altri, forse ce ne saranno altri, forse mi stancherò dei forse, o forse continuerò, forse......chissà?!?
 
 
lorifu
lorifu il 18/04/14 alle 09:31 via WEB
Una cosa é certa. Forse! :-)
 
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Tu credi di incontrare l’amore,

in realtà è l’amore che incontra te

nei modi più strani,

inaspettati, involontari, casuali.

A volte lo confondiamo col bene

e lo surroghiamo.

Spesso siamo convinti sia amore,

fingiamo sia amore,

e leghiamo noi stessi

a una indistruttibile catena

frutto dei nostri desideri mancati

dei nostri sogni sopiti

delle nostre abitudini

delle nostre paure

delle nostre comodità

delle nostre viltà

dei nostri calcoli

della nostra apatia

dei nostri falsi moralismi.

Ma quando arriva, se arriva,

lo riconosci,

come  “il sole all’improvviso”

sconvolgente, coinvolgente,

totalizzante, esclusivo,

fusione di corpo e anima

osmosi perfetta.

Se finisce,

un dolore muto, senza fine.

loretta

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

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