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« Ti ho cercatoFelicità »

Wislawa...sempre lei

Post n°666 pubblicato il 02 Luglio 2020 da lorifu
 

Paul Klee - Ritratto di Frau P. nel Sud (Bildnis der Frau P. im Süden), 1924

 

Ho un'attrazione particolare per la poesia dell'est e sono molti i poeti che potrei citare. Oggi è Wislawa Szymborska, nata oggi, la poetessa premio Nobel dal nome impronunciabile ma dalla poesia chiara, comprensibile, schietta. Non c'è poeta più riconoscibile di lei. Il suo piccolo, grande mondo è il nostro e i suoi versi ci arrivano come una carezza, anche quando sono crudi e pungenti. Lei sa cosa sia l'ironia, in fondo nella sua vita di perseguitata in casa aveva imparato a rintuzzare, senza mai rinunciare alla sua impronta.Cara, inarrivabile Wislawa, voglio ricordarla con due poesie, non tra le sue più conosciute, ma chiunque l'abbia letta, anche solo superficialmente, le saprebbe riconoscere.

La prima é dedicata a una maestra polacca, morta per salvare quattro bambini da un incendio, la seconda è semplicemente sorprendente. Le traduzioni sono di Pietro Marchesani.

Un minuto di silenzio per Ludwika Wawrzyńska

E tu dove vai,
là ormai non c'è che fumo e fiamme!
- Là ci sono quattro bambini d'altri,
vado a prenderli!

Ma come,
disabituarsi così d'improvviso
a se stessi?
al succedersi del giorno e della notte?
alle nevi dell'anno prossimo?
al rosso delle mele?
al rimpianto per l'amore,
che non basta mai?

Senza salutare, non salutata
in aiuto ai bambini corre, s'affanna,
guardate, li porta fuori tra le braccia,
nel fuoco quasi a metà sprofondata,
i capelli in un alone di fiamma.

E voleva comprare un biglietto,
andarsene via per un po',
scrivere una lettera,
spalancare la finestra dopo la pioggia,
aprire un sentiero nel bosco,
stupirsi delle formiche,
guardare il lago
increspato dal vento.

Il minuto di silenzio per i morti
a volte dura fino a notte fonda.

Sono testimone oculare
del volo delle nubi e degli uccelli,
sento crescere l'erba
e so darle un nome,
ho decifrato milioni
di caratteri a stampa,
ho seguito con il telescopio
stelle bizzarre,
solo che nessuno finora
mi ha chiamato in aiuto
e se rimpiangessi
una foglia, un vestito, un verso -

Conosciamo noi stessi solo fin dove
siamo stati messi alla prova.
Ve lo dico
dal mio cuore sconosciuto.

Wisława Szymborska

-----------------

Nella moltitudine

Sono quella che sono.
Un caso inconcepibile
come ogni caso.

In fondo avrei potuto avere
altri antenati,
e così avrei preso il volo
da un altro nido,
così da sotto un altro tronco
sarei strisciata fuori in squame.

Nel guardaroba della natura
c'è un mucchio di costumi: di
ragno, gabbiano, topo campagnolo.
Ognuno calza subito a pennello
e docilmente è indossato
finché non si consuma.

Anch'io non ho scelto,
ma non mi lamento.
Potevo essere qualcuno
molto meno a parte.
Qualcuno d'un formicaio, branco, sciame ronzante,
una scheggia di paesaggio sbattuta dal vento.

Qualcuno molto meno fortunato,
allevato per farne una pelliccia,
per il pranzo della festa,
qualcosa che nuota sotto un vetrino.

Un albero conficcato nella terra,
a cui si avvicina un incendio.

Un filo d'erba calpestato
dal corso di incomprensibili eventi.

Uno nato sotto una cattiva stella,
buona per altri.

E se nella gente destassi spavento,
o solo avversione,
o solo pietà?

Se al mondo fossi venuta
nella tribù sbagliata
e avessi tutte le strade precluse?

La sorte, finora,
mi è stata benigna.

Poteva non essermi dato
il ricordo dei momenti lieti.
Poteva essermi tolta
l'inclinazione a confrontare.

Potevo essere me stessa - ma senza stupore,
e ciò vorrebbe dire
qualcuno di totalmente diverso.
Wisława Szymborska

 

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Commenti al Post:
Vince198
Vince198 il 02/07/20 alle 15:46 via WEB
Lei è una delle più grandi poetesse di sempre e questi versi sono semplicemente sublimi, cara Loretta: non trovo altri termini per dire quanto incontrano il mio sincero gradimento, quanto mi colpiscono per la notevole sensibilità di Wis&#322;awa ..
É sempre con immenso piacere che ti leggo.. Un abbraccio ^______^
 
 
Vince198
Vince198 il 02/07/20 alle 15:47 via WEB
Wis&#322;awa .. (si leggerà ora?)
 
woodenship
woodenship il 09/07/20 alle 16:25 via WEB
Del come si sarebbe potuto essere, non si fosse stati affetti dal morbo della poesia degli altri, della vita degli altri, delle emozioni che gli altri ci regalano, della capacità di confrontarsi e confrontare la memoria nostra con quella degli altri.... Un bacio scintillante di stelle..... W....
 
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Tu credi di incontrare l’amore,

in realtà è l’amore che incontra te

nei modi più strani,

inaspettati, involontari, casuali.

A volte lo confondiamo col bene

e lo surroghiamo.

Spesso siamo convinti sia amore,

fingiamo sia amore,

e leghiamo noi stessi

a una indistruttibile catena

frutto dei nostri desideri mancati

dei nostri sogni sopiti

delle nostre abitudini

delle nostre paure

delle nostre comodità

delle nostre viltà

dei nostri calcoli

della nostra apatia

dei nostri falsi moralismi.

Ma quando arriva, se arriva,

lo riconosci,

come  “il sole all’improvviso”

sconvolgente, coinvolgente,

totalizzante, esclusivo,

fusione di corpo e anima

osmosi perfetta.

Se finisce,

un dolore muto, senza fine.

loretta

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

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