Un blog creato da lorifu il 31/12/2009

la memoria dispersa

un mondo di affetti perduto (ricordi, pensieri, riflessioni)

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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« Una quasi poesiaSan Valentino »

Jona e gli altri

Post n°681 pubblicato il 27 Gennaio 2021 da lorifu
 

 

"Guarda sempre il cielo e non odiare mai nessuno",
la mamma di Jona Oberski

Per fare in modo che il GIORNO DELLA MEMORIA non venga banalizzato e diventi oggetto di strumentalizzazione, noi per primi dobbiamo sentire con convinzione il peso che l'Olocausto ha avuto nei confronti degli ebrei, oltre alla responsabilità verso i giovani che solo attraverso di noi possono crescere e maturare un pensiero critico e di rifiuto di qualsiasi forma di barbarie perpetrata dall'uomo.
Quando non ci saranno più i vari Modiano, Liliana Segre, e gli ultimi superstiti dell'orrore di quei giorni, saremo noi i testimoni e i portatori di una memoria che istilli nelle coscienze il recupero delle identità e delle radici nel rispetto delle diversità parlando di "Giorno delle Memorie" perché non possiamo dimenticare che dei circa dieci milioni di morti nei campi di sterminio, sei di questi furono ebrei ma gli altri erano omosessuali, rom, dissidenti...
Per evitare che questa giornata diventi soltanto la retorica dei buoni sentimenti di un giorno, per lo più riservato alla Shoah, allarghiamo il campo parlando del massacro degli armeni... gulag ...fosse comuni, desaparecidos, torture nei campi di raccolta africani...riflettendo su cosa spinga l'uomo a ripercorrere ciclicamente le stesse vie di sangue partorendo azioni così mostruose.

 

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Commenti al Post:
woodenship
woodenship il 14/02/21 alle 02:19 via WEB
Permettimi di non esser d'accordo mia cara lori: non si possono mettere assieme troppe cose, si finisce per perdere la specificità del singolo fatto, scadendo nell'indistinto di un orrore senza nè capo nè coda. Al contrario, il ricordo di ogni singolo fatto preso a se stante e nel contesto in cui è avvenuto, permette di disegnare quelle pietre miliari più utili a quella riflessione sulla tendenza dell'essere umano a reiterare l'orrore. Riflessione che, anch'io ritengo necessaria, su questo dicendomi d'accordo con la tua conclusione........Un bacio scintillante di stelle.........W.......
 
Vince198
Vince198 il 20/03/21 alle 00:08 via WEB
"Per evitare che questa giornata diventi soltanto la retorica dei buoni sentimenti di un giorno, per lo più riservato alla Shoah, allarghiamo il campo parlando del massacro degli armeni... gulag ...fosse comuni, desaparecidos, torture nei campi di raccolta africani...riflettendo su cosa spinga l'uomo a ripercorrere ciclicamente le stesse vie di sangue partorendo azioni così mostruose."
Condivido questa chiosa: bisognerebbe collegare tutti questi eventi delittuosi per condannare la violenza, la sopraffazione, la spietata logica del più forte che vuole a tutti i costi imporre il proprio pensiero al debole, senza innalza i soliti vessilli che individuano la propria parte politica.
La morte mette tutti sullo stesso piano, la violenza non si può mai sminuire per la solita stantìa retorica che se viene da una parte politica conta di più se dall'altra conta di meno. Ormai certa sinistra "al caviale" con la puzzetta sotto il naso si diletta a mettere in atto i noti schemi secondari del filosofo ed epistemologo austriaco Karl Popper, secondo cui prevalgono ipotesi ad hoc, ovvero le scappatoie contro l'evidenza empirica, in altri termini le "scuse" con cui giustificare i fallimenti delle proprie ideologie dinanzi agli altri e - soprattutto - a se stessi. Non cambieranno mai sti dinosauri "rossi", hanno il cervello orientato verso certa politica che, se non è "inchinata" alla loro che è superiore a qualsiasi altra e a precscindere, con il solito riflesso pavloviano ti mettono all'indice. Ergo "nihil sub sole novi". Buon fine settimana, ciao Vince ^_____^
 
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Tu credi di incontrare l’amore,

in realtà è l’amore che incontra te

nei modi più strani,

inaspettati, involontari, casuali.

A volte lo confondiamo col bene

e lo surroghiamo.

Spesso siamo convinti sia amore,

fingiamo sia amore,

e leghiamo noi stessi

a una indistruttibile catena

frutto dei nostri desideri mancati

dei nostri sogni sopiti

delle nostre abitudini

delle nostre paure

delle nostre comodità

delle nostre viltà

dei nostri calcoli

della nostra apatia

dei nostri falsi moralismi.

Ma quando arriva, se arriva,

lo riconosci,

come  “il sole all’improvviso”

sconvolgente, coinvolgente,

totalizzante, esclusivo,

fusione di corpo e anima

osmosi perfetta.

Se finisce,

un dolore muto, senza fine.

loretta

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

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