la memoria dispersa
un mondo di affetti perduto (ricordi, pensieri, riflessioni)
TEMPO
Il tempo che passa è tiranno ma è l'attimo che conta, l'attimo che ti prende, ti fa pensare, ti fa sentire, racchiude un mondo, ti fa passare oltre...
Ci sono amori che non muoiono mai, anzi traggono forza dalle rovine, così come ci sono vite che muoiono nel momento di esplodere in tutta la loro bellezza.
La vita e l'amore sono atti di coraggio.
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Post n°681 pubblicato il 27 Gennaio 2021 da lorifu
Tag: ARTE, CULTURA, EMOZIONI, film, Giorno della memoria, Jona oberski, olocausto, RIFLESSIONI, SENTIMENTI, shoah
"Guarda sempre il cielo e non odiare mai nessuno", Per fare in modo che il GIORNO DELLA MEMORIA non venga banalizzato e diventi oggetto di strumentalizzazione, noi per primi dobbiamo sentire con convinzione il peso che l'Olocausto ha avuto nei confronti degli ebrei, oltre alla responsabilità verso i giovani che solo attraverso di noi possono crescere e maturare un pensiero critico e di rifiuto di qualsiasi forma di barbarie perpetrata dall'uomo.
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https://gold.libero.it/Filodelricordo/trackback.php?msg=15331244
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BURANO 2020
Tu credi di incontrare l’amore,
in realtà è l’amore che incontra te
nei modi più strani,
inaspettati, involontari, casuali.
A volte lo confondiamo col bene
e lo surroghiamo.
Spesso siamo convinti sia amore,
fingiamo sia amore,
e leghiamo noi stessi
a una indistruttibile catena
frutto dei nostri desideri mancati
dei nostri sogni sopiti
delle nostre abitudini
delle nostre paure
delle nostre comodità
delle nostre viltà
dei nostri calcoli
della nostra apatia
dei nostri falsi moralismi.
Ma quando arriva, se arriva,
lo riconosci,
come “il sole all’improvviso”
sconvolgente, coinvolgente,
totalizzante, esclusivo,
fusione di corpo e anima
osmosi perfetta.
Se finisce,
un dolore muto, senza fine.
loretta
Condivido questa chiosa: bisognerebbe collegare tutti questi eventi delittuosi per condannare la violenza, la sopraffazione, la spietata logica del più forte che vuole a tutti i costi imporre il proprio pensiero al debole, senza innalza i soliti vessilli che individuano la propria parte politica.
La morte mette tutti sullo stesso piano, la violenza non si può mai sminuire per la solita stantìa retorica che se viene da una parte politica conta di più se dall'altra conta di meno. Ormai certa sinistra "al caviale" con la puzzetta sotto il naso si diletta a mettere in atto i noti schemi secondari del filosofo ed epistemologo austriaco Karl Popper, secondo cui prevalgono ipotesi ad hoc, ovvero le scappatoie contro l'evidenza empirica, in altri termini le "scuse" con cui giustificare i fallimenti delle proprie ideologie dinanzi agli altri e - soprattutto - a se stessi. Non cambieranno mai sti dinosauri "rossi", hanno il cervello orientato verso certa politica che, se non è "inchinata" alla loro che è superiore a qualsiasi altra e a precscindere, con il solito riflesso pavloviano ti mettono all'indice. Ergo "nihil sub sole novi". Buon fine settimana, ciao Vince ^_____^