Finanza Indipendente

Una leggenda finanziaria


Con l'azionario, nel lungo periodo, si guadagna sempre. Banche e assicurazioni da anni utilizzano questa argomentazione per vendere prodotti di natura azionaria, che garantiscono margini di guadagno notoriamente più elevati per il collocatore.Questa frase è uno di quei (pochi) concetti radicati nella testa del risparmiatore medio. Ma è davvero così?Per prima cosa mi chiedo: quanto è lungo questo lungo periodo? L'economista John Maynard Keynes, da molti considerato il più grande economista del XX secolo, in una sua esternazione disse che "nel lungo periodo saremo tutti morti". Questo da un'idea della sua dimensione dell'arco temporale in questione.Ho appena toccato il vero nocciolo della questione. 5 anni? 10/15 anni? 40 anni? Quanto lungo dev'essere questo periodo per giustificare quello che per qualcuno è un assioma, ossia che il ritorno azionario sarà sempre positivo (e magari maggiore di una forma obbligazionaria)?Se si va a guardare l'indice Dow Jones (rappresenta l'andamento di un paniere di grosse società americane) dal 1920 ad oggi si nota agevolmente che da allora 100$ sono diventati circa 10.000$. Questo potrebbe giustificare senza dubbi il pseudo-assioma iniziale. Andando a vedere cosa è successo in periodi intermedi scopriamo che...Nei seguenti periodi il guadagno è stato pressoché nullo:Dal 1926 al 1945 (19 anni) n.b.: addirittura 25 anni se si prende dal '29 (Famosa crisi)Dal 1936 al 1949 (13 anni) Dal 1965 al 1982 (17 anni) Dal 2000 al 2006 (6 anni) Capite dunque che, ex post, il guadagno dipenderà molto non solo dalla durata del periodo, ma anche da una componente casuale, ossia quando inizierà il mio periodo.Saluti, Matteo FranzoiP.S: Ora avete delle informazioni in più per ribattere le affermazioni di chi sostiene che, alla lunga, con l'azionario si guadagna sempre!