i Maya erano convinti che il tempo fosse ciclico. E che la stessa influenza e le stesse conseguenze si ripetessero in ogni determinato periodo nella storia.
Ma la storia è ciclica. Vi sono periodi di decadenza e periodi di splendore, da sempre.
Il filosofo Vico nn a torto parlava di corsi e ricorsi storici
Una specie di compendio di questa incredibile interpretazione del Tempo - i Maya erano convinti che il mondo avesse sofferto apocalittiche distruzioni per quattro volte
La Terra ha subito in realtà + volte convulsioni e le subirà ancora.
Il problema è interpretare queste “convulsioni”.
Cosa in realtà vogliono dire all’uomo che le toccherà vivere?
Sappiamo poco su come essi immaginassero la fine del mondo. In essa si vede l'acqua che distrugge il mondo, essa fuoriesce dai vulcani, dal Sole e dalla Luna generando oscurità che prevale sulla luce. Cosa è questa acqua ? innalzamento degli oceani, ecc.. Ma tante altre ipotesi vengono alla mente: caduta di un meteorite, eruzioni spaventose.
Ogni civiltà immagina la sua fine del mondo.
La vera fine del mondo è descritta solo chiaramente nell’Apocalisse e chiarita attraverso qualche rivelazione privata, che può essere 1 strumento di conoscenza e lettura ovviamente solo x il credente.
Innalzamenti di oceani , caduta di meteoriti ed eruzioni spaventose sono catastrofi a cui il nostro pianeta è già andato incontro nel passato e vi andrà ancora nel futuro.
Il nostro pianeta è già in convulsione e si sta avviando già verso la “fine”.
Il credente potrà leggervi, in questi fenomeni naturali a cui stiamo impotentemente assistendo , “l’inizio dei dolori”, come viene affermato nel Vangelo.
Il nn credente, lo scientista, potrà darne 1 interpretazione “naturale” e basta.
Purchè ogni uomo sappia che la sua fine può avvenire da 1 momento all’altro.
Che la sua Terra, il suo territorio, le sue cose, la sua casa, i suoi affetti, possono terminare da 1 momento all’altro.
I Maya dove li mettiamo, tra gli scientisti o tra i credenti?