On Writing

Via del Fiocco


Vivo in un palazzo in piena città, perugia, ad un passo dal centro storico.. la mia è una via come tante, senza tanti fronzoli.. si possono trovare negozi e soprattutto abitazioni,  qualche studio… ci sono nato per cui le sono affezionato anche se ai tempi d’oggi non è più la via di una volta… i bambini non ci sono più, i numerosi uffici e il bar sono spariti, il negozio della peppina pure… non c’è più il concessionario delle moto, quella che vendeva i bagni… l’orefice..  il mio micio che mi hanno fatto sparire, bastardi.. se uno potesse fare un censimento fra i vari abitanti, verrebbe a conoscenza che il vicinato è composto da: pochissime famiglie, moltissimi studenti, parecchi stranieri e qualche resistente vecchio… le famiglie non le vedi e non le senti.. escono la mattina per tornare la sera.. mangiano,  dormono e poi riscappano la mattina seguente… un peso in meno.. gli studenti.. son proprio tanti, se non sono all’università si rinchiudono in casa a studiare, forse scopano, sentono musica commerciale a tutta manetta, strillano da un terrazzo all’altro come se stessero a mille miglia di distanza… e occupano i pochi posti auto che una volta erano a nostra completa disposizione… cambiano in continuazione sti studenti, tant’è vero che non ne conosco nemmeno uno.. neanche quelli che abitano nell’appartamento di fronte al mio.. però alla fine tutto sto gran disagio non lo arrecano.. poi tocca agli stranieri, per lo più peruviani e russi  o giù per di lì.. ecco.. io non sono razzista, ma questi son proprio incivili, irrispettosi delle regole del buon vivere (Aggiornamento Doveroso:con le dovute eccezioni, sia chiaro).. fanno casino, urlano in continuazione, sporcano, trasudano sporcizia da tutti i pori e ballano in cinquecento  in una sala di venti metri quadri, fino alle sei della mattina … roba che se capita l’asl gli fa un culo come un canestro, per mancato rispetto delle norme sull’areazione dei locali… ed è qui che esprimo il mio urlo di dissenso verso questi cittadini: avete rotto i maroni!!!!!!!!! poi tocca ai vecchiarielli, che erano vecchi nella notte dei tempi, quando in passeggino, andavo a fare la spesa con mia madre… ed eccoli là che comparivano da ogni vetrina, con un sorriso a seimila denti di ceramica, un alito bestiale e dispensavano pizzicotti alle mie delicate guanciotte,  con le loro mani rugose… dopo vent’anni e qualche dente finto in più, eccoli ancora al loro posto, che si illuminano d’immenso quando mi intravedono, mi parlano, mi sorridono, chiedono se lavoro, se ho la fidanzata, fatevi i cazzi vostri, perdinci… se è vero che con l’andare avanti con gli anni si torna bambini, beh.. non si aspettassero che gli vada incontro a sorridere e a pizzicare le loro decrepite guanciotte… ma esaminiamo il caso più eclatante tra i vecchietti, il fenomeno da baraccone, direi… è forse il pensionato più giovane della via, mario detto il bagaglione, per il suo naturale vizio di parlare con voce alta e roca, simil vecchio motore fiat a gasolio… ex politicante locale ha passato la vita tra varie poltrone di assoluta comodità e si è ben curato di imbucare amici e conoscenti in dignitosi posti pubblici, favori per i quali, riceve numerosi compensi enogastronomici in occasione di qualunque festa comandata, proprio come fanno le donnine con il medico di famiglia… ormai è un appuntamento fisso per i suoi stracolmi congelatori… gira voce che quando sia carente di scorte, faccia delle telefonate e come per magia scappano fuori polli, fagioli, fave, vini, olio… si dice che addirittura per levarsi di torno il pensiero di cucinare, si autoinviti direttamente a cena… la cosa più divertente è assistere ad una delle sue sfuriate da baraccone che avvengono spesso nel bel mezzo del cammin di.. che dico!! Della strada… protagonisti malcapitati il figlio, oppure la compagna.. o qualche sfortunato al cellulare.. un’orgia vocale di insulti, bestemmie, strilla, sigarette che cadono, sputi di saliva, occhi diabolici che seminano veleno in ogni dove… il tutto per un volume di circa centoottanta decibel..  ormai è diventato consueto sentire in un qualsiasi momento della giornata, i vetri tremare… c’è qualche studente che lo ha preso di mira e si diletta a fargli l’eco mentre strilla e lui che comincia ad insultarlo ad alta voce… scemo, imbecille, va a dare via il culo, sta a romp’i coglioni.. insomma lo spettacolo è assicurato e il biglietto non si paga, tanto vale chiedere il bis!!! È un tipo molto permaloso il bagaglione, ama farsi gli affari degli altri, fare scherzi a destra e a sinistra, ma a nessuno passi per la testa l’idea di fargliene uno!! L’ira del consiglio comunale potrebbe avventarsi contro di lui!! sai, le tasse…Geò Fiocco