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Metalmeccanici: il no di Federmeccanica conferma lo sciopero delle tute blu per il 9 ottobre Epifani, una risposta attesa a una chiusura molto forteLe ragioni dello scioperoLe proposte della FIOM, la risposta di Federmeccanica, il dispositivo del Comitato CentraleCinque i cortei in programma: Milano, Firenze, Roma, Napoli e Palermo
16/09/2009 Nessuna possibilità di un accordo economico transitorio, nè di un blocco dei licenziamenti. La Federmeccanica dice no alla proposta avanzata dalla FIOM CGIL al tavolo per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici ed il sindacato replica confermando lo sciopero delle tute blu di 8 ore per il 9 ottobre. Allo stesso tempo, l'organizzazione delle imprese conferma il calendario dei prossimi incontri con FIM e UILM, e quindi il prosieguo del negoziato sulla base della loro piattaforma, mentre la FIOM CGIL resta al tavolo con un osservatore. “Le scelte di Federmeccanica rappresentano un atto di arroganza intollerabile”, ha detto il Segretario Generale dei metalmeccanici della CGIL, Gianni Rinaldini, dopo aver ricevuto e preso visione della lettera indirizzata in serata dall'organizzazione delle imprese al sindacato, al termine del consiglio direttivo tenuto a Milano, in cui la stessa federazione ha formalmente risposto ai quattro punti indicati dalla FIOM CGIL, per scongiurare un'intesa separata ed eventualmente anche la decisione di scioperare. Federmeccanica ha respinto la richiesta di bloccare i licenziamenti ritenendola “in se inaccettabile in quanto esporrebbe le imprese che necessitano di ristrutturare gli organici a morte sicura”. E sulla questione della sospensione dell'applicazione dell'accordo separato sul modello contrattuale e, conseguentemente, di un via libera ad una soluzione economica transitoria, un accordo 'ponte' per i prossimi due anni, ha sostenuto come non “è nelle disponibilità delle singole categorie” farlo, spettando invece alle confederazioni.