Spine Conficcate

in poche poetiche parole la tua essenza. Serenella

Es-senza che Scivola. Un sorriso, gattina.

Forse si, hai ragione ed è un rubinetto dimenticato aperto... e se non fosse un caso? E se fosse per dar modo a noi di dissetarci?

Difficile dissetarsi della Trasparenza, ma Qualcuno sa Colmare il Proprio Vuoto con il Vuoto degli Altri, a Volte...

"Colmare il Proprio Vuoto con il Vuoto degli Altri", ferirsi con le altrui ferite. Passerei ore ad ascoltare e leggere il tuo dolore.

Lo so... lo Sento.

Avevi ragione, scrivere aiuta a districare meglio certi stadi di vuoto. E appena posso, spero prima delle feste, passo dalle tue parti per un buon mojito come ai bei vecchi tempi

Scrivere è liberare l'Anima.
Per il Tuo Passaggio... non vedo l'Ora.

è un dolore che cola lento... sino a quando il rubinetto rimane aperto

Come un Polso Tagliato...

Distillato di inquieto turbamento che cola in un lento stillicidio...

Una Pozza Nera accoglie l'Assenza...

complimenti per la sua originalità

Purtroppo non è Originale, metto in Parole il Dolore di Molte anime...

è anima che scivola via e si perde e non ha ritorno.

No, non Torna.

Cosa sei, chi sei, fiume? Non acqua solamente, certo. Non acqua che scorre, non valanghe di pietre bagnate. Non sponde che si affacciano all’acqua, nemmeno piccole onde luccicanti. Non acqua silenziosa o fragorosa, ne folla infinita di gocce. Forse il figlio di torrenti invernali nati nel travaglio lontano del ghiacciaio? Nemmeno acqua che scava e solca, nemmeno foce o estuario, acqua che crea pianure e valli, acqua dolce che disseta il mare. Mi risponda il fiume Che cosa crede di sé Me lo dica , lo sussurri O lo gridi feroce: perché sappia cosa sto guardando.