Creato da fiordistella11 il 24/01/2011

Fiordistella

vario

 

BUON ANNO!

Post n°128 pubblicato il 30 Dicembre 2011 da fiordistella11
 
Tag: saluti

 
 
 

Menù Natalizio VEG proposto dalla LAV

Post n°126 pubblicato il 22 Dicembre 2011 da fiordistella11
 
Tag: ricette

pasticciere

Crostini al pate' di olive nere e sedano con purea di finocchi e patate

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Preparazione:

1. Mettere le patate della purea lavate in una casseruola, coprirle di acqua fredda e dal momento dell'ebollizione lessarle per 20-25 minuti circa fino a renderle tenere ma non sfatte.
2. Nel frattempo preparare il paté, pulire il sedano conservando anche le foglie, lavarlo e tritarlo, sbucciare l'aglio e schiacciarlo, snocciolare le olive e metterle in una piccola casseruola dal fondo spesso insieme alla buccia di arancia sbucciata sottilmente evitando la parte bianca, aggiungere l'aglio schiacciato, il sedano tritato e 3 cucchiai d'olio d'oliva lasciando rosolare il tutto per 10 minuti a fuoco basso.
3. Alzare la fiamma, bagnare con il vino bianco lasciandolo evaporare, pepare a piacere, lasciare intiepidire, eliminare la buccia d'agrume insieme all'aglio e passare al setaccio o frullare il tutto, preparare il prezzemolo tritato e aggiungerlo alle olive.
4. A parte mondare i finocchi dalle sommità barbose (conservar ei ciuffetti verdi per la decorazione) e dalla foglia esterna più dura e fibrosa, dividerli a metà, lavarli e tagliarli in sottili spicchi.
5. Sbucciare la cipolla e tagliarla in spicchi simili ai finocchi, metterle in una padella dal fondo spesso e rosolarla inizialmente con 3-4 cucchiai di olio d'oliva per 5 minuti, aggiungere i finocchi e le foglie di alloro lavate, salare, coprire e cuocere per 10-15 minuti circa fino a rendere teneri i finocchi.
6. Eliminare le foglie di alloro e frullare finocchi e cipolle solo per il tempo necessario a ridurli in crema, non eccedere con la frullatura, sbucciare le patate ancora calde e passarle allo schiacciapatate raccogliendo la purea in una pentola, aggiungere la purea di finocchi e lasciare asciugare sul fornello a calore minimo per 5 minuti regolando di sale e insaporendo con noce moscata a piacere.
7. Spremere la purea calda in alcune ciotoline decorando con i ciuffetti verdi tenuti da parte, lasciare al naturale o tostare a piacere le fette di pane, spalmarle con il paté di olive nere e accompagnare la purea di finocchi.

pasticciere

Gnocchetti saraceni alla salvia con crema di zucca

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Preparazione:

1. Lavare e asciugare le foglie di salvia, tritarle finemente e mescolarle subito con le due farine e un pizzico di sale, mettere a fontana il tutto e impastare versando l'acqua sufficiente a ottenere un pasta molto morbida, avvolgerla con un panno e lasciarla riposare in frigorifero per 30 minuti.
2. Nel frattempo tagliare la zucca pulita in piccoli cubetti, sbucciare le cipolle, affettarle e metterle in una padella insieme a 4 cucchiai di olio, rosolarle per 10 minuti.
3. Aggiungere la zucca e le foglie di alloro lavate, salare, coprire e cuocere per 15 minuti circa versando se serve un poco di acqua.
4. Prendere un pezzo di impasto alla volta, arrotolarlo sul tavolo dandogli la forma di un grissino, tagliarlo sottilmente formando dei piccoli chicchi piatti da infarinare con cura e sistemare su un vassoio.
5. Lessare i gnocchetti freschi in abbondante acqua bollente salata per 10 minuti, nel frattempo togliere le foglie di alloro dalla zucca e frullarla con un frullatore a immersione versando l'acqua di cottura dei gnocchetti sufficiente a ottenere una crema molto fluida e morbida da aromatizzare con una macinata di noce moscata.
6. Stendere la crema di zucca nei piatti e sopra adagiarvi i gnocchetti scolati con una schiumarola, completare con una macinata di pepe rosa e servire.

pasticciere

Barchette di patate dorate con farcia di noci e ceci al pomodoro

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Preparazione:

1. Sbucciare le patate e lavarle, sezionarle a metà per il lungo e con un coltellino scavarle con attenzione dalla polpa centrale formando delle barchette vuote, tenersi a ½ cm almeno dal bordo e dal fondo per non rischiare di rompere le patate.
2. Condirle con il rosmarino tritato, un pizzico di sale e qualche cucchiaio di olio, disporle in una teglia e cuocerle nel forno caldo a 190 gradi per 15 minuti circa fino a renderle croccanti esternamente e morbide internamente, recuperare la polpa scavata e cuocerla a vapore per circa 10 minuti fino a renderla tenera.
3. Nel frattempo sbucciare gli scalogni e tagliarli a spicchi, metterli in una casseruola insieme ai gherigli di noce, 3 cucchiai di olio e le foglie di alloro ben lavate, coprire e rosolare per 10 minuti circa mescolando ogni tanto.
4. Togliere le foglie di alloro dal soffritto e frullarlo, aggiungere il tofu tagliato in piccoli cubetti e la polpa delle patate cotta a vapore, frullare nuovamente e formare una crema mediamente densa da regolare di sale.
5. Farcire con questa crema le barchette di patate e scaldarle brevemente in forno, a parte sbucciare e tritare l’aglio, rosolarlo velocemente con 2 cucchiai di olio, aggiungere i ceci e insaporirli per 5 minuti, unire la salsa di pomodoro e una punta di buccia di limone grattugiata lasciando insaporire per 2-3 minuti.
6. Completare i ceci con il prezzemolo, decorare le barchette con altri gherigli di noce e accompagnarle con il contorno di ceci caldo.

pasticciere

Dessert di cachi con melagrana all'anice e fondente

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Preparazione:

1. Sgranare i chicchi di melagrana, metterli in una ciotola e condirli con lo zucchero bianco e il liquore, lasciarli macerare al fresco per 30 minuti.
2. Portare a ebollizione l'acqua con lo zucchero di canna, abbassare la fiamma, aggiungere l'agaragar e sempre mescolando lasciare bollire lentamente per 3-4 minuti.
3. Frullare la polpa di cacao per il minor tempo possibile, deve semplicemente diventare una crema uniforme senza spappolarsi troppo e diventare eccessivamente liquida.
4. Aggiungere lo sciroppo addensato ai cachi mescolando con cura, mettere i chicchi di melagrana sul fondo di 4 formine in terracotta leggermente bagnate, versare in parti uguali la crema di cachi e lasciare rassodare in frigorifero per 2 ore.
5. Bagnare la parte esterna delle formine, capovolgere la centro dei piatti, decorare con il cioccolato ridotto in scaglie e servire.


giuseppe-capano.cucina-naturale.it/
cucina e salute.com

 
 
 

TELETHON: ANCORA VIVISEZIONE

Post n°125 pubblicato il 17 Dicembre 2011 da fiordistella11
 
Tag: notizie

fonte: AgireOra

Argomento: Vivisezione Notizia da: NoVivisezione.org

Nuove raccolti fondi, e nuove sperimentazioni su topi, cani e scimmie. Purtroppo è di nuovo tempo di Telethon, con la sua martellante raccolta di fondi per la "ricerca medica". E purtroppo ancora a molti non è noto che questa "ricerca" in molti casi non è, ma è invece vivisezione. E' importante dunque rendere noto a tutti coloro che sono contrari alla vivisezione, sia su basi etiche che scientifiche, che, di fatto, sostenere Telethon significa finanziare ANCHE la vivisezione, non solo ricerca utile per gli esseri umani. Le non-risposte di Telethon sulla vivisezione La posizione di Telethon sul tema è simile a quella delle altre note associazioni per la ricerca medica: si nascondono dietro alle parole e ripetono il ritornello "meglio salvare un topo o un bambino?", senza dire che, invece, con la sperimentazioni su animali, si ammazzano certamente i topi, i cani, le scimmie, ma questo non è minimamente utile a "salvare i bambini", perchè dal punto di vista scientifico sperimentare su animali non serve agli umani. Da un post del 2 dicembre 2011 sul gruppo Facebook ufficiale di Fondazione Telethon leggiamo infatti: "Con l'inizio della maratona inizieranno i post sulla nostra bacheca di chi crede che Telethon finanzia la vivisezione. Non è così. Telethon finanzia la speriementazione animale perché, a oggi, è l'unico metodo riconosciuto per testare possibili cure. Se vogliamo continuare a salvare bambini colpiti da malattie letali dobbiamo sperimentare, nel rispetto della legge. Preghiamo tutti i nostri fan di darci una mano per rispondere a questi attacchi ingiustificati." Ecco che come al solito, per giustificare la vivisezione, i vivisezionisti cambiano parola e pensano che chiamandola "sperimentazione animale" cambi tutto. Ma queste due parole sono sinonimi, lo afferma anche il dizionario, quindi di fatto stanno ammettendo che tra le loro attività è compresa la vivisezione. Certo, il termine "sperimentazione animale" è emotivamente meno d'impatto, fa "meno impressione" alla gente, ma il contenuto dei loro esperimenti è sempre lo stesso: causa di enormi sofferenze per gli animali, con uccisione finale. E' quindi molto più onesto usare una parola che veicoli anche questo aspetto, quello di soffrenza e morte: vivisezione à il termine più adeguato. Ma quanta vivisezione? Telethon non vuole informare il pubblico su quanta parte della loro "ricerca" sia in realtà vivisezione, né quanta parte dei fondi raccolti vada a finanziare questa sperimentazione su animali; afferma che non hanno tempo da perdere per ricavare un'informazione del genere dai loro archivi. Su quest'ultimo punto possiamo però avere un'idea abbastanza precisa dai dati di qualche anno fa. Dai dati di un convegno telethon del 2005 appare che:

  • In totale sono state presentate 328 ricerche.
  • Il 44,5% di queste - 147 studi - avevano usato animali.
  • Il 9,5% di queste - 31 studi - avevano usato cellule di animali anziché umane.
  • Il restante 46% erano invece studi utili o potenzialmente utili in quanto NON svolti su animali.

Maggiori informazioni si trovano alla pagina: Quanta vivisezione fa Telethon? Questi sono dati di pochi anni fa, e di certo la situazione non sarà molto cambiata. Purtroppo, dalle informazioni trovate per il 2011 (rese disponibili più oltre) appare chiaro come l'aspetto "test su animali" NON sia finora cambiato in meglio. Vale la pena aggiungere un'ulteriore considerazione: gli animali usati nelle sperimentazioni finanziate da Telethon non hanno la minima probabilità di salvezza e sono sottoposti fin dalla nascita a sofferenze estreme: si tratta per lo più di animali modificati geneticamente, già "progettati" per manifestare a partire dalla nascita malattie o situazioni anomale molto invalidanti per le quali è impossibile una qualsivoglia forma di recupero e riscatto. Oltre a questo, bisogna considerare che, quando si parla di maipolazione genetica, oltre agli animali che nascono con la mutazione indotta e sono usati per gli esperimenti, vanno contati tutti quelli che nascono sofferenti ma non con la mutazione dovuta, oppure che nascono e muoiono poco dopo senza mai essere usati, o che nascono morti, o le cui madri muoiono in gravidanza o dandoli alla luce. Una quantità enorme di sofferenza e di morti. Nuovi esperimenti su topi, cani, scimmie Esaminiamo ora un paio di esperimenti su animali finanziati da Telethon di recente, che si trovano disponibili pubblicamente. Nel primo si vogliono iniettare svariate sostanze nel cervello prima dei topi poi delle scimmie, nel secondo si vuole togliere il muscolo di una zampa prima ad un topo poi ad un cane. 1) Terapia cellulare/genica delle Lecodistrofie diretta al sistema nervoso centrale Durata 1 anno Data inizio 11/11/2011 Titolare progetto ANGELA GRITTI Principal Investigator SAN RAFFAELE TELETHON INSTITUTE FOR GENE THERAPY - HSR-TIGET DIBIT - FONDAZIONE SAN RAFFAELE DEL MONTE TABOR Finanziamento approvato 230.000 euro Fonte: http://www.telethon.it/ricerca-progetti/progetti-finanziati/dettagli?id=TGT11B02&modal Estratti della descrizione dell'esperimento: [...] In questo progetto vogliamo verificare l'ipotesi che un approccio combinato basato sull'iniezione intracerebrale di vettori virali terapeutici e sul trapianto di cellule staminali neurali ed ematopoietiche [...]. Per fare ciò, valuteremo efficacia e sicurezza dei protocolli combinati nei modelli murini di malattia (NdR: significa eseguire l'esperimento sui topi). In parallelo, dato che la progressione logica di questi approcci verso studi clinici è la valutazione degli stessi in modelli di grandi animali, valuteremo la fattibilità e la tollerabilità dell'iniezione intracrebrale di vettori terapeutici in primati non-umani (NdR: scimmie), per ottenere dati importanti riguardanti la distribuzione del vettore e degli enzimi nei tessuti nervosi e la sicurezza di questo approccio. [...]. 2) Rigenerazione dei muscoli Un gruppo di ricerca dell'Università di Padova – che lavora in ambito di medicina rigenerativa, grazie ai finanziamenti della Fondazione Città della Speranza e di Telethon – è recentemente riuscito a ricostruire un muscolo sul modello animale e si ritiene che, con il medesimo procedimento, anche un muscolo danneggiato possa essere ricomposto in modo ottimale. [...] "Abbiamo tolto le cellule dal muscolo della zampa sinistra di un topo, che si è in pratica ritrovato senza il muscolo. Poi, usando il gel, abbiamo iniettato le cellule prese dal muscolo di un altro topo. Dopo sei settimane, la zampa sinistra non era diversa dalla destra, su cui non eravamo mai intervenuti. Questo è il successo della nostra ricerca: abbiamo ricreato un muscolo. Certo, quello del topolino è lungo un centimetro. Il grande passo sarà capire come fare per muscoli più grandi e complessi". [...] "Entro la fine di quest'anno vorremmo terminare gli esperimenti con i topi. Poi, se tutto va bene, dovremmo cominciare con i cani". Fonte: http://www.uildm.org/scienza-e-medicina/interviste/la-rigenerazione-dei-muscoli-intervista-a-paolo-de-coppi/ (giugno 2011) Cosa puoi fare tu Scrivere a Telethon per protestare è qualcosa che è comunque utile fare, perché se da un lato loro si dicono convintissimi di voler continuare a usare animali, dall'altro devono anche essere informati del fatto che un numero sempre maggiore di persone si rifiuta di contribuire alla loro causa proprio per via del loro uso di animali. Si può scrivere loro un breve messaggio, cortese ma fermo, alla casella: info@telethon.it. Ma ancora più importante è informare parenti, amici e conoscenti della grande quantità di esperimenti su animali finanziati da Telethon e far loro presente che, se sono contrari alla vivisezione, devono sapere che con le donazioni a Telethon in realtà stanno stanno sostenendo proprio delle sperimentazioni che causano morte e sofferenza ad animali di ogni specie. Maggiori informazioni su quali associazioni finanziano la vivisezione, quali sostengono la ricerca senza animali, quali offrono aiuto ai malati senza finanziare alcun tipo di ricerca sono alla pagina della campagna "Per una ricerca di base senza animali" - http://www.novivisezione.org/campagne/ricerca_di_base.htm Si ringrazia Michele Mottini per le informazioni fornite sui recenti studi su animali di Telethon.

Notizia dal progetto di AgireOra Network: 'NoVivisezione.org'. Novivisezione.org è il punto di riferimento in Italia per l'informazione antivivisezionista, sia dal punto di vista etico che scientifico, con articoli, notizie, materiali. [ Dettagli sul progetto 'NoVivisezione.org' ]

 
 
 

Buona serata!

Post n°124 pubblicato il 20 Novembre 2011 da fiordistella11
 
Tag: saluti

 
 
 

Pensierino della Sera

Post n°123 pubblicato il 20 Novembre 2011 da fiordistella11
 

La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio...

lo sdegno per la realtà delle cose; il coraggio per cambiarle.

- Pablo Neruda -

 
 
 

AIUTIAMO QUESTA RAGAZZA, DIFFONDENDO IL SUO APPELLO

Post n°122 pubblicato il 17 Novembre 2011 da fiordistella11
 
Tag: APPELLO

Mercoledì pomeriggio qualcuno è entrato dentro casa mia, ha rubato le poche cose che possiedo ed ha portato via Amélie, lasciando nel mio cuore un vuoto incolmabile.Non so perchè lo abbiano fatto, so soltanto che voglia riportarla a casa.Amélie è il mio affetto più grande, non riesco ad immaginare di andare avanti senza di lei al mio fianco.E' la mia unica fonte di gioia, di serenità e di spensieratezza, e so di aver bisogno di lei quanto lei ne ha di me.Non c'è torto più grande da subire se tutto questo in pochi minuti ti viene strappato via.Lancio quindi un appello a chiunque legga questa mail: guardate bene la sua foto e i suoi occhi e se pensate di averla vista contattatemi, a qualunque ora, in qualunque momento.

Il mio numero di telefono è 3348512711, mi chiamo Valentina Matteucci, e vivo a Torino.

 

E' molto probabile che Amélie abbia in questi 2 giorni cambiato casa, cambiato città e cambiato regione, quindi vi chiedo di tenere in considerazione quanto detto anche nel caso in cui non viveste a Torino.
Avvisate anche il vostro veterinario se ne avete uno. Qualora fosse stata venduta il nuovo proprietario magari la porterà a far visitare ....
Elena ti prego avverti a tappeto tutti i veterinari che conosci di Torino e non, invia loro la sua foto...ti prego....
Amélie è un bouledogue francese di 10 mesi, è più piccola della media, pesa solo 7,5 Kg, sembra più cucciola di quanto non sia.Aiutatemi a ritrovarla ve ne prego, senza di lei non posso stare, è tutta la mia vita.Inoltrate questa mail a tutti i vostri contatti, aiutatemi a riportarla a casa.

Grazie di cuore,Valentina

 

 
 
 

Buon mercoledì

Post n°121 pubblicato il 16 Novembre 2011 da fiordistella11
 
Tag: saluti

 
 
 

Il Cambiamento climatico moltiplica gli eventi estremi

Post n°120 pubblicato il 16 Novembre 2011 da fiordistella11
 
Tag: notizie

10/11/2011 - In 20 anni oltre 650mila morti causati da circa 14mila eventi meteorologici estremi, con una perdita di oltre 2 mila miliardi di dollari. Per la comunità scientifica il cambiamento climatico è provocato per il 95% dalle attività umane. Urgente la messa in sicurezza del territorio.

Il WWF chiede:

“L’Italia contribuisca alla lotta contro il riscaldamento globale con un piano di drastica riduzione delle emissioni di gas serra e di decarbonizzazione dell’economia”

Gli eventi estremi che hanno funestato la penisola nelle ultime settimane, mietendo anche molte vittime, sono il campanello d’allarme: l’Italia non può continuare a ignorare il cambiamento climatico, anche perché il suo territorio, reso fragile dall’intervento umano, dalla cattiva gestione e dalle caratteristiche morfologiche, è fortemente a rischio.

Al contrario, la urgente pianificazione della messa in sicurezza del territorio e della prevenzione dei rischi dovrà tenere conto dell’aumentodel numero e dell’intensità dei fenomeni, provocata dal riscaldamento globale.

Per questo il WWF chiede che sia messa tra le massime priorità l’approvazione di una strategia e di un piano di azione di adattamento ai cambiamenti climatici già in atto, che si integri con i piani di difesa del suolo, manutenzione del territorio e gestione delle risorse e dei bacini idrici: ce l’hanno quasi tutti i Paesi, europei e non.

Il WWF nel 2007 ha presentato con il suo comitato scientifico una proposta di linee guida per l’adattamento ai cambiamenti climatici nel nostro paese.

Il WWF chiede con forza anche che l’Italia contribuisca alla battaglia mondiale per rallentare e fermare il riscaldamento globale con un vero piano di drastica riduzione delle emissioni di gas serra e di decarbonizzazione dell’economia.

“E’ importante che oggi la politica dia un segnale forte ai cittadini, in primis alle popolazioni vittime delle alluvioni: la prevenzione si fa mettendo in sicurezza il territorio e abbattendo le emissioni di gas serra”, dichiara Stefano Leoni, presidente del WWF Italia, “Proponiamo un primo gesto simbolico (ma significativo in termini di emissioni): il Governo dica no all’apertura della centrale a carbone a Porto Tolle”.

La comunità scientifica è convinta che il cambiamento climatico sia per il 95% provocato dalle attività umane (uso dei combustibili fossili per la produzione di energia, per i trasporti, per il riscaldamento, deforestazione, agricoltura, ecc). A Kampala, la prossima settimana l’IPCC, l’organismo intergovernativo dell’ONU che raccoglie le ricerche scientifiche sul cambiamento climatico, approverà lo Special Report on Managing the Risks of Extreme Events and Disasters to Advance Climate Change Adaptation.
 Gli scienziati che lo hanno stilato sostengono che, a livello globale, in futuro dovremmo aspettarci un aumento degli eventi di tipo monsonico perché l’aria calda trattiene più acqua e imprime più energia al sistema che regola il tempo meteorologico, cambiando le dinamiche dei temporali e delle tempeste e i luoghi che vengono colpiti. Le conseguenze dipendono anche dagli altri ‘problemi’ provocati dall’uomo, come la densità della popolazione, lo sviluppo urbano e il dissesto idrogeologico. Dovremmo anche aspettarci episodi molto intensi di siccità, come quella che attualmente affligge il Corno d’Africa, perché il Mediterraneo è una delle aree maggiormente a rischio.

Dal 1990 al 2009 nel mondo, oltre 650 mila persone sono morte per le conseguenze di circa 14 mila eventi meteorologici estremi, con una perdita di oltre 2 mila miliardi di dollari (dati Germanwatch).

Secondo il rapporto “A Tool for Integrated Flood Management” del Programma sulla Gestione delle Alluvioni dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale e della Global Water Partnership , ‘a causa del riscaldamento globale molti sottosistemi del ciclo globale dell'acqua si intensificheranno, con conseguente aumento di ampiezza delle alluvioni in molte regioni, oltre che maggiore frequenza delle inondazioni’.

Il cambiamento climatico sta rendendo meno prevedibile il tempo meteorologico, più incerte le piogge e più probabili le precipitazioni intense associate ai temporali; queste ultime sono anche aumentate in frequenza.
 Le aree urbane possono contribuire ad aumentare l'attività temporalesca perché le loro superfici edificate raggiungono temperature più elevate rispetto alle aree circostanti e creano una circolazione dell'aria a livello locale che produce un 'isola di calore urbana'.

Alla fine del mese a Durban, in Sud Africa, si riunirà la Conferenza delle Parti della Convenzione sul Cambiamento Climatico.

Il WWF chiede che i Governi formalizzino l’impegno a perseguire obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni di gas serra, perché non esistano misure di prevenzione in grado di far fronte a un riscaldamento medio della temperatura globale che superi i 2°C (rispetto l’era preindustriale). Il nuovo rapporto dell’IPCC riconosce anche che, al di là della riduzione delle emissioni, i paesi devono fare di più per prepararsi ad eventi climatici estremi e adattarsi agli impatti del clima.

fonte: http://wwf.it/client/ricerca.aspx?root=29528&parent=29469&content=1

 

 
 
 

Non incolpare nessuno

Post n°119 pubblicato il 13 Novembre 2011 da fiordistella11
 
Tag: poesie

 

Non incolpare nessuno,
non lamentarti mai di nessuno, di niente,
perché in fondo
Tu hai fatto quello che volevi nella vita.

Accetta la difficoltà di costruire te stesso
ed il valore di cominciare a correggerti.
Il trionfo del vero uomo
proviene delle ceneri del suo errore.

Non lamentarti mai della tua solitudine o della tua sorte,
affrontala con valore e accettala.
In un modo o in un altro
è il risultato delle tue azioni e la prova
che Tu sempre devi vincere.

Non amareggiarti del tuo fallimento
nè attribuirlo agli altri.

Accettati adesso
o continuerai a giustificarti come un bimbo.
Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare
e che nessuno é così terribile per cedere.

Non dimenticare
che la causa del tuo presente é il tuo passato,
come la causa del tuo futuro sarà il tuo presente.

Apprendi dagli audaci,
dai forti
da chi non accetta compromessi,
da chi vivrà malgrado tutto
pensa meno ai tuoi problemi
e piú al tuo lavoro.

I tuoi problemi, senza alimentarli, moriranno.
Impara a nascere dal dolore
e ad essere piú grande, che è
il più grande degli ostacoli.

Guarda te stesso allo specchio
e sarai libero e forte
e finirai di essere una marionetta delle circostanze,
perché tu stesso sei il tuo destino.

Alzati e guarda il sole nelle mattine
e respira la luce dell’alba.
Tu sei la parte della forza della tua vita.
Adesso svegliati, combatti, cammina,
deciditi e trionferai nella vita;
Non pensare mai al destino,
perché il destino
è il pretesto dei falliti.


Pablo Neruda

 
 
 

Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti (19-27 novembre)

Post n°118 pubblicato il 12 Novembre 2011 da fiordistella11
 
Tag: notizie

 

In occasione della terza edizione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, che si terrà dal 19 al 27 novembre, Porta la Sporta, Italia Nostra e Adiconsum invitano la Grande Distribuzione Organizzata a prevenire la produzione dei rifiuti limitando gli imballaggi e optando per alternative di consumo a basso impatto ambientale.
Mi fa piacere pubblicare questa notizia, molte volte mi sono chiesta il perchè dell'esistenza di tanti imballaggi superflui e forse adesso si è deciso di ridurne un po', per diminuire così il volume dei rifiuti...Finalmente!

Ecco le sette azioni di riduzione dei rifiuti che Porta la Sporta, Italia Nostra e Adiconsum chiedono ai gruppi della GDO di realizzare in tempi brevi:
1) ridurre drasticamente il consumo di sacchetti monouso nel reparto ortofrutta con l'affiancamento di una soluzione riutilizzabile come proponiamo con la nostra specifica iniziativa Mettila in rete. Il passaggio al riutilizzabile da parte dei clienti andrebbe incentivato con l'accredito di punti fedeltà o altri sistemi premianti;
2) inserire nell'offerta attuale di spazzolini almeno un modello con testine intercambiabili con ricariche in confezione a parte. Andrebbe allo stesso tempo esercitata pressione verso i produttori delle marche tenute in assortimento perché considerino la conversione del loro assortimento a questo sistema meno impattante in tempi certi;
3) ridurre l'overpackaging dei prodotti di gastronomia confezionati nei punti vendita. Ad esempio per i formaggi si può utilizzare solamente la pellicola trasparente ed eliminare gli inutili vassoietti che, una volta aperta la confezione vengono buttati poiché la confezione non è più facilmente richiudibile;
4) chiedere ai propri fornitori di eliminare al più presto: a) i doppi imballaggi evitabili come le confezioni di cartoncino che contengono dentifrici o altri prodotti di detergenza per il corpo. b) gli imballaggi secondari come l'involucro che avvolge le due confezioni di caffè singole da 250 gr a marca Lavazza e altre marche. Basterebbe una grafica diversa sulle singole confezioni che evidenzi l'impossibilità di un acquisto separato. Il fatto che un prodotto con doppio imballaggio e maggiore impiego di materiale sia più conveniente rispetto al singolo acquisto non contribuisce ad educare il consumatore ad un consumo responsabile inducendolo a sottovalutare i costi e gli impatti ambientali che l'imballaggio ha nella realtà;
5) sostituire gli imballaggi a partire dalla private label in poliaccoppiato non riciclabile con imballaggi in monomateriale riciclabili. Anche se con questa soluzione non si evita il consumo di risorse in fase di produzione si va comunque a ridurre la percentuale di rifiuto indifferenziato che maggiormente incide e determina i costi di smaltimento. In questa direzione si è mossa Barilla con una nuova linea di biscotti con involucro monomateriale in polipropilene;
6) mettere a disposizione in tutti i punti vendita un ampio assortimento di prodotti per la detergenza del corpo e della casa acquistabili alla spina o in formati concentrati;
7) ultima azione ma non meno importante riguarda la necessità di fare una regolare comunicazione per valorizzare le politiche ambientali intraprese. Le iniziative a carattere ambientale che richiedono la partecipazione dei consumatori necessitano di essere accompagnate da una comunicazione a lungo termine che ne promuova l'adozione con il supporto di sistemi premianti. Andrebbero attivati allo scopo tutti gli strumenti di comunicazione e di fidelizzazione che le insegne hanno a disposizione. Dal sito web, alla newsletter, alla comunicazione nel punto vendita tramite cartellonistica e passaggio di spot audio.

Speriamo che sia la volta buona, anche se penso che serva a poco "chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati"!!Queste cose si sarebbero dovute fare subito, possibile che nessuno di quei cervelloni che ci hanno governati in passato abbia pensato al danno che si sarebbe fatto al pianeta?....sì che ci hano pensato, ma hanno preferito il risvolto economico della cosa e se ne sono altamente fregati delle conseguenze...VERGOGNA UOMO!!!
BUON FINE SETTIMANA A TUTTI VOI!
 
 
 
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