Fiori di Zucca

LAB DI AUTOPRODUZIONE (1)


Il sottotitolo di questo post potrebbe essere: e se ci siamo riusciti noi, ci potete riuscire tutti
Questo è il racconto di una serata di AUTOPRODUZIONE (in cucina). Perchè non c'è niente di meglio che sperimentare le cose "sul campo" per imparare a farle. Vogliamo accompagnare questo racconto con le ricette che abbiamo messo in pratica anche se alle volte magari vi appariranno approssimative...non siamo cuoche/i provette/i. Ci proviamo insomma. Sempre nell'ottica di ridurre la nostra impronta ecologica ai minimi termini. Innanzitutto, in un clima di assoluta confusione totale e mentre tre cavie peruviane gridavano da sotto il tavolo reclamando la loro dose di verdura freegan (cioè verdura che ci è stata regalata altrimenti sarebbe stata buttata) abbiamo iniziato a mettere i fagioli di soia nella macchina per produrre latte e tofu (se avete amici vegan ricordatevi che la macchina per produrre il latte vegetale potrebbe essere un regalo ultragradito - sempre che non ce l'abbiano già). Ma perchè autoprodurlo se esiste già in vendita? Semplice: il latte di soia in vendita è nel 98% dei casi conservato in tetrapack (nel 2003 erano 5 miliardi le confezioni di tetrapack finite nei rifiuti italiani). Nel giro di 20 minuti la macchina ha prodotto il latte di soia che esce alla temperatura giusta per la produzione del Tofu basta aggiungere al latte un po' di limone e, quando si inizia a vedere che "si divide" versarlo su un colino dove noi avevamo steso una garzina a trama fine. Il composto solido che ne abbiamo ricavato è il famigerato Tofu! L'abbiamo lasciato a scolare per una decina di minuti avvolto nella garzina dopodichè l'abbiamo condito con un cucchiaio di olio di oliva e un paio di manciate di olive calabresi sottosale (debitamente sciacquate!). Questa operazione l'abbiamo ripetuta per il numero di commensali presenti in modo che ognuno avesse il suo panetto di Tofu personale autoprodotto. Un altro punto a favore della macchina per produrre il latte di soia è che non si butta via nulla: infatti l'avanzo dei fagioli di soia, l'Okara (una cremina piuttosto compatta) può essere usato come ripieno per torte salate o per accompagnare verdure e minestre. Noi l'abbiamo utilizzato per il ripieno della pasta brisè. Avevamo preventivamente cotto alcune patate al vapore, poi abbiamo messo in pentola un po' di coste freegan salate con la polvere di dado vegan...abbiamo cotto le verdure e 10 minuti prima di spegnere la fiamma le abbiamo amalgamate con l'Okara. Ecco un ottimo ripieno per la torta salata. Nel frattempo ci occupavamo anche della pasta brisè...perchè in una serata di autoproduzione è bandito acquistare la pasta sfoglia
. Per la pasta brisè abbiamo usato farina bianca (quantità " a occhio") e olio digirasole che abbiamo fatto scivolare piano sulla pasta mentre veniva mescolata leggermente con una forchetta fino a farla diventare diventare grumosa. Abbiamo aggiunto di un pochino di acqua e sale quanto basta per renderla una pasta abbastanza morbida e compatta. L'abbiamo messa in frigo x 1/2 ora poi stesa molto fine su una spianatoia. Poi dopo aver oliato una teglia vi abbiamo adagiato la pasta brisè e versato sopra il composto di verdure con l'Okara. Infornata per non si sa quanto tempo vista la baraonda generale che nel frattempo si era creata
. Quella stessa sera ci siamo autoprodotti anche il pane, quello di questa ricetta peccato che la persona addetta al pane si sia dimenticata il sale
.Queste sono le fotografie dei prodotti della serata, non sono foto di chissà quali piatti di chef professionisti ma abbiamo voluto metterle lo stesso per incoraggiare anche i cuochi meno abili. Facendo un bilancio: quella sera non abbiamo prodotto rifiuti anzi, abbiamo riciclato il più possibile. E' vero, abbiamo consumato energia per il forno (che comunque era a gas) e per la macchina del latte di soia ma poi abbiamo recuperato perchè finito di cucinare abbiamo cenato a lume di candela.Plus della serata: - Il Tofu autoprodotto è buonissimo, niente a che vedere con i panetti insapore che vendono in giro e che sono pure imballati in plastica.- L'antipasto era composta da una buonissima maionese vegan alle olive (di cui a breve metteremo la ricetta) spalmata sul pane.
Il nostro tofu autoprodotto: accompagnato da un cucchiaio di olio extra vergine e qualche oliva calabrese...La nostra torta salata
Il pane casalingo (soda bread)
   La tavolata...