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STATI DI COSCIENZA


Stati alterati di coscienza Gli stati alterati di coscienza sono chiavi di accesso per avvicinarci alla trascendenza, per transire e passare al di là della normale realtà percepita, attraversando regni sconosciuti verso un fine sempre più lontano dalla "realtà" e dall'ordinario. Ma che cos'è "ordinario" e soprattutto, cos'è la "coscienza"?. A queste domande, l'uomo ha sempre cercato delle risposte e nemmeno gli studiosi più accaniti hanno saputo dare una spiegazione. Analizzando il problema ci accorgiamo che tutto questo ha a che fare con quello che noi chiamiamo "Anima"; la parte sottile della nostra esistenza che ci assicurerà, forse, l'eterna permanenza del nostro "Io" in qualche parte degli universi possibili. La coscienza e l'anima stanno dentro di noi, mescolate e intrise alla nostra "fisicità", bilocate tra il mondo fisico e quello sottile, al di qua e al di là della materia, dei mondi, tra i quali è possibile stabilire un contatto. Come? Passando oltre, attraversando, calandoci dentro, il più possibile, a noi stessi, per scoprire il paradosso della vita; l'universo non è fuori di noi ma dentro, ed è calandoci dentro che passeremo fuori, al di là di ogni cosa. Ma ancora: come? Apprendendo delle tecniche e sviluppando le normali capacità percettive. Se il corpo ci "trattiene" ancorati a questa realtà e il limite è la coscienza dobbiamo sforzarci di evolvere la nostra consapevolezza per un trasferimento cosciente del nostro "Io" all'Anima. Dobbiamo indurre il corpo e la mente a uno stato "alterato" per accedere a un ordine diverso di percezione. In questi momenti di coscienza dilatata, conseguenza di uno stato di ripiegamento in sé stesso, l'Uomo avverte un distacco dal mondo circostante, vivendo però un sentire cosmico, dove lo spirito si inebria di energie rigenerative ed attinge in modo cosciente al sapere universale. Come afferma il Premio Nobel Manfreid Eigen, "La natura delle informazioni è immateriale"; la realtà materiale è frutto di una "matrice" nascosta agli occhi della ragione alla quale si manifesta in maniera grossolana e approssimata. A questo punto bisogna chiarire, però, che gli stati alterati di coscienza non sono la trascendenza: sono solo il buco della serratura da cui si può spiare le "realtà alternative". Poiché si vive per vivere e non per morire, nell'attesa si cerca di trovare, di questa trascendenza che ci attende, delle manifestazioni, delle comunicazioni mentre ancora viviamo su questa terra.QUALE STATO VIVI IN QUESTO PERIORO?