counseling-integrato

terapia olistica


COLLOQUIO -FLORITERAPICOSINTOMI  MENTALI  SINTOMI FISICI Nell’approccio terapeutico classico il “sintomo” viene affrontato come un “male” da inseguire ed estirpare.In floriterapia il sintomo viene letto come la giusta strada che ci conduce allo stato emotivo che nuoce il corpo.Il significato simbolico del sintomo va interpretato in modo olistico,ponendo attenzione al motivo per cui il paziente  mette in atto determinati comportamenti fisici e psichici.In tal senso  il sintomo, è un’alleato che aiuta ilFloriterapeuta a codificare il fiore adatto allo stato emotivo che produce il disagio al corpo e un comportamento ,spesso irrazionale del proprio agire.Il sintomo, interpretato come tentativo di comunicare un disagio, una sofferenza, può essere considerato un processo che mette in atto il corpo quando  non riesce a vivere in modo armonico cio che l’anima vuole comunicare alla persona.IL colloquio quindi , diventa il catalizzatore per l’evoluzione  di un anima che imprigionata dalla personalità non riesce a vivere la sua missione in questa vita, la comprensione dello stato emotivo  che il paziente manifesta permette di individuare il fiore ,che può aiutarlo a superare la sofferenza e il disagio.La terapia e la prescrizione con i Fiori di Bach, nasce dunque spontanea dall’ascolto dell’altro in noi, in un continuum che va dall’essere che vibra all’armonia del fiore, dalla vibrazione del fiore all’armonia dell’essere. Il potere del paziente non è un potere attivo ma passivo in quanto si pone in modo, da riflettere  quanto  il paziente non conosce per se stesso, ma che attraverso i simboli che  esprime egli può inserire  in un iter di emozioni confermati dall’atteggiamento non verbale dello stesso. La postura,i movimenti,lo sguardo ,il tono di voce,quello che dice e contraddice,un racconto un sogno un evento del passato o ultimo che lo scuote ancora e conserva in se tutte le proiezioni dei suoi stati emotivi.Le aspettative del paziente  sono proprio quelle che dertemineranno la verità ,nascosta  nei sintomi ,attende che il terapeuta scopra ciò che vi è in lui cio che è offuscato da un corpo in balia di virus, batteri,malattie,reazioni emotive,comportamenti inaccettabili,modi di fare mai avuti prima.Il floriterapeuta è visto come colui che sa cosa avviene nel corpo che si trova dinanzi.In questa prospettiva, Il floriterapeuta non è un medico del corpo ma dell’anima, il paziente viene considerato nella sua totalità ,in cio che pensa, emozioni,sentimentisogni :il terapeuta è colui che impara a riconoscere cio che accade nel suo corpo alla sua mente al suo spirito,senza divisioni, come il nucleo dai cui derivano tutti i processi cellulari e la natura dell'essere.Il sintomo non viene visto come un’estranea coincidenza di un malfunzionamento organico che deve essere combattuto ,ma come un’alleato che aiuta a capire quali percorsi intraprendere per entrare in sintonia con l’universo.Il sintomo è legato all’organo, in una visione olistica un fattore indispensabile per la conoscenza di se stessi e di quelle cause che possono ostacolare l’evoluzione dell'essere. L’organo è legato al corpo, insieme di parti non  separate dalla mente,ma che vengono guidati da essa in  un’interazione inarrestabile che conduce le informazioni dalla mente all’organo e solo quando questa informazione s’interrompre si manifesta il sintomo.E’  in questa prospettiva che il Floriterapeuta osserva ,vede il sintomo e lo definisce attraverso la diagnosi. Tramite la terapia,lo fa emergere per poterlo modificare. L’osservazione del terapeuta è in funzione del sintomo e dell’insieme delle sue manifestazioni.Il terapeuta e il paziente sono due entità ben distinte , il paziente malato porta in sé ilmale carico di negatività e impotenza, ignaro e non partecipe del processo di guarigione. come del resto non lo è stato del processo che lo ha portato ad ammalarsi.