Creato da Fiorintegrati il 14/06/2006

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LA MALATTIA-RISPOSTA DELLA VITA

Post n°42 pubblicato il 20 Ottobre 2009 da Fiorintegrati
 
Foto di Fiorintegrati

 

Molte persone si ammalano perché hanno dentro di sé qualcosa che si è spaccato. La spaccatura si ripercuote spesso sul corpo. Essere sano significa essere intatto, integro, essere pacificato con tutto quello che c’è in me. Ci sono forme di spiritualità, nel passato come pure nel presente, che ci fanno ammalare. Chi si identifica con ideali elevati, corre sempre il pericolo di lasciar da parte la propria realtà. Ciò che non si vuole ammettere in se stessi viene rimosso o represso. Ma non possiamo rimuovere la nostra realtà impunemente: essa si ripercuoterà negativamente sull’anima, oppure si riverserà sul corpo come malattia.

 
 
 

TRANSPERSONALE-SPIRITUALITA' E SCIENZA

La vera terapia consiste nell'approccio al divino; più si raggiunge

l'esperienza del divino, più si è liberati dalla maledizione della

patologia. (C. G. Jung)

                  LA VISIONE TRANSPERSONALE

La vera terapia consiste nell'approccio al divino; più si raggiungel'esperienza del divino, più si è liberati dalla maledizione dellapatologia. (C. G. Jung)

Stanislav Grof

Un articolo di Stanislav Grof, fondatore della psicologia transpersonale.Come integrare la spiritualità alla psicologia e ad altre discipline scientifiche? Alla metà del secolo scorso, la psicologia in America era dominata principalmente da due scuole: il behaviorismo (‘comportamentismo’) e la psicologia freudiana. L’insoddisfazione nei confronti di questi due orientamenti aumentò sempre più, mentre una spiegazione soddisfacente della psiche umana portava allo sviluppo della psicologia umanistica. Il maggior portavoce, e rappresentante più eloquente di questo nuovo settore fu il famoso psicologo americano Abraham Maslow (autore fra l’altro di Verso una psicologia dell’essere, ed. it. Astrolabio-Ubaldini, ndr). Egli propose una critica tagliente dei limiti del behaviorismo e della psicanalisi, e formulò i princìpi di una nuova psicologia. L’interesse principale della psicologia umanistica erano le materie di studio legate all’uomo: essa onorava la coscienza e l’introspezione, e ad esse univa un approccio oggettivo alla ricerca. Ciò si poneva in netto contrasto col behaviorismo, che si concentrava esclusivamente sugli esperimenti con gli animali e sul loro comportamento.

                                    Una psicologia dello Spirito

Mentre la psicanalisi freudiana giungeva a conclusioni sulla psiche partendo dallo studio della psicopatologia, e tendeva a ridurre i processi psicologici agli istinti più bassi, la psicologia umanistica si concentrava su popolazioni sane, su crescita e potenziali umani, e su funzioni superiori della psiche. Essa sottolineava inoltre che la psicologia doveva essere sensibile alle necessità pratiche dell’uomo, e servire interessi e obiettivi importanti della società umana.

Dopo che Abraham Maslow e Anthony Sutich ebbero avviato l’Associazione di Psicologia Umanistica (AHP), in pochi anni questo nuovo movimento si diffuse in modo sorprendente. Esso forniva un largo ombrello per lo sviluppo di un ampio spettro di efficaci approcci terapeutici, che sostituivano le tecniche esclusivamente verbali della psicoterapia tradizionale, con l’espressione diretta delle emozioni e il lavoro sul corpo.

Nonostante la popolarità della psicologia umanistica, i suoi stessi fondatori Maslow e Sutich divennero sempre più insoddisfatti della struttura concettuale da loro inizialmente creata. In loro crebbe la consapevolezza di aver trascurato un elemento estremamente importante: la dimensione spirituale della psiche umana. La rinascita dell’interesse per la saggezza antica e indigena e per le filosofie orientali, come pure la sperimentazione psichedelica - assai diffusa durante i burrascosi anni Sessanta -, evidenziarono al di là di ogni dubbio che una psicologia globale e interculturale valida doveva includere osservazioni da campi quali gli stati mistici, la coscienza cosmica, le esperienze psichedeliche, i fenomeni di trance, la creatività e l’ispirazione religiosa, artistica e scientifica.

Nel 1967, un piccolo gruppo di lavoro - che comprendeva Abraham Maslow, Tony Sutich, James Fadiman, Miles Vich, Sonya Margulies e me stesso- si incontrò a Menlo Park, in California, con lo scopo di creare una nuova psicologia che onorasse l’intero spettro dell’esperienza umana, compresi diversi stati non comuni della coscienza. Durante queste discussioni, Maslow e Sutich accettarono un mio suggerimento e denominarono la nuova disciplina “psicologia transpersonale”. Questo termine sostituì il nome originario ‘trans-umanistica’. Poco tempo dopo, essi fondarono l’Associazione di Psicologia Transpersonale (ATP) e crearono la Rivista di Psicologia Transpersonale.

                          La sfida del futuro

La neonata psicologia transpersonale, benché fosse globale e avesse solide fondamenta di per se stessa, rappresentava un così radicale scostamento dal pensiero accademico delle cerchie professionali da non poter essere riconciliata né con la psicologia o psichiatria tradizionali né con il paradigma newtoniano-cartesiano della scienza occidentale. Di conseguenza, fu estremamente vulnerabile alle accuse di “irrazionalità”, “non scientificità” e persino di “stravaganza” rivoltele specialmente da scienziati che non erano consapevoli dell’ampio corpus di osservazioni e di materiale su cui si fondava il nuovo movimento.

Questa situazione è mutata drasticamente nei primi due decenni di vita della psicologia transpersonale. In seguito a nuove concezioni e nuove scoperte rivoluzionarie in diverse discipline scientifiche, la filosofia della scienza tradizionale occidentale, come pure le sue assunzioni fondamentali e il suo paradigma newtoniano-cartesiano sono stati sempre più seriamente messi alla prova. Fra queste sfide c’erano le scoperte e le implicazioni filosofiche della fisica relativistica dei quanti, come specificato da Fritjof Capra, Fred Alan Wolf, David Peat e molti altri; c’erano la teoria dell’olomovimento di David Bohm; il modello olografico del cervello di Karl Pribram; la brillante sintesi di Gregory Bateson fra cibernetica, teorie dell’informazione e dei sistemi, logica, psicologia ed altre discipline, l’opera di Rupert Sheldrake sui campi morfogenetici, gli studi di Prigogine sulle strutture dissipative e sull’ordine tramite l’oscillazione, il principio antropico nell’astrofisica, e molte altre. È stato assai emozionante vedere come tutti questi nuovi sviluppi, pur essendo inconciliabili col pensiero newtoniano-cartesiano del Diciassettesimo secolo e con la filosofia monistica materialistica della scienza occidentale, siano compatibili con la psicologia transpersonale. È ora facile immaginare che, nel prossimo futuro, la psicologia transpersonale diverrà parte integrante di una nuova visione globale del mondo che integra la spiritualità e la scienza.

 

 

 

 
 
 

stati alterati

Foto di Fiorintegrati



 

STATI ALTERATI DI COSCIENZA

Gli stati alterati di coscienza sono chiavi di accesso peravvicinarci alla trascendenza, per transire e passare al di là della normalerealtà percepita, attraversando regni sconosciuti verso un fine sempre piùlontano dalla "realtà" e dall'ordinario. Ma che cos'è"ordinario" e soprattutto, cos'è la "coscienza"?. A questedomande, l'uomo ha sempre cercato delle risposte e nemmeno gli studiosi piùaccaniti hanno saputo dare una spiegazione. Analizzando il problema ciaccorgiamo che tutto questo ha a che fare con quello che noi chiamiamo"Anima"; la parte sottile della nostra esistenza che ci assicurerà,forse, l'eterna permanenza del nostro "Io" in qualche parte degliuniversi possibili. La coscienza e l'anima stanno dentro di noi, mescolate eintrise alla nostra "fisicità", bilocate tra il mondo fisico e quellosottile, al di qua e al di là della materia, dei mondi, tra i quali è possibilestabilire un contatto. Come? Passando oltre, attraversando, calandoci dentro,il più possibile, a noi stessi, per scoprire il paradosso della vita;l'universo non è fuori di noi ma dentro, ed è calandoci dentro che passeremofuori, al di là di ogni cosa.

Ma ancora: come? Apprendendo delle tecniche e sviluppando lenormali capacità percettive.

 Se il corpo ci "trattiene" ancorati a questarealtà e il limite è la coscienza dobbiamo sforzarci di evolvere la nostraconsapevolezza per un trasferimento cosciente del nostro "Io"all'Anima. Dobbiamo indurre il corpo e la mente a uno stato"alterato" per accedere a un ordine diverso di percezione.

 In questi momenti di coscienza dilatata, conseguenza di unostato di ripiegamento in sé stesso, l'Uomo avverte un distacco dal mondocircostante, vivendo però un sentire cosmico, dove lo spirito si inebria dienergie rigenerative ed attinge in modo cosciente al sapere universale.

 Come afferma il Premio Nobel Manfreid Eigen, "La naturadelle informazioni è immateriale"; la realtà materiale è frutto di una"matrice" nascosta agli occhi della ragione alla quale si manifestain maniera grossolana e approssimata.

 A questo punto bisogna chiarire, però, che gli statialterati di coscienza non sono la trascendenza: sono solo il buco dellaserratura da cui si può spiare le "realtà alternative". Poiché sivive per vivere e non per morire, nell'attesa si cerca di trovare, di questatrascendenza che ci attende, delle manifestazioni, delle comunicazioni mentreancora viviamo su questa terra.

RICONOSCI IL TUO STATO IN QUESTO MOMENTO?

 

 

 

 

 

 

 
 
 

W.A. MOZART Sonata K448 - Andante

Post n°39 pubblicato il 13 Gennaio 2009 da Fiorintegrati

 
 
 

terapia olistica

Post n°38 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da Fiorintegrati
 

COLLOQUIO -FLORITERAPICO

SINTOMI  MENTALI  SINTOMI FISICI

Nell’approccio terapeutico classico il “sintomo” viene affrontato come un “male” da inseguire ed estirpare.In floriterapia il sintomo viene letto come la giusta strada che ci conduce allo stato emotivo che nuoce il corpo.

Il significato simbolico del sintomo va interpretato in modo olistico,ponendo attenzione al motivo per cui il paziente  mette in atto determinati comportamenti fisici e psichici.

In tal senso  il sintomo, è un’alleato che aiuta ilFloriterapeuta a codificare il fiore adatto allo stato emotivo che produce il disagio al corpo e un comportamento ,spesso irrazionale del proprio agire.

Il sintomo, interpretato come tentativo di comunicare un disagio, una sofferenza, può essere considerato un processo che mette in atto il corpo quando  non riesce a vivere in modo armonico cio che l’anima vuole comunicare alla persona.

IL colloquio quindi , diventa il catalizzatore per l’evoluzione  di un anima che imprigionata dalla personalità non riesce a vivere la sua missione in questa vita, la comprensione dello stato emotivo  che il paziente manifesta permette di individuare il fiore ,che può aiutarlo a superare la sofferenza e il disagio.

La terapia e la prescrizione con i Fiori di Bach, nasce dunque spontanea dall’ascolto dell’altro in noi, in un continuum che va dall’essere che vibra all’armonia del fiore, dalla vibrazione del fiore all’armonia dell’essere. Il potere del paziente non è un potere attivo ma passivo in quanto si pone in modo, da riflettere  quanto  il paziente non conosce per se stesso, ma che attraverso i simboli che  esprime egli può inserire  in un iter di emozioni confermati dall’atteggiamento non verbale dello stesso. La postura,i movimenti,lo sguardo ,il tono di voce,quello che dice e contraddice,un racconto un sogno un evento del passato o ultimo che lo scuote ancora e conserva in se tutte le proiezioni dei suoi stati emotivi.

Le aspettative del paziente  sono proprio quelle che dertemineranno la verità ,nascosta  nei sintomi ,attende che il terapeuta scopra ciò che vi è in lui cio che è offuscato da un corpo in balia di virus, batteri,malattie,reazioni emotive,comportamenti inaccettabili,modi di fare mai avuti prima.

Il floriterapeuta è visto come colui che sa cosa avviene nel corpo che si trova dinanzi.

In questa prospettiva, Il floriterapeuta non è un medico del corpo ma dell’anima, il paziente viene considerato nella sua totalità ,in cio che pensa, emozioni,sentimenti

sogni :il terapeuta è colui che impara a riconoscere cio che accade nel suo corpo alla sua mente al suo spirito,senza divisioni, come il nucleo dai cui derivano tutti i processi cellulari e la natura dell'essere.

Il sintomo non viene visto come un’estranea coincidenza di un malfunzionamento organico che deve essere combattuto ,ma come un’alleato che aiuta a capire quali percorsi intraprendere per entrare in sintonia con l’universo.Il sintomo è legato all’organo, in una visione olistica un fattore indispensabile per la conoscenza di se stessi e di quelle cause che possono ostacolare l’evoluzione dell'essere.

L’organo è legato al corpo, insieme di parti non  separate dalla mente,ma che vengono guidati da essa in  un’interazione inarrestabile che conduce le informazioni dalla mente all’organo e solo quando questa informazione s’interrompre si manifesta il sintomo.

E’  in questa prospettiva che il Floriterapeuta osserva ,vede il sintomo e lo definisce attraverso la diagnosi. Tramite la terapia,lo fa emergere per poterlo modificare. L’osservazione del terapeuta è in funzione del sintomo e dell’insieme delle sue manifestazioni.

Il terapeuta e il paziente sono due entità ben distinte , il paziente malato porta in sé il

male carico di negatività e impotenza, ignaro e non partecipe del processo di guarigione. come del resto non lo è stato del processo che lo ha portato ad ammalarsi.

 

 
 
 

TRASPERSONALE

Post n°37 pubblicato il 09 Dicembre 2008 da Fiorintegrati
 
Foto di Fiorintegrati

 

Metodo di applicazione derivante dall' esperienze del dott.Orozco,che andando oltre,scopre la vastità del campo d’azione  dei Fiori e di come possono dare risultate efficaci applicandoli sul corpo, per guarire le patologie fisiche con l’uso di pomate,creme,colliri preparati con il metodo della  TP.diverso dall’impostazione tradizionale data da molte scuole di Naturopatia e Foriterapia..

 la metodica del TP,la visione olistica del metodo va oltre e pone la Floriterapia  ad una lettura + attenta alle manifestazioni del corpo come causa-effetto.( malattia-sintomo).

Nel corpo si possono vedere i segni che interpretano il linguaggio dei fiori,come una semiologia floreale.Il copo ci parla dell’emozione e si comporta come la stessa.

La lettura simbolica del corpo,da indicazione sulle disarmonie che si creano fra materia e spirito,che formano l’essenza umana.

Il lavoro della TP-prende origini da considerazioni fatte da precedenti floriterapeuti  in cui si  evidenziano gli effetti di terapie che usano  applicazione dei rimedi  sul corpo e che viene ripresa da Orozco,  chiamandola terapia Transpersonale, per la diversità di applicazione dal metodo tradizionale.

I fiori che vengono prescritti in base ad un colloquio dal quale si prendono in considerazioni gli stati

Mentali-emozionali e comportamentali,con la TP viene considerato  anche lo stato semiologico del fiore.

Come si manifesta il sintomo e quale forma di espressione ha sul corpo,in analogia con il fiore.

Esemp.un paziente Agrimony ,come tipologia,può avere una manifestazione infiammatoria locale di tipo, VERVAIN,in questo caso per poter guarire il sintomo locale non và applicato Agrimony ma Vervain anche se non è il tipologico del paziente in cura,  si può aggiungere Agrimony nella soluzione prescrita.

 Nel TP:I fiori vanno prescritti, oltre ai parametri mentali emozionali e comportamentali tradizionali, considerando la forma, somatica- funzionale che mostra il corpo,come complemento alla tipologia caratteristica personale.

Una tale metodica implica ovviamente una conoscenza approfondita dei Fiori,perché le possibilità di azione in questo campo sono vaste e non del tutto conosciute.

La mentalizzazione della terapia floreale come principale riferimento per la prescrizione,ha precluso e distratto il floriterapeuta da quelle possibilità di applicazione che Bach descrive nei suoi scritti.

Il sintomo deve essere considerato nella sua personalità,e la forma con cui si manifesta.

La nuova visione della Floriterapia Transpersonale che pone l’attenzione al corpo come mediatore del sintomo apre vasti orizzonti al nuovo metodo di cura che integra in modo completo il corpo la mente lo spirito.

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 TERAPIA TRANSPERSONALE

 
 
 

UN AIUTO CON I FIORI

Post n°36 pubblicato il 20 Ottobre 2008 da Fiorintegrati
 
Foto di Fiorintegrati

                          CONCENTRIAMOCI

Mi è stato chiesto se esistono delle essenze floreali che siano utili per aiutare la concentrazione. Assolutamente si! ecco di seguito alcuni
CLEMATIS – sono persone a cui piace sognare ad occhi aperti, che dormono molto o fanno fatica a svegliarsi. Non riescono a mantenere la concentrazione perché quando vogliono focalizzare su qualche cosa che non li stimola o non li interessa, la mente va altrove.
IMPATIENS – ha sempre fretta, fa tutto ad una velocità maggiore di altri e quindi è complicato concentrarsi su qualche cosa perché questo vuole dire fermarsi.
WHITE CHESTNUT – i pensieri si affollano nella mente e la bloccano. Sono pensieri fissi che non si riescono a mandare via. Semmai preoccupazioni, ma comunque sembra impossibile concentrarsi su qualcosa e sfollare la mente anche per poco.
CERATO – troppi stimoli da troppe parti non fanno capire quale è ciò su cui dobbiamo stare concentrati.
OLIVE – la mancanza di concentrazione è dovuta a troppa stanchezza. Sia fisica che mentale.

CALIFORNIANI
MADIA – si distrae facilmente, è sbadato, fa fatica a concentrarsi e tende ad essere dispersivo. Sono persone che iniziano tante cose, ma poi le lasciano a metà. Difficoltà a focalizzare.
PEPPERMINT – sono persone che manifestano una tendenza alla “pesantezza” di spirito in seguito ad un eccesso di attività mentale. Come rimedio rappresenta un tonico per chi si sente stanco e annebbiato, utile per superare gli stati di letargo mentale, in quanto sviluppa chiarezza e vivacità di spirito.

repertorio australiano del Bush
BUSH FUCSIA – Incapacità di bilanciare il lato logico e razionale con quello intuitivo e creativo. Utile nei casi di incapacità di studiare per lunghi periodi senza perdere la concentrazione. Bilanciando i due emisferi celebrali, aiuta ad entrare in contatto con le proprie intuizioni. Per chi sta molto tempo davanti a video terminali o altri dispositivi elettronici e si sente un po' offuscato a fine giornata.
JACARANDA – sono persone che iniziano i loro progetti e non li portano a termine, soprattutto perchè sono distratti da altre fonti di informazioni. Il fiore dona decisione, lucidità mentale, concentrazione e lucidità di pensiero
RED LILY Per persone vaghe, indecise e portate a sognare ad occhi aperti, quindi mancano di concentrazione e di memoria in quanto prestano scarsa attenzione agli eventi che le circondano. Il fiore aiuta a scoprire e a far crescere la concretezza e la concentrazione e ad imparare a vivere il presente.
SUNDEW Per le persone vaghe ed indecise che non pongono attenzione ai dettagli. Sono emozionalmente combattuti, specialmente se devono fare qualche cosa di non piacevole. Sognatori ad occhi aperti. Il fiore fa emergere il senso pratico, l'attenzione per i dettagli, la concentrazione e la precisione.
La composizione delle essenze scelte è da assumere 4 gocce 4 volte al giorno sotto la lingua, sia se si tratta di fiori di Bach che di californiani. Mentre i fiori australiani si assumono 7 gocce mattina e sera sempre sotto la lingua.
E' da ricordarsi però che la floriterapia non è sintomatologica, quindi ogni persona dovrà trovare i fiori che più sono più utili al proprio stato emotivo alterato che come conseguenza porta il non riuscire a concentrarsi, sostituendo o integrando i fiori elencati.

CONSULENZA ON-LINE VIA EMAIL-gratuita
La consulenza on-line gratuita ,ha il solo scopo di creare una risposta a quanti hanno bisogno di capire cosa succede nella loro vita e come mai le reazioni che hanno sono inconsapevoli
E' probabile che possa chiederti ulteriori informazioni riguardanti ciò che è stato scritto nella prima mail e, dopo gli eventuali chiarimenti richiesti, ti consiglio quali sono i fiori più indicati e come usarli ed assumerli.

INFORMATIVA AI SENSI DELLA LEGGE SULLA PRIVACY (D.L.vo 196/03 e Legge 675/96): I dati raccolti sono necessari esclusivamente per l'esecuzione dell'ordine, ai fini contabili e alle comunicazioni con l'utente relative alla consulenza e rimarranno strettamente riservati in accordo con quanto previsto dalla legge elida conserva i dati suddetti in un archivio cartaceo, non accessibile dall'esterno e si impegna a non rivendere o rendere noti a terzi le informazioni riguardanti i clienti, siano esse di natura generale, personale o economica. In qualsiasi momento si ha il diritto di ottenere l'aggiornamento, la rettifica ovvero l'integrazione dei dati nonché la loro cancellazione, trasformazione in forma anonima ovvero il loro blocco qualora trattati in violazione della legge.

INFORMATIVA SULLA CONSULENZA FLORITERAPICA:
Le consulenze di tipo floriterapico fornite on-line sono a carattere introduttivo e non sono di tipo medico. La floriterapia è una tecnica complementare e non sostitutiva rispetto alle tecniche terapeutiche convenzionali. Non è una terapia medica, ed i fiori non sono farmaci e non hanno alcun effetto biochimico sull'organismo, ma agiscono solo sugli stati d'animo a livello emozionale in quanto non contengono particelle attive. Tutti gli esperimenti di autocura, interruzione o di riduzione arbitraria del dosaggio di farmaci prescritti, condotti al di fuori del controllo medico, ricadono esclusivamente sotto la responsabilità di chi li effettua. I colloqui sono di esclusiva natura personale e non riportabili od utilizzabili contro o a favore di terzi anche a fini legali.

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Floriterapia-omeopatia-allopatia

Post n°35 pubblicato il 20 Giugno 2008 da Fiorintegrati
 
Foto di Fiorintegrati

UN CHIARIMENTO ESSENZIALE

 Oggi si parla tanto di medicina Olistica,Vibrazionale,Energetica per quanto affascinante molte persone non hanno nessuna idea di come possano funzionare i rimedi, sul corpo di chi le assume.

 Partendo dalla considerazione, che ogni essere vivente ha intorno al suo corpo un campo di energia, dimostrato da diverse tecniche oggi in uso,i Rimedi agiscono su questo campo di energia che convibra con le frequenze dello stesso, in base al sintomo si avverte,come nel caso di chi si rivolge alla FLORITERAPIA.

 Esistono molti metodi e rimedi vibrazionali, che agiscono allo stesso modo, non combattendo contro il disagio come in allopatia,ma modificando le vibrazioni che oscillano nel campo,che a sua volta trasmette l’informazione al corpo che guarisce dalla malattia,dal sintomo,da disagio che si vuole risolvere. Il chiarimento essenziale, riguarda cio che una persona va ad assumere quando prende delle essenze, che non sono assolutamente cariche di sostanza da cui derivano,ma ne conserva l’impronta energetica che viene mantenuta in vita dall’acqua. Il processo di estrazione di queste energie dei fiori o pietre,vengono trasmesse all’acqua che ne memorizza la frequenza, e le trasferisce nel campo energetico dell’uomo.

Ovviamente è chiaro che questo metodo è soggettivo e non può essere paragonato assolutamente alle assunzione della medicina allopatica, che agisce in modo diverso basta leggere le indicazioni e la posologia,per le medicine vibrazionali le cose sono opposte,in quanto ogni assunzione è individuale e non può essere assunta dall’amico ne consigliata ad altri. I rimedi vibrazionali rispettano la soggettività, l’assunzione degli stessi hanno efficacia solo sul campo energetico con il quale deve entrare in risonanza,previa una valida interazione con un esperto Olistico che ne stabilirà le modalità di assunzione.

Sono molti gli anni che ho dedicato questi studi affascinanti e con molta cautela ho fatto ricerche che mi dessero delle risposte e non solo parole….. Ancora oggi resto sorpresa dai risultati che ottengo, giorno dopo giorno, quando le risposte di chi si rivolge a me sono positive,sembra un miracolo che non può essere dimostrato scientificamente ma guarisce.

 I nuovi studi di oggi,sono rivolti alla medicina Vibrazionale che sicuramente sarà il domani del benessere dell’uomo.

 
 
 

LE ESSENZE PER L'AMORE

Post n°34 pubblicato il 20 Maggio 2008 da Fiorintegrati
 
Foto di Fiorintegrati

ESSENZE FLOREALI PER LE PENE DI AMORE                  I      PARTE

 

  In "Il banchetto, o dell'amore" dei Dialoghi di Platone, la prima riflessione scritta in ovest sul sentimento amoroso, Socrate confessa ai suoi discepoli che tutto quello che imparò sull'amore lo deve ad una donna. Ad una donna Socrate cede la parola per continuare oltre la cosa detta sull'amore: tema di uomini in Il Banchetto.  

 

La lettura di Platone può servirci per pensare le nostre relazioni amorose e la permanenza all'agonia del disamore come una trama tessuta per la nostra storia personale. In altri termini, lo stiramento nel tempo della pena di amore - l'ossessione amorosa, la tragedia dell'abbandono, il non potere vivere senza lui o lei, la sofferenza… - ha il suo combustibile nell'accidia del pensare che la sofferenza sia il sale del rapporto. L'angoscia deteriore l'intelligenza ed avanza con gli anni se non si tratta.

 Ma, vediamo che cosa possiamo pensare attorno alla pena amorosa ed il suo trattamento con Terapia Floreale Integrativa. Tra parentesi invio alcuni essenze floreali importanti per il trattamento del dolore del disamore, quasi tutte sono del sistema di Bach, eccetto quelle hanno un asterisco che sono del sistema della California. 

                                 Penare per amare 

  La pena di amore duole... molto. È opacità dove c'era prima lucentezza (Gentian), un durare più che un vivere (Wild Rose), una pertinace oppressione nel cuore, ) che lotta per  amore ma non vuole essere obbligata all’amore. 

Il dolore del disamore è causa di ossessionata tortura mentale: la mente va via come guidata per qualcosa che non è uno verso l'altro che non sta, White Chestnut, i ricordi si mischiano con gli aneliti, Honeysuckle, ed i desideri con la certezza della sua insoddisfazione,  il malumore e l'irritabilità (Impatiens), la gelosia (Holly), l'impazienza (Impatiens), la mancanza di appetito (Wild Rose), il poco desiderio di portare a termine quello che si intraprendeva prima con totale semplicità, Gentian o Wild rose,… e quello persistente dolore addominale (Agrimony). Ahi! Sta alcuno dubbio che è uno dei peggiori stati della mente ed il cuore?  

  Le pene di amore hanno, d'altra parte, la capacità di condizionare  le future espressioni di amore. Nessuno vuole tornare ad essere oggetto di uguale patimento. Quello che ha penato sembra non aspettare un'altra cosa che più della stessa cosa (Gentian). È come una malattia per la quale non esiste vaccino che immunizzi. Può rifarsi la vita amorosa, essere vincolato con qualcuno di forma soddisfacente... ma la pena di amore sembra stare all'agguato. "Promettimi che mai più tornerò ad essere celibe", pregava Meg Ryan a suo "marito" in un conosciuto film.  

 

Esiste ,qualcuno che non abbia sofferto di mal d'amore? è un lamento universale che per qualche motivo, o vari, posto vacante difficile che ascenda al desiderabile status di problema. Il lamento è centrifugo e circolare, responsabilizza all'altro e comincia e finisce in sé stessa, niente si può fare bensì ripeterla; i problemi sono domande, aperture, questioni che possono conversarsi e formularsi altrimenti ed obbligano l'individuo a pensare a sé stesso. Migliore che un lamento è un problema. 

la seconda parte fra pochi giorni

 

 
 
 

Frustrazioni virtuali

Post n°33 pubblicato il 19 Maggio 2008 da Fiorintegrati
 

L'imbecille non fisce mai di stupire, per quanto sia possibile comunicare con Lui,spero che riesca ad interpretare il senso delle parole che esprimo ,affinchè non saturi la mia posta di sconcertati ed inutili complimenti e inviti,  gradirei, fossero rivolti a quante sono qui alla ricerca poprio di Voi esseri limitati,  prototipi animalizzati dalle  violenti pulsioni:che non riescono a trovare altro sfogo se non qui,in questo mondo interattivo che purtroppo è alla mercè anche degli stolti.

Ringrazio e resto in attesa di una cancellazione immediata del mio blog dalle liste dei loro preferiti.......

 
 
 

FATTI UN REGALO

Post n°32 pubblicato il 15 Aprile 2008 da Fiorintegrati
 
Foto di Fiorintegrati

Sono aperte le iscrizioni al Corso

Gratuito per i primi 3 iscritti

 

 

AUTOSTIMA

L’autostima è determinate per raggiungere il successo.

 Predisposizione naturale verso la propria crescita ed il proprio sviluppo, è importante che ogni individuo impari a contattare il proprio sè , riconoscere i propri punti di forza per rendere efficace il talento adatto a sviluppando il proprio potenziale.

Il corso  mira al miglioramento del  rapporto con se stesso e con gli altri, stimolando la forza  interiore e la fiducia in se stessi.

Obiettivi

·                 Identificare i punti forti della propria personalità;

·                 Utilizzare i canali di comunicazione appropriati per ogni interlocutore;

·                 Rafforzare la fiducia in se stessi e sviluppare le proprie capacità di successo.

·                 Comprendere la struttura dell’esperienza individuale;

Destinatari: Professionisti, insegnanti, educatori, formatori, imprenditori, responsabili risorse umane e tutti coloro che desiderano esprimere il meglio di sé ed ottenere risultati reali e verificabili.

E SOPRATTUTTO PER COLORO CHE NON RIESCONO E REALLIZZARE I PROPRI OBIETTIVI

Durata: FINE SETTIMANA

Partecipanti: il numero  deve essere non inferiore a 20

Sede del Corso: SULLA COSTIERA  AMALFITANA

Per informazioni scrivi a  ricercaolistica@libero.it

 

 

 
 
 

presenza condivisa

Post n°29 pubblicato il 14 Gennaio 2008 da Fiorintegrati
 
Foto di Fiorintegrati

Io non ho bisogno di denaro. Ho bisogno di sentimenti, di parole, di parole scelte sapientemente, di fiori detti pensieri, di rose dette presenze, di sogni che abitino gli alberi, di canzoni che facciano danzare le statue, di stelle che mormorino all'orecchio degli amanti....    Ho bisogno di poesia, questa magia che brucia la pesantezza delle parole, che risveglia le emozioni e dà colori nuovi                                 

 Il nostro è un mondo in cui le persone non sanno cosa vogliono e sono disposte a passare un inferno,  bruciare fra le fiamme ma non cambiano cio che hanno…che poi non è la loro vita.

Non so cosa darei per avere la mia bacchetta magica e risolvere tutti i problemi dell’universo, ma soprattutto i tuoi.
Ma poi ci penso un po’ su e mi chiedo….., sarebbe giusto?
In fondo se esiste il buio è perchè ha un suo senso…forse proprio quello di permettere di sperimentare la luce…e di viverla fino in fondo, con gioia e.. meraviglia. O forse determinati problemi non vanno risolti a tutti i costi…a volte siamo così cocciuti.. forse vanno solo “osservati”…e poi lasciati andare…una volta compreso il loro messaggio..il loro dono..
Eh già, perchè tutto è un dono, ogni cosa che esiste, che ci accade, e ogni persona che incontriamo è lì per regalarci qualcosa, e per ricevere qualcosa da noi… dovremmo divertirci a scoprire cosa.
Non è facile…ma non è impossibile.. non è neanche difficile….per chi non si arrende.. basta provarci, e crederci..continuare a lottare…
Rischiare.. e in questo caso è ancor più facile perchè non si ha nulla da perdere.
Provare a scovare la scintilla di luce nel buio più pesto…e poi usarla per guardarsi, e osservare tutto il resto, con occhi nuovi… E’ come nascere una seconda volta.
Chi cerca trova…. bussate e vi sarà aperto… non sono frasi fatte.
E’ già aperto. E’ già tutto qui. Davanti a noi… creatori e attori della vita. E qualunque cosa accada..qualunque cosa…non sarà mai un fallimento, nulla andrà perduto.

La Vita è una sola, ed è eterna, e tutto ciò di buono che hai in te, che hai creato, e che hai condiviso. ..sarà per sempre con te. Così come ogni persona che hai incontrato, che hai amato, e che ti ha amato.. in qualsiasi forma.. E’ così per tutti. Tutto è con te. Qui, e adesso.

Lì nel tuo cuore..  perchè hai ancora in te la potenza per cambiare tutto.

Amare è presenza all’altro

non puoi amare l'altro se non ami te

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

Suggestione

Post n°27 pubblicato il 09 Novembre 2007 da Fiorintegrati
 
Foto di Fiorintegrati

La suggestione può essere guaritrice ?

 

 

La terapia floreale e la suggestione hanno una fine comune ,avere influenza sull'individuo  in un senso determinato; facendogli cambiare il suo stato iniziale inadeguato in principio, in un altro stato finale più adatto. La terapia floreale ottiene  cambiamento mediante l'esposizione ai campi vibrazionali esistenti nelle essenze floreali ,mentre la suggestione lo fa per altre vie che potremmo considerare come mentali e che spiegherò durante questa esposizione. Nella terapia floreale la relazione si ha tra la persona e la pianta e nella suggestione la relazione si ha in due o più individui. Logicamente, quando esiste la figura del terapeuta floreale si ha una relazione triangolare: terapeuta-fiore-cliente; stabilendosi un vincolo ed il suo corrispondente valore di suggestione, positiva o negativa tra terapeuta e cliente.

 

Il punto comune di entrambe le tecniche è che cambiano il campo vibratorio individuale. La terapia floreale e la suggestione sono due arti che potrebbero considerarsi sottili dal punto di vista che ,non trattano l'individuo in una forma aggressiva o invasiva ma continuano ad avvolgerlo gradualmente. Usando il linguaggio la suggestione sarebbe una modificazione della Vigilanza. Quando una persona decide di prendere un'essenza floreale,  per auto-prescrizione oppure raccomandata da un terapeuta floreale, la persona si sentirà in un stato di vigilanza, di attenzione o stato vibrazionale "X" che  cambierà in un determinato senso che teoricamente sarà quello che abbiamo previsto; per esempio, se il nostro stato è  indecisione alternativa prendiamo SCLERANTHUS, è di sperare che quell'indecisione sparisca. Se utilizziamo un metodo di suggestione, potremmo dire alla nostra mente il seguente messaggio: "So quello che voglio. So come ottenerlo. La mia mente è chiara e serena. Prendo decisioni per me stesso. So come è in due il migliore delle opzioni possibili. Decido sempre la cosa corretta in ogni momento."

Le vie o attrezzi che ha la suggestione per influenzarci sono i seguenti:

 

- La modificazione dei punti di anatomia orientale, basata nel magnetismo. È non una via dimostrata scientificamente ma che può funzionare. È una via completamente incosciente. Parlerebbe dell'influenza "energetica" o "vibrazionale" tra individui.

 

- La concentrazione monotematica orientata in relazione incosciente, basata sulla telepatia. Neanche possiede basi scientifiche. Si tratterebbe di una comunicazione incosciente dove entrano in funzione aspetti della comunicazione non convenzionale. Il suo funzionamento si basa  sull’individuo che si concentra su sensazioni che abitualmente sono incoscienti.

 

- Il fascino. Il fascino consiste nel portare alla mente  una forma cosciente e volontaria ad un determinato punto per diminuire le resistenze dell'individuo.

 

- La suggestione propriamente detta. Consiste nell'uso di strutture linguistiche il più simmetrico possibili alle strutture mentali della persona. Questo riduce la resistenza e facilita l'assimilazione per l'individuo.

 

Osserviamo che le vie o metodi della suggestione sono in qualche modo impliciti nella terapia floreale o se vogliamo dirlo in un'altra forma potrebbero essere tradotte dalla terapia floreale. In un aiuto valido affinchè possa entrare contato con le mie emozioni attraverso una suggestione naturale che posa produre in me il cambiamento desiderato.

Che ben venga quindi la capacità suggestiva che i fiori riescono ad apportare alla mia consapevolezza ,non esiste migliore medico di me stesso se riesco a suggestionarmi a cambiare la mia essenza.

Le critiche che spesso vengono propagandate sull'inefficienza dei fiori in quanto definiti da molti ,non sono altro che sparlare di incompetenti,che spesso non sano neanche cosa siano i Fiori di Bach.

 

 

Le essenze floreali funzionerebbero secondo la prima via, modificando i punti di anatomia orientale; in questo caso, è la vibrazione del fiore quella che agirebbe su detti punti, in più di un'occasione ho letto che le essenze floreali agiscono sui meridiani dall'agopuntura e che hanno la sua influenza sui chakra,motivo in più per verificare la loro funzione.

 

Per quel che riguarda l'aspetto di concentrazione monotematico inconscio o "telepatia" per gli amici. Se ci lasciamo portare dall'immaginazione potremmo supporre che i fiori emetterebbero alcuni segni che il nostro inconscio raccoglierebbe e orienterebbe verso un punto concreto,per analogia,  l'essenza di quello fiore è quella che necessitiamo in quello momento al paziente . Entrambi i punti,  non sono dimostrabili secondo i parametri convenzionali della scienza, ma questo non significa che non funzionino.

 

Anche le essenze floreali sono affascinanti o affascinanti in loro stesse. Quando scegliamo un rimedio floreale, quello che stiamo facendo è focalizzare il nostro "problema" o stato in quell'elisir concreto, che contribuisce al  cambiando ,dirigendo l'attenzione alla nostra coscienza; facilitando il cambiamento in tutti i sensi.

 

SE facciamo attenzione alla definizione data in quello che è la suggestione come tale; "uso delle strutture linguistiche il più simmetriche possibili alle strutture mentali della persona", mi quadra perfettamente con l'idea che le essenze floreali sono realmente un linguaggio che s’incastra con le strutture basilari del linguaggio umano. Quello che voglio dire, è che i fiori ci "parlano" con un linguaggio semplice e somiglianza alle basi del linguaggio che tutti portano dentro.

 

  Ritengo che non c’è nessun problema ad ammettere che le essenze floreali hanno implicito un "potere" di suggestione.

 

La distinzione che se mi piacerebbe lasciare chiara è che l'effetto floreale va oltre l'effetto prodotto dalle parole e le credenze che queste c'inducono. Come dissi prima, le essenze floreali hanno un loro proprio linguaggio con significati corrispondenti. Per esempio, se pensiamo a Verbena, nel suo aspetto positivo significa entusiasmo e nel negativo fanatismo; di lì che il messaggio che ci trasmette la Verbena sarebbe: "Cambia il tuo fanatismo in un idealismo moderato affinché possa utilizzare la tua energia interna di una forma azzeccata e gentile in una missione che valga la pena."

 

 

Andando più lontano, se usassimo un'essenza invece di un'altra, la Verbena per il Latte di gallina quando abbiamo bisogno di questa seconda, per esempio, potrebbe essere che l'aspettativa ci  apra  al cambiamento per un certo tempo, sentendo di stare meglio, ma non essendo quella che realmente necessitiamo non ci sarebbe azione terapeutica.

 

Un punto che non ho trattato è quello della resistenza, tanto nella suggestione come nella terapia floreale o qualunque altra tecnica terapeutica, la persona può avere un maggiore o minore grado di resistenza al trattamento. Questo è un fattore che dovremo anche tenere in conto.

 

In conclusione, le essenze floreali hanno significati propri, significati che possiamo continuare ad arricchire con l'esperienza ed il lavoro giornaliero.

 
 
 

EQUILIBRIO EMOZIONALE

Post n°26 pubblicato il 05 Novembre 2007 da Fiorintegrati
 
Foto di Fiorintegrati

Raggiungere un equilibrio emozionale,determina una giusta scelta ed un comportamento congruo con i nostri pensieri.

Sono gli stati emotivi che controllano il nostro modo di essere,spesse volte si agisce senza la consapevolezza di ciò che produciamo con un conseguente comportamento inadeguato,come mai ?non volevo?ho sbagliato?

Quante cose si potrebbero evitare se solo ci fosse quell'indispensabile equilibrio emozionale.....

Come si può riconoscere qualcosa senza avere gli strumenti adatti,chi non ha mai guidato non può sapere come comportarsi nella guida.

Possiamo quindi sapere come raggiungere un livello emotivo stabile per poter guidare la nostra vita?

Le emozioni sono energia,ogni volte che proviamo un' emozione si crea in noi un accumulo energetico che deve essere diretto verso l'esterno,in quale modo le emozioni si riversano all'esterno?quale modo ha l'uomo di liberare questa grande energia?I SENTIMENTI

Si ...i sentimenti,sono i contenitori che trasformano e liberano l'energia che si accumula nel corpo e quando non abbiamo consapevolezza dei nostri sentimenti,l'energia stagna dando origine alla malattia.......questo lo dice Edward Bach.......

Sono sempre più convinta che curare con le medicine, cio che invece  è un processo naturale che ha solo bisogno di essere riconosciuto e capito,senza ricorrere a psicofarmaci perchè ho avuto una delusione,ho rabbia,mi sento ansioso,non ho voglia di fare nulla,mi sento apatico,soffro di tristezza,mi sento solo,mi sento insicuro,non riesco a sorridere,sono timido,sono geloso,sono testardo ,sono un desposta,sono aggressivo e sono.... mille altre cose che non riesco a capire ne ad avere il controllo su di esse.

I fiori di Bach non sono una panacea,ma sicuramente aiutano chi assume il rimedio adatto a superare quei piccoli disagi che la vita quotidina procura,senza doversi preoccupare degli effetti collaterali che spesso sono più dannosi del farmaco stesso.

Vi aspetto tutti  con amore vi abbraccio tutti.

PROVARE NON COSTA NULLA MA VI CAMBIA LA VITA

 
 
 

FLORITERAPIA E COUNSELING

Post n°25 pubblicato il 26 Settembre 2007 da Fiorintegrati
Foto di Fiorintegrati

PRINCIPIO DI REALTA’ e floriterapia

LA REALTA' FALSATA dalla propria corazza si ha quando,limitandosi a percepire il mondo esterno adattandosi a farsi attraversare dagli stimoli che saranno introiettati nell’inconscio senza essere filtrati dall’IO.

 

In tal modo si ha  un Io ipertrofico ovvero un Io adattato alle circostanze che vive usando  il corpo come filtro sensibile agli stimoli che agiscono su di esso.

 

Quando si riceve un’educazione di tipo repressivo basato su regole e modelli schematici basati su comportamenti rigidi, si formerà a livello corporeo una corazza muscolare (Reich) che non gli permetterà di essere adattabile all’ambiente se non si riscontreranno gli stessi modelli ricevuti.

 Il soggetto svilupperà un Io ipertrofico e l’equilibrio sarà compromesso.

La corazza è un’armatura psicofisica che si sovrappone nel tempo sulla propria struttura innata. E’ un rivestimento che nasce come risposta alle sensazioni di minaccia percepite dal corpo che portano alla conseguente necessità del soggetto di doversi difendere: la corazza è una protezione nella quale egli cerca riparo. In altri termini, quando l’Io non si trova in “situazioni favorevoli”, crea un irrigidimento muscolare e quindi mentale mirato al raggiungimento di un equilibrio, di un’ omeostasi di tipo nevrotico; “il termine nevrosi può essere esteso a significare un disturbo cronico della motilità naturale dell’organismo. Il modo di muoversi e di agire costituiscono l’espressione corporea dell’organismo”.

Si arriva pertanto ad avere un corpo rigido, immobile ed insensibile.

La corazza caratteriale, come definita da W. Reich, “si sviluppa dal conflitto esistente fra desideri pulsionali e realtà esterna, ma si trasforma in un’armatura più o meno rigida a seconda delle soluzioni date al conflitto. In altre parole, quando il carattere si trasforma da apparato di protezione in corazza si ha un’alterazione cronica dell’Io è un suo irrigidimento, che comporta quello che Reich chiama “una limitazione della mobilità psichica di tutta la persona.

A livello psicologico il tutto si traduce in questo modo: attraverso l’impulso dell’Es nasce il desiderio di compiere un’azione o realizzare un desiderio (sogno), attraverso il Super-Io il pensiero contrastante alla realizzazione del sogno o desiderio, attraverso l’Io si dovrebbe realizzare ciò che si vorrebbe fare o bloccare ciò che si sta per fare, il tutto a seconda di quale forza prevale tra le due

In questo caso sul corpo ci saranno delle contratture a livello toracico; le contratture si traducono in pensieri contrari alla volontà dell’azione.

L’Io (corpo) che è situato nello spazio entra in conflitto si irrigidisce, perde la sua permeabilità e diventa nevrotico cioè non si adatterà alle circostanze che si troverà a vivere.

Per sciogliere questi irrigidimenti muscolari e rendere di nuovo l’Io (corpo) permeabile, diversi possono essere i metodi di intervento: dalla psicoterapia classica ad attività fisiche, a terapie naturali come la floriterapia dei fiori di Bach. 

 l’intervento del fiore di Bach Agrimony è mirato alla liberazione dalla tensione muscolare che ha creato la corazza a livello toracico. “Agrimony, è il fiore di Bach preparato con i fiori dell’agrimonia, che mira a trasmettere il principio della pace e della tranquillità interiore”.

Secondo E. Bach: “Se la personalità sapesse o potesse procedere in perfetta armonia con la propria anima, l’uomo vivrebbe nell’armonia più completa. L’energia creatrice universale divina potrebbe fluire liberamente ed esprimersi nella vita della personalità. L’uomo sarebbe forte, sano e felice, in quanto parte del vasto campo energetico cosmico, con il quale vivrebbe in armonia”.

Gli altri fiori che agiscono sulle rigidità muscolari del soggetto in esame (corazza)  sono: Cherry Plum , Rock Water , Beech , Chicory

 

 

 

 
 
 

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TRAUMA E FIORI

Partendo dalla definizione di trauma, cos'è un trauma e quali sono le conseguenze di esso,in che modo si possono affrontare gli effetti collaterali di un trauma?La floriterapia figlia delle discipline olistiche aiuta, alla risoluzioni di questi danni che il trauma può generare,le essenze aiutano a superare i passaggi critici dell'esistenza.IL trauma, causa dei molti malesseri psico-fisici dell' individuo, vissuto come esperienza ed accettato come evoluzione ,può essere la causa di un cambiamento di vita o meglio trasformazione. L'evento traumatico e la comparsa dei sintomi fisici o malattia,impediscono a chi lo vive di recepire il senso profondo del suo accadere.Pomendo l'attenzione ,sulla visione olistica della malattia ,intesa come manifestazione degli squilibri energetici dell' individuo sul piano fisico,si può raggiungere la motivazione e l'origine del proprio trauma.

 
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LE EMOZIONI CREANO LA REAZIONE
Ecco le tipologie emozionali in cui la floriterapia può essere di grande aiuto:
•Vergognarsi della propria malattia
•Sentirsi osservati, giudicati
•Avere timore che possa esserci una ricaduta o un peggioramento
•Pensare che i farmaci che si stanno prendendo non avranno alcun effetto
•Avere problemi di memoria e di concentrazione
•Avere problemi di stanchezza e di affaticamento o di insonnia
•Le problematiche si accentuano con i cambi stagione o temperatura
•Incubi
•Dolore riguardante qualcosa accaduto in passato che non si riesce a togliere dalla mente
•Emozioni di odio e rancore verso il destino o la vita
•Non farcela più
•Sentirsi scoraggiati ad ogni minimo sintomo
•Essere certi che non c'è nulla in più da fare e che nulla funzionerà
•Avere rabbia verso le persone che non hanno problemi di salute
•Avere timore per il futuro dei propri figli
•Tristezza e malinconia
•Disperazione
•Non voler più vedere o frequentare nessuno
•Pensare che nessuno può capire il proprio stato
•Rinunciare a tutto ciò che potrebbe essere fatto perchè ci si sente sopraffatti
ma la floriterapia è utile anche nei piccoli disagi emozionali di ogni giorno che ci procurano ansia o tensione, o per aiutare l'effetto dei farmaci e diminuire gli effetti collaterali e per alleviare piccoli disagi dovuti alla malattia.

 

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