First72

La vela è una filosofia, andando a vela si attiva un modo di pensare completamente diverso da quello "terra ferma", il tempo ha una dimensione diversa, la mente funziona in modo completamente diverso.

E' bello cercare di applicare il pensiero a vela nella vita di tutti i giorni ... sono solo vantaggi, da tutti i punti di vista e in tutti gli ambiti: casa, lavoro, relazioni, ecc.

In barca a vela tutto dipende dall'ambiente, se non c'è vento a vela non si può andare, se c'è burrasca bisogna faticare. Non si sceglie, si prende quello che viene.
Pensate al vostro treno in ritardo. Avete un appuntamento importante, il treno accumula un ritardo di 45 minuti. Arriverete tardissimo, gli altri partecipanti alla riunione saranno nervosissimi e vi lanceranno occhiate velenose. Cosa fare? Pensiero "terra ferma": vi agitate, guardate continuamente l'orologio, vi alzate in piedi e camminate nervosi per il corridoio, vi lamentate con quello seduto vicino dell'inefficienza delle ferrovie. Pensiero "a vela": togliete l'orologio e lo mettete in borsa, aprite la tenda parasole e vi concentrate sulla bellezza del paesaggio.

In barca a vela si va lenti. Quando navigate completamente sbandati, con l'acqua che schizza fino in viso, con le vele tese che sembrano rompersi da un momento all'altro sotto la forza dirompetente del vento, state viaggiando a 7 nodi, una velocità incredibile che genera una scia schiumosa e lunghissima dietro la poppa ma ... sette nodi sono circa 13 km/h!!!! la velocità di una bicicletta con un ciclista poco allenato! Quindi ... quando la fila non scorre, siete quasi fermi ... basta tradurre il contachilometri in nodi ... 20 km/h ... sono 9 nodi ... azz sto andando a una velocità pazzesca. Basta pensare che a 6 nodi di media si può girare tutto il Mediterraneo in lungo e in largo ... non c'è niente da essere nervosi :-)

In barca lo spazio è pochissimo rispetto al numero di persone a bordo, se l'ambiente fosse lasciato a se stesso, dopo 2 giorni la barca diventa una fogna. Nello steso ambiente tutti si cambiano, mangiano, cucinano, riposano, lavano piatti e mutande, fanno carteggio, e controllano il livello dell'olio del motore. Come fare a tenere un ambiente decente? molto semplice ... la regola d'oro è che tutto, fino all'oggetto più piccolo ed insignificante deve avere un posto dove tornare automaticamente e subito dopo essere stato utilizzato. Questo anche per ragioni di sicurezza, infatti quando la barca sbanda gli oggetti che sono in giro volano per tutta la barca e possono rompersi e rompere altre cose. Applicare questo principio in casa significa avere sempre tutto in ordine senza mai dover trovare il tempo di riordinare ... vi assicuro ... funziona.

In barca, sia in regata che in crociera, le vele devono essere sempre alla massima efficienza, è il bello della vela ... tutto deve andare al massimo, tutto regolato alla perfezione. Una rottura in barca è sempre in agguato ed anche se banale può pregiudicare una bellissima giornata di mare quindi devono esserci controlli continui su tutto il materiale ed ogni indizio di malfunzionamento deve essere preso in considerazione. Applicare questa logica alla vita di tutti i giorni porta dei vantaggi veramente inaspettati, specialmente nel lavoro.

e ancora ...

la barca insegna a tollerare i fighetti. Purtroppo è facilissimo incontrare i fighetti in barca ma poi, dopo un primo approccio conflittuale, la mentalità di chi ama la barca e la sa portare prevale sulle magliette superfirmate e sulla mentalità di chi apsetta in gloria il momento di incrociare il super yacht del vip di turno.

la barca insegna a rispettare gli spazi degli altri ... e a perdere la vergogna delle "manifestazioni" del proprio corpo ... i bagni sono separati dal resto della barca da sottili lamine di legno, assolutamente permeabili a tutti i rumori :-), il bagno degli uomini è direttamente il mare, si fa pipì anche con altra gente (uomini e donne) a pochi metri inoltre, gli spazi sono ristretti, ci si cambia spesso gli abiti e dopo i primi giorni di pudore, passeggiare in mutande di fronte agli altri diventa naturalissimo.

la barca insegna a mentenere e consolidare i contatti e le conoscenze ... andare in barca può essere costoso, più gente si conosce più è facile avere possibilità di uscire in mare spendendo poco (e spesso niente)

la barca insegna ad apprezzare e a ricercare le reazioni calme anche in situazioni concitate ... basta uscire un paio di volte con quei capitani (purtroppo molti) che continuano ad urlare e lamentarsi del comportamento dell'equipaggio, provare quanto fatidio può dare ... che si impara sicuramente ad afrontare pacatamente ogni situazione

in barca a vela si mangia quando si ha fame, si beve quando si ha sete e si dorme quando si ha sonno, sembra banale ma nella vita normale ce lo dimentichiamo spesso

la barca insegna a lavorare in gruppo, ad apprezzare ciò che fanno gli altri e pensare al lavoro di tutti come un meccanismo unico dove anche l'attività meno significativa è fondamentale

... ma soprattutto ... la barca insegna che per divertirsi e passare una serata bellissima non servono locali fighetti, musica ad alto volume, vestiti super costosi, capelli freschi di parrucchiera, sfide all'etilometro con la super macchina sportiva e tacco 12 ... una serata in rada sotto le stelle, 5 o 6 amici e una bottiglia di vino bianco fresco ... la serata può durare fino alle 4 del mattino e sarà sicuramente indimenticabile.

First

PS: questa volta la foto è mia