Fit&Diet

La follia e' fare sempre la stessa cosa, aspettandosi risultati diversi..


Guardo le foto delle mie amiche e compagne del liceo e dell'universita' e noto, con grande disappunto, che anche quelle piu' cicciotte all'epoca, ora sono delle silfidi, delle sirenette.. tempo di matrimoni e di vacanze.. e le vedo passare sulla mia bacheca nei loro abiti bianchi e nei costumi e parei colorati leggiadre e leggere. Tutte tranne me. Io sono rimasta quell'adolescente sovrappeso che ora aleggia tristemente nelle stanze dell'obesita'.. Ho ricevuto una magnifica notizia..sto per partire per le ferie..e invece di essere felice come un bambino a Mirabilandia, non riesco a smettere di pensare a quanto mi faccio schifo. A quanto mi sento a disagio. Non posso togliere lo sguardo da quel prendisole che ho dovuto comprare perche' non mi va piu' bene nulla. Non riesco a smettere di pensare al fatto che saro' in vacanza col mio amore su un'isola meravigliosa, e non potro' godermi tutto questo pienamente perche' IO MI SENTO COSTANTEMENTE A DISAGIO COME UNA QUAGLIA NEL FORNO. Io sono davvero stanca. Non ce la faccio piu'. E per quanto io ammetta la mia dipendenza da cibo, non mi si venga a dire che la genetica non c'entra. Non voglio trovare scuse.. ma resta il fatto che io, se anche mi mettessi a digiuno e rimanessi sull'isola dei famosi per 3 mesi, non diventerei mai una 40. Perche' di fatto il mio polso sara' sempre grosso quanto la coscia di Adriana Lima. Comunque.. preso coscienza del fatto che io potrei, al massimo, essere una frotta di Angeli di Victoria Secret, vorrei almeno sentirmi normale.. entrare in un negozio normale e chiedere una taglia normale.. una 44, ad esempio.. Ieri mentre pensavo a queste cose, ho messo nero su bianco alcune cosiderazioni che ho condiviso con un amico e che voglio condividere anche con voi: 1.  Cosi, io sono infelice. Non voglio fissarmi con un peso, un numero, una taglia. Non so quando mi sentirò a mio agio. Però io cosi sto male. Sono infelice. Punto. E mi sembra cosi stupido stare sulla soglia della felicità solo perchè non riesco a cambiare qualcosa che si potrebbe cambiare e che dipende solo da me. 2.   Finora, tutto quello che ho provato, è stato inutile. Einstein diceva che la follia consiste nel fare sempre la stessa cosa, aspettandosi risultati diversi. Ecco. Io l’ho fatto per anni.. Nominate una dieta: del fantino, scarsdale, dukan, a zona, proteica, dei colori, della frutta, del gelato, del riso, delle patate, del minestrone, chenot..  ho fatto, o almeno tentato, di fare tutte le diete. E ho capito che non funziona. Funziona per un po'.. ma poi si torna a dove si stava prima.. il cambiamento deve essere nello stile di vita.. nella quotidianita' ..e quindi di sicuro non posso passare il resto della vita a mangiare solo verdure gialle il lunedi o struzzo in umido nei giorni dispari. 3.  Il cibo ha smesso di funzionare. Nel senso che rimane l’abitudine all’abbuffata ma il cibo non mi da la stessa soddisfazione di prima.. Come un tossico che deve aumentare la dose per “sballarsi”, io devo aumentare la quantità di cibo.. quindi, a maggior ragione, che senso ha continuare cosi? 4.   Last but not least.. Ho perso anni preziosi, in attesa della mia vita “da magra”, che avrebbe spazzato via i miei problemi. Per tutti questi anni, è come se fossi rimasta chiusa in casa, evitando di rispondere a chi mi invitava ad una festa, perchè ero troppo impegnata a piangere, abbuffarmi e deprimermi perchè nessuno mi invitava a una festa... e intanto, mi perdevo la vita. Scoccia ammetterlo..ma, a quanto pare, quello che pensavo di sapere non è servito a nulla.A questo punto, alzo le mani.. devo cambiare strategia.. ho vinto, sporadicamente qualche battaglia, ma ho perso la guerra, pesantemente.Ho corso come una disperata, tutti questi anni, in cerca della dieta perfetta... correvo, correvo, correvo.. certa che avrei trovato una combinazione magica, il graal del dimagrimento. Senza accorgermi che correvo su una ruota da criceto.. rimanendo sempre allo stesso posto.