Dramma Romania

Post N° 47


SICUREZZA:ROMANIA; BASESCU ATTACCA ANCORA, ITALIA TACE (ANSA) - ROMA, 28 NOV - Basescu non molla, e ieri, in un intervista al quotidiano El Pais, e' tornato ad attaccare l'Italia sul decreto sicurezza mentre, alla vigilia del dibattito in Senato, il governo di Romano Prodi sceglie di mantenere un profilo basso e di non rispondere alle critiche del presidente romeno. ''Non si risolvono i problemi con le espulsioni, perche' chi puo' evitare che ritornino il giorno dopo?'' dichiara Basescu al giornale spagnolo e ribadisce che ''la Romania non introdurra' restrizioni alla libera circolazione dei suoi cittadini'' che e' ''una garanzia nell'Ue''. Contemporaneamente, Bucarest organizza la ''difesa'' dei romeni colpiti da espulsione. L'ambasciata di Romania a Roma e i consolati a Torino e Milano offrono, da ieri, assistenza legale gratuita ai romeni oggetto di una ''decisione di allontanamento'' delle autorita' italiane in base al decreto adottato il primo novembre scorso. L'assistenza sara' fornita da uno studio legale italiano scelto dal ministero della Giustizia romeno - spiega un comunicato del ministero degli Esteri di Bucarest - e riguardera' ''soltanto le contestazioni contro le decisioni di allontanamento emesse in base al decreto legge italiano e non i litigi tra cittadini romeni ed enti pubblici o privati italiani''. ''Grazie a Dio voi non siete diventati come l'Italia'', aveva detto ieri Basescu al premier spagnolo Jose' Luis Rodriguez Zapatero, precisando di non poter avere ''alcuna sintonia'' con Roma sul provvedimento adottato in tema di sicurezza dopo l'omicidio di Giovanna Reggiani''. Dopo le sue dichiarazioni Palazzo Chigi e la Farnesina avevano scelto la linea del silenzio. Una linea mantenuta anche ieri, con il dibattito politico percorso da fibrillazioni in vista della discussione di oggi in Aula, a Palazzo Madama, sul decreto che sara' poi votato martedi' prossimo e di cui qualche eco e' arrivata in Commissione Affari Europei durante un incontro con una delegazione di parlamentari romeni. In un colloquio improntato a ''grande franchezza'', i senatori hanno sottolineato ''Il dolore e il rammarico'' dell'Italia per le dichiarazioni di Basescu, ha riferito il presidente della Commissione, Andrea Manzella (Pd) rilevando il fatto che il presidente romeno ha parlato ''in un Paese terzo''. I parlamentari romeni hanno chiesto ''assicurazioni'' e, ha risposto Manzella, c'e' la necessita' di garantire ''il diritto di difesa'', di enucleare la ''responsabilita' personale'' e di definire ''con precisione'' quella che e' la ''condotta pericolosa'' che puo' portare all'espulsione''. Non piace il decreto sicurezza a Franco Turigliatto, senatore dissidente del Prc, che scandisce ''sta nascendo una cattiva legge sulla base di una cattiva discussione''. Il senatore, membro della Commissione Affari Europei, ha dato la sua solidarieta' ai romeni, ricordando il contributo degli immigrati all'economia italiana, e ha tenuto a sottolineare che il decreto ha alimentato una ''campagna razzista e xenofoba estremamente pericolosa'', giudicandolo un provvedimento ''completamente sbagliato che calpesta leggi fondamentali del diritto''. Al termine, la delegazione romena ringrazia e Turigliatto commenta: ''mi sono un po' vergognato di essere italiano''. 29/11/2007 11:15