La paura cagionevole di una stabilità congruente
piomba in questuante apneustìa d'ossigeno. Idilliaco.
[Mancante]
Foglie dalle indorate membrane
ad un filo appese, tremulano rifratte ai rami.
In contrappeso, su di uno sperduto autunno
scerpato alle radici, rifondono visioni riottose
speculari, distoniche, di una distante risurrezione.
[Ammorbata]
Affollano fosse stipate
spettri impediti, imbelli a mantenere il distacco.
Frattanto piove e aumenta l'attesa
[D'ossa e frattaglie]
Non basterebbe un colpo di rivoltella
ad annientare, a spazzar via ciascuna condensa.
Non soddisfarrebbe una corda
pendula nel vuoto a ristabilizzare
un equilibrio in disavanzo.
[Si stramazza a prescindere]
Sono stata sgravata
lungo il fusto caduco di un fiore avvizzito
per le tinte oltremodo sgargianti.
S'è fatta notte. E ne scorgo tuttora le forme.