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23.52

Post n°33 pubblicato il 05 Agosto 2016 da FlautoDiVertebra

 

Sfondate le sponde del cuore
restano baratri
incorniciati da mura flosce
e palpiti disgiunti.
Cateratte di passioni
cadenzano il loro flusso
tuffandosi a stille
in vasi contigui occlusi.
Pensare di essere scevri dalla cancrena
 non preserva dalla mutilazione
meramente ne detta i tempi
lungo un apatico declino
da cui nemmanco i sogni
vengono sgravati.
Domani e poidomani e poidomani daccapo
cheta scavo la mia culla
per ogni oncia di gleba un ricordo
e mi arresto, rivivo e passo
con l'abbacinamento
che basti esistere per esserci.

 
 
 

23.41

Post n°32 pubblicato il 31 Luglio 2016 da FlautoDiVertebra

 

 

Mirabile fu martoriare congiunti
senza freddare l'attesa di silenziosità
 e parole sparpagliate come unghie spezzate
elargendoci le spalle soltanto
 per tutto il tempo.
Per inalare l'esistenza deforme uno dell'altra
com'era accaduto sino ad allora
per non mozzare del tutto il divario
 neppure fianco a fianco.
Pressochè non si potesse puntellare con gli occhi
o anche unicamente con le mani
l'aggravio di quell'espugnazione denudata dal sole
fatta di batista e vento
e corpi offesi, avviliti, levigati
e da palpiti di sale forbiti.

 
 
 

16.33

Post n°31 pubblicato il 20 Luglio 2016 da FlautoDiVertebra

 

Non ho appreso rettamente
a suonarmi la bocca
non so stemperare le parole in calzanti toni
ho consonanti sfornite d'ossa
gobbe e mosce
che arrischiano un suicidio
torpido torpido
lettere come muri erti
erculei a contenere un dedalo
oltremisura fitto insidioso fallace e infido
eppure è l'informe che ci affolla e stipa il corpo
ed è il margine precario  
e si sconfina
io sbraito carne e verbose insinuanti emorragie
perché ho sulle papille cicatrici
e un oceano didentro gl'occhi
che non può lagrime versare.

 
 
 

21.09

Post n°30 pubblicato il 17 Luglio 2016 da FlautoDiVertebra

 

Come un parto su fogli lattescenti
flemmaticamente divaricare cauteriche lemma 
mimetizzare le alture
frattanto a picco esanime mi faccio
come l'ombra ossequiata a stento dal sole
promessa sposa laida di urina
nel mentre stipato il corpo
si fa buio logorato dalla luce.

 
 
 

00.30

Post n°29 pubblicato il 09 Luglio 2016 da FlautoDiVertebra

 

I minuscoli palmi a rotear negli astri

il frastuono delle stelle

quando si respira reminiscenza

pescare cupidigia

ingollandone la coda e farsi

voluttà con una folata di vento.

 

 
 
 
 

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