FLAVIA & GIU

Vicoli


Vicoli accecati dal solefreddo è il vento sul visoil mare risacca lontanolontanorimestando ciotoli sparsiti tenevo la manoper non scivolaresulle chianche bagnatesei morta a vent'annie non t'avevo cercatal'ho chiestoall'impiegata delle tombedove era perso il tuo marmo biancomi ha guardato con occhi come i tuoilunghi e orientalicome quelli delle donne nei paesi di mare che spiano dal buio delle porte socchiusesu vicoli e muri accecati dal soledipinti di biancofreddo è il vento sul visomentre andiamo su chianche bagnateti stringi per non scivolarecome un canto arabo una madre richiama il bambinoquando il sole sparisceadesso dobbiamo andare