Caos Ordinato

La scatola del destino


Da tanto tempo non salivo più in soffitta e guardandomi attorno mi chiedevo, ma tutta questa roba ce l’ho messa io? Sebbene alcuni oggetti li riconobbi subito quasi fossero quotidiani altri, non mi rammentavano nulla. Dappertutto cianfrusaglie ma, in un "Caos Ordinato". Cominciai ad investigare in quel mondo perduto e ritrovato convinto di trovarmi in una specie di Bazar impazzito dove tutto può servire e non servire. Vecchi libri, le cui pagine ingiallite dal tempo conservavano ancora la bellezza di quanto su di esse scritto e poi, scarpe, scarponi, scatole e scatoloni, vecchi ombrelli, giochi e polvere e ragnatele. Scostai le ante di un vecchio armadio, dentro, allineati sulle loro grucce, vi erano abiti dimessi ed alcuni praticamente nuovi ma fuori moda e là, in fondo, dietro delle vecchie coperte muffite, trovai quella scatola di latta. Il corpo era intatto solo qualche ammaccatura dell'usura e del tempo e qua e là qualche bolla di ruggine. I colori, sicuramente un tempo accesi, erano sbiaditi. Lessi sul coperchio Premiato Biscottificio Woodward dal 1879 in Southampton. Il peso faceva intendere che non vi fosse un gran contenuto. L'aprii. Il coperchio incernierato faceva un pò fatica e cigolava. Due fogli di carta ingialliti, piegati su cui potevo ancora leggere "White Star - RMS (Royal Mail Steamer) Titanic viaggio inaugurale". Erano due biglietti di prima classe acquistati e mai usati, dai miei bisnonni morti affogati da cinquant'anni durante una gita in barca dopo essere scampati, per beffarda sorte, al naufragio più tragico nella storia della navigazione. Ora che ci penso, oggi è il 15 aprile 2012 e sono passati cento anni dal giorno del disastro del Titanic e ho in programma una gita in barca.