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Moccia sindaco di Rosello: "Sarà meta romantica"


«Non pensavo certo al 90%. E adesso inizio a preoccuparmi». Federico Moccia è un primo cittadino. Lo scrittore di Tre metri sopra il cielo è stato eletto a Rosello, un paesello in provincia di Chieti che ha dato i natali a sua moglie, Giulia La Penna. «Mi hanno chiesto di candidarmi e ho accettato», racconta. «Se posso essere utile, non mi tiro indietro».Come si renderà utile, adesso, da primo cittadino?«Potrò essere un sindaco simpatico, che potrà fare pubblicità a questo bellissimo paese».Cosa farà come prima cosa?«Cercherò idee per attirare la curiosità di potenziali turisti nei confronti di Rosello. Qui abbiamo perle della natura, come il lago di Bomba e la valle del Sangro, dove sta l'abete più alto d'Italia. Senza dimenticare la cucina di Rosello».La cucina?«Si mangia benissimo. Qui ci sono i migliori cuochi d'Italia, vista la tradizione della Scuola di cucina di Villa Santa Maria». Non mancheranno le misure per i più romantici...«Mi piacerà far diventare questi posti meta conosciuta per giovani e meno giovani, legandoli a una bella idea romantica, ma anche curiosa».Tutti pensano già ai lucchetti dell'amore a Rosello.«Quella sarà la cosa più semplice. Ma ci sono soluzioni più simpatiche. Non dimentichi che come sindaco io potrò sposare le persone».Lei, l'autore di Scusa ma ti voglio sposare, che officia i matrimoni. Chi l'ha votata secondo lei?«Italiani sfiduciati nei confronti dei politici tradizionali. Purtroppo la gente non ne può più di questi dirigenti che li trattano come degli idioti. Gli italiani hanno subito troppe, adesso non ne possono più». Parla già come un politico. Tra un anno la vedremo candidata alla Camera?«No, per carità. Avrei rifiutato anche una candidatura a un paese più grande o che non frequento. Per fare politica nazionale bisogna fare la gavetta. Io non posso essere più di un sindaco di questo paese». Come festeggerà stasera?«Mi hanno portato la salsiccia buonissima da Giuliopoli (Vicenza). La mangierò assieme alla mia famiglia. Meglio di così».