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CAROLINA, SUICIDA A 14 ANNI. MOBILITAZIONE SUL WEB: "DI CYBERBULLISMO SI PUÒ MORIRE"


 "L'ho insultata ma le avevo chiesto scusa", sono le parole dell'ex fidanzato di Carolina Picchio, la quattordicenne suicida di Novara. Il giovane è accusato di essere il responsabile della morte della ragazza, indagato nella vicenda dalla Procura del tribunale dei minorenni di Torino.Anche gli amici della ragazza sono contro di lui, come racconta la "Stampa", dicono che lui è il responsabile del tragico gesto della quattordicenne che il 5 gennaio si è buttata dalla finestra della sua casa di Novara. Lui e i suoi cinque amici, pure loro indagati per violenza sessuale di gruppo, detenzione e diffusione di materiale pedopornografico.Il ragazzo racconta che con Carolina ha avuto "un rapporto ricco di sentimento e tenerezza, poi degenerato. Troppa instabilità, troppi contrasti. Se tornassi indietro eviterei di arrabbiarmi e di litigare fino a dirle parole offensive. Ma quel giorno l'ho insultata, anche se poi le avevo chiesto subito scusa e lei era stata contenta che fossi dispiaciuto... Non avevo capito, non avrei mai pensato a una fine così drammatica. Lei aveva sempre mostrato un carattere forte". Non la pensano così gli amici della compagnia di Carolina, secondo i quali invece la ragazzina era stata umiliata e si era suicidata per la vergogna.LA FESTA Era girata voce che a una festa, a novembre, qualcuno avesse filmato Carolina ubriaca, ma l'ex prende le distanze da quella vicenda: "Io non c'ero quella sera. Era una serata che organizzavamo spesso per mangiare una pizza nella casa di uno o dell'altro degli amici. Non so che cosa sia successo". E sui video girati: "Non solo non li ho mai visti, ma non sono in grado di stabilire se fosse un unico filmato o più riprese effettuate da persone diverse. E che io sappia il video non è mai stato postato su Facebook".