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Malati d'Amore e ..

Rubrica sull'amore, sulle relazioni, e fondamentalmente sulla battaglia per riuscire ad amare qualcun altro e se stessi.

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Malati d'amore e ....

Rubrica sull'amore, sulle relazioni, e fondamentalmente sulla battaglia per riuscire ad amare qualcun altro e se stessi.

Siamo pronti a dare qualsiasi risposta su quello che è il cardine intorno al quale gira sempre la nostra vita: l'amore!
Una sorta di rubrica vecchio stampo: "Caro Blog, ti scrivo perchè vorrei suggerire .... oppure, vorrei il tuo parere....".
I consigli, i pareri, le impressioni  sono aperti a tutti coloro che vorranno confrontarsi
confidandoci i  loro interrogativi.
Come sapete la Community  di Digiland è molto ampia per cui i punti di vista possono essere davvero molteplici.
ai di fa

"Una finestra sui malanni che l'amore non smette mrci provare"

 

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Malati d’amore: le trappole della dipendenza affettiva

Post n°4 pubblicato il 18 Gennaio 2011 da forblog

E’ possibile dipendere da una persona come se questa fosse una droga?

La risposta è si.

Infatti, quando l'amore si trasforma in un ossessione che travolge e fa soffrire, non parliamo più di amore ma di “dipendenza affettiva”.

La love addiction - come la chiamano gli anglosassoni – altro non è che una patologia del sentimento e del comportamento amoroso e, nel mondo contemporaneo, è sempre più diffusa.

E’ assolutamente normale che in una relazione, in particolare durante la fase dell'innamoramento, ci sia un certo grado di dipendenza e fusione ma questo desiderio, con lo  stabilizzarsi del rapporto, tende a diminuire.

Nella dipendenza affettiva, invece, il desiderio fusionale perdura inalterato nel tempo ed si tende continuamente ed esasperatamente  a "fondersi nell'altro".

 Volendo tracciare il profilo psicologico del dipendente affettivo potremmo dire che è una persona che non si sente libera di amare un altra persona per quella che è veramente e, nello stesso tempo, non è in grado di farsi amare per quella che è la sua vera natura; sostanzialmente il dipendente sta insieme all'altra persona per colmare le proprie paure, i propri bisogni. e non riesce a godere dei veri e propri aspetti positivi dei rapporti umani, obnubilato dalla possessività, dall'ansia di separazione e dalla paura per un possibile abbandono.

In questi soggetti si può sviluppare nel tempo un vero e proprio quadro psicopatologico contraddistinto da depressione, ansia generalizzata, disturbi del sonno, irritabilità, problemi alimentari, ossessioni e compulsioni.

Chi è afflitto da dipendenza Affettiva soffoca sul nascere ogni suo interesse, desiderio, amicizia, rapporto con altre persone e familiari, così come restringe al minimo gli impegni lavorativi fino a trascurare e a manomettere tutto ciò.

Da un punto di vista comportamentale il dipendente infatti dedica completamente tutto sé stesso all’altro, al fine di perseguire esclusivamente il benessere del partner e non anche il proprio, come dovrebbe essere in una relazione "sana".


In colui che è affetto da dipendenza relazionale il partner assume spesso il ruolo di un salvatore, di un “eroe”, che diviene  lo scopo unico dell’esistenza, e la cui assenza anche temporanea da al soggetto la sensazione di “non esistere” (DuPont, 1998).

 Un rapporto che genera dipendenza è una condizione che intorpidisce mentalmente la persona e la rende incapace di esprimere i propri sentimenti minacciando gravemente la salute e il benessere psicologico.

 La scarsa autostima è il punto di partenza della dipendenza affettiva e solitamente è il retaggio di difficoltà vissute nell’infanzia: esperienze di abbandono, violenze fisiche e psichiche, maltrattamenti e soprusi emotivi lasciano un segno doloroso nella mente del bambino che, una volta raggiunta l’età adulta, collocherà la propria autostima all’esterno, nelle relazioni.

Ciò significa che avremo individui estremamente dipendenti dal giudizio e dalle valutazioni altrui al fine di stare bene con se stessi e che cercheranno disperatamente  qualcuno in grado di dar loro quel senso di autostima che manca.

 Tutte queste persone diventeranno dunque “ostaggi” nelle mani di chiunque dimostrerà loro approvazione o affetto.

Riepilogando i principali sintomi della dipendenza affettiva sono:

- Paura di perdere l'amore,  dell'abbandono, della separazione

- Paura della solitudine e della distanza

- Paura di mostrarsi per quello che si è

- Paura di amare l'altro per quello che è

- Senso di colpa

- Senso d'inferiorità nei confronti del partner

- Gelosia e possessività

- Rabbia

  Alla luce di questo quadro non stupisce che questo tipo di personalità dipendente scelga partner "problematici", portatori a loro volta di altri tipi di dipendenza (droghe, alcol, gioco d'azzardo, ecc...). Ciò sempre al fine di negare i propri bisogni, perchè l'altro ha bisogno di essere aiutato. Ma è un'aiuto "malato" in cui si diventa "codipendenti", anzi si rafforza la dipendenza dell'altro, perchè possa essere sempre "nostro".

 Il dipendente affettivo vive dunque una vita fatta di tante complesse "trappole emotive" che lo conduce a sofferenza e infelicità.

Nel momento in cui il disagio e la  sofferenza diventano troppo pesanti, tanto da compromettere seriamente la vita quotidiana, è bene rivolgersi ad uno psicologo che aiuterà l'individuo a prendere maggior consapevolezza della propria situazione e a guardare in faccia alle proprie fragilità e bisogni insoddisfatti al fine di riprendere in mano le redini della propria esistenza  e gettare le basi per la costruzione di una più sana e funzionale modalità d'amare.

 

A cura della Dott.ssa Francesca Saccà, psicologa a Roma

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Commenti al Post:
francy71_12
francy71_12 il 18/01/11 alle 11:46 via WEB
dipendere affettivamente da qualcuno a mio parere puo' piu' nuocere che portare vantaggi
 
rubino5020
rubino5020 il 18/01/11 alle 11:56 via WEB
SOLO LE PERSONE BEN STRUTTURATE A LIVELLO INTERIORE E CONCRETE NELLA LORO VITA QUOTIDIANA DANNO IL GIUSTO VALORE A CIO' CHE LI COINVOLGE NELLA SFERA EMOTIVA, SOLO LE PERSONE CHE A LORO VOLTA SONO STATE AMATE PER SE STESSE RICONOSCONO L'AMORE NELLA SUA VERITA' SENZA DIPENDERE DA ESSO, IL VERO AMORE NON CREA MAI DIPENDENZA MA PROIETTA L'ALTRO AD ESPLICITARE LA SUA NATURALE DIMENSIONE, SE NON E' COSI', IL PRIMO ERRORE DA RICERCARE E' NELLO STABILIRE L'IMMATURITA' DELLA RELAZIONE AFFETTIVA PER CARENZE STRUTTURALI DI UNO DEI SOGGETTI.
 
vanda.schiavi
vanda.schiavi il 18/01/11 alle 12:16 via WEB
Come da ogni dipendenza si può guarire lavorando su se stessi, innescando un cambiamento e rafforzando la propria autostima....dunque è solo una questione di testa, il cuore è secondario nell'innamoramento!
 
raspi
raspi il 18/01/11 alle 13:19 via WEB
Tutti si "dipende" da qualcosa, forse, l'importante potrebbe essere non farne un problema. Dovesse diventarlo ognuno attuerà le "proprie" ed esclusive formule di "difesa"! anche perchè, alcune persone hanno bisogno di dipendere, altre devono, per causa di forza maggiore, altre ecc. ecc., nessuno è escluso da una "dipendenza" a questo mondo, forse! salute.
 
lolita_72gc
lolita_72gc il 18/01/11 alle 15:16 via WEB
Sono concorde in linea di massima con questo post... Direi che i casi sono soggettivi e molto personali ma comunque le cause elencate rispecchiano molto cio che in una coppia avviene... Direi che alla base c'e' un enorme insicurezza, da parte di un partner solo che ha bisogno di uno pseudo cordone ombelicale come collante per sentirsi sicuro e protetto.
 
mielealpeperoncino
mielealpeperoncino il 18/01/11 alle 15:38 via WEB
Il Post è molto illustrante ed esaustivo, condivido il commento di rubino. Molto significativi in tal senso gli scritti della Psicologa americana R. Norwood che ha fatto da apripista alla discussione sulle dipendenze affettive, in modo particolare il libro "Donne che amano troppo". Mi piacerebbe averti ospite con questo argomento ad una delle dirette radiofoniche di Radio DgVoice,se la cosa ti può interessare contattami che ti spiego il tutto nei dettagli. Un cordiale e sorridente saluto. Rossella
 
fatina_alata_1959
fatina_alata_1959 il 18/01/11 alle 16:54 via WEB
Complimenti per il post, il quale molto interessante e' intelligente,ciaoo,,, Lia...
 
MorganadiAvalon28
MorganadiAvalon28 il 18/01/11 alle 18:16 via WEB
Interssante il post prorio poco fa ho commentato con questo testo su un post simile:Amare è come una droga:all'inizio viene la sensazione di euforia, di totale abbandono...poi il giorno dopo vuoi di più. nn hai ancora preso il vizio, ma la sensazione ti è piaciuta e credi di poterla tenere sotto controllo. Pensi alla persona amata per due minuti e te ne dimentichi per tre ore. Ma, a poco a poco, ti abitui a quella persona e cominci a dipendere da lei in ogni cosa. Allora la pensi per tre ore e te ne dimentichi per due minuti. se quella persona non ti è vicina, provi le stesse sensazioni dei drogati ai quali manca la droga...a quel punto, come i drogati rubano e s'umiliano per ottenere ciò di cui hanno bisogno,sei disposto a fare qualsiasi cosa per amore. E' vero purtroppo ma questo nella fase iniziale, poi subentra il vero amore, quello tranquillo.. Un caro saluto
 
 
FINNlCELLA
FINNlCELLA il 19/01/11 alle 10:55 via WEB
e se l'amore "tranquillo" non subentra?
 
TuttoeNiente.it
TuttoeNiente.it il 19/01/11 alle 01:56 via WEB
...e come una dipendenza, non sempre si vuole riconoscere... Buonanotte ^__^
 
 
FINNlCELLA
FINNlCELLA il 19/01/11 alle 10:54 via WEB
e come la si riconosce secondo te?
 
carbonediamante
carbonediamante il 19/01/11 alle 13:38 via WEB
è da riscoprire la libertà come dimensione intrinseca dell'amore. buon pomeriggio.
 
lali51
lali51 il 19/01/11 alle 18:57 via WEB
è una cosa seria difficile uscire da una delusione amorosa
 
raspi
raspi il 24/01/11 alle 10:02 via WEB
Secondo, ma anche terzo(come la giornata di oggi), me, l'importante in ogni situazione è "vivere" possibilmente alla giornata, tenendo le proprie aspettative in disparte, non al centro del discorso! e lasciare stare le considerazioni di chi strumentalizza per propri interessi quello che sono i problemi legati alla nostra r-esistenza!
 
gherghe.maria
gherghe.maria il 27/02/11 alle 10:09 via WEB
Ciao.buona giornata.
 
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