Creato da old_eagle il 08/10/2009

i fornelli di gio'

Ricette tipiche della cucina italiana e marchigiana in particolare - mens beata in corpore beato

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Come si fa un'ottima insalata di pesce - antipasto di mare freddo.

Foto di old_eagle

Questo è la ricetta di un antipasto freddo che si fa solo nelle grandi occasioni in quanto richiede una preparazione lunga e laboriosa ed è pure costoso, ma i risultati ripagano di cotanta fatica, un vero classico della cucina di mare.

insalata di pesce

Ingredienti per 6 persone (poi dipende dagli... appetiti):
0,5 kg di cozze.
1 kg di vongole tipo lupino.
0,5 kg di calamari (non troppo grossi).
0,3 kg di mazzancolle.
2 bicchieri di aceto.
40 gr di prezzemolo.
4 limoni (il succo).
2 spicchi di aglio rosso.
4-5 cucchiai di olio extravergine di olia
Sale grosso e fino.
Pepe.

Preparazione:
Preparate le vongole come dal post preparazione delle vongole, sciacquatele e poi, in un'ampia padella, mettete i molluschi e acqua fredda in modo che non li copra e accendete il fuoco, dopo10-12 minuti al massimo dovranno essere aperte, ricordate che le vongole che non si schiudono in tempi ragionevoli vanno scartate.
Lasciate freddare e separate il mollusco dalle valve quindi lasciatele in una terrina nel proprio sugo di cottura.
Lavate bene le cozze (adesso ve le puliscono pure a macchina) e lasciate a bagno per circa un'ora con acqua fredda, poi mettetele in una capace padella con un mezzo dito di acqua quando si saranno aperte esse saranno cotte, lasciatele freddare, quindi separatele dalle valve e mettetele insieme alle vongole.
Mondate i calamari togliendo loro il “becco”, gli occhi, la “penna” (quella che nella seppia è un osso calcareo, mentre nel calamaro è cornea e trasparente) e dopo averli aperti togliete lo stomaco, passateli sotto acqua corrente e lasciateli a bagno per almeno 30 min.
Mettete un paio di pentolini pieni per tre quarti di acqua sul fuoco, quando saranno arrivati ad ebollizione aggiungete del sale grosso e quindi un bicchiere di aceto per ciascuno.
In uno mettere a lessare i calamari (magari prima i più grandi e poi i più piccini), mentre nell'altro mettete le mazzancolle.
Dopo circa 2 min le mazzancolle saranno cotte (rosse come tutti i crostacei), mentre per i calamari bisognerà aspettare 5-8 min (in funzione della loro pezzatura).
Lasciate freddare e “pelate” le mazzancolle, lasciatene una metà intere, mentre tagliate a metà le restanti e tagliate a striscioline i calamari.
Preparazione della salsa :
Con la mezzaluna tritate il prezzemolo e gli spicchi d'aglio, quindi mettete il trito in una ciotola aggiungete 3-4 cucchiai di olio, sale (fino) e pepe secondo i gusti; mescolate bene e, quindi, aggiungete il succo di limone e un altro cucchiaio di olio.
In una terrina mettete le vongole (scolate), le cozze (scolate), le mazzancolle e i calamari e versate sopra la salsa, mescolate bene e portate in tavola
.

Avvertenze:
Ricordate che i frutti di mare più stanno sul fuoco più induriscono.

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PROVENIENZA GENTILI OSPITI

PROVERBIO 1

Fa'l pà n'puretto ié se slama l'forno.

traduzione letterale in italiano: quando fa il pane un povero (poveretto) gli si slama (frana) il forno.

Per capire il  proverbio, bisogna andare indietro nel tempo quando il pane si faceva in casa e lo si portava a cuocere dal fornaio: i poveri avevano ben poche occasioni di farlo.

Significato traslato: è un proverbio un po' verghiano... per una volta che cerchi di alzare la testa, il mondo ti cade addosso.

 

PROVERBIO 2

Sta cui (con i) frati e zappa l'orto.

Per spiegare questo proverbio bisogna risalire al... medio evo, periodo storico in cui i latitanti erano ben felici di prestare la loro opera nei conventi (zona franca), al posto di essere incarcerati o peggio.

Significato traslato: c'è chi si adatta a tutto per il proprio tornaconto.

 

PROVERBIO 3

chi cia'l pà, n'cià i denti

traduzione letterale: chi ha il pane non ha i denti.

Significato traslato: molte volte chi ha una qualsivoglia fortuna non sa approfittarne.

 

PROVERBIO 4

chi sparte n'capa.

Traduzione letterale: chi fa le parti non sceglie.

Il significato è palese e si applica un po' a tutto, dalla divisione di una bistecca a quella di un terreno.

 

PROVERBIO 5

Fa cume i ceghi de Lureto... (ié ce vole n'soldo pe'ncumincià e du pe lassà n'dà)

Traduzione letterale: fa come i ciechi di Loreto... (gli ci vuole un soldo per cominciare e due per lasciar andare -smettere-)

É un proverbio che proviene da tempi lontani, quando il Santuario di Loreto era attorniato di ciechi (veri, ma, più probabilmente, fasulli) dediti all'accattonaggio che, per un soldo, si mettevano a cantare poi, una volta cominciato, non se la finivano più e bisognava dar loro il doppio per farli smettere.

Il significato traslato è più che ovvio... molte volte per far fare qualche cosa a qualcuno bisogna spingerlo... ma quando ha incominciato non si ferma più; basta vedere quello che succede a chi si avvicina sospettoso al pc... non se ne stacca più..

 

PROVERBIO 6

Quesso e gnente iè dà parente.

Traduzione letterale: questo e niente gli è parente (sono parenti).

il significato può essere esteso a parecchie situazioni, tanto per rimanere in tema... culinario... è l'esclamazione davanti a una porzione di cibo... misera

 

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