forneno

downshifting


Pubblico un servizio di Kremuzio che val la pena leggere:Se vi piace la vostra vita cosìcom’è, cliccate sul tasto “esplora” e passate oltre, ma se pensate che ci siada lavorarci sopra e renderla più naturale, a misura d’uomo o in parole poverepiù degna di essere vissuta, cliccate su di un altro tasto, quello che toglieil turbo, quello del downshifting, che praticamente significa “rallentare” o“scalare le marce”.E non è così difficile come sembra: se ci pensate beneè tutta una questione di desideri e di soldi, e ci si può lavorare sopra… Ilsegreto risiede nella riscoperta degli antichi valori, però a discapito deisoldi, un fenomeno che, secondo le statistiche, coinvolge nel mondo circasedici milioni di persone. Qualcuno potrà dire che molte di queste persone lofacciano perché costretti dall’indigenza, ma se ci si ragiona sopra, non è enon può essere così. Pensiamo ad una guerra contro il consumismo.La maggior parte delle persone lo fa negli Stati Unitied in Canada, ma non è poco tempo che è arrivato anche in Italia, aiutato dalledifficolta che ormai quasi tutti incontrano quotidianamente e che aumentanosempre più, insieme alle preoccupazioni che minacciano lo stile di vita.Occorrono però regole rigide e personalizzate, a partire da quella piùimportante ed imprescindibile, ovvero la volontà di cambiare stile di vita. Apartire dalle cose più semplici, come rinunciare agli ultimi modelli dicellulare o computer o automobile, diminuire le spese di casa quanto piùpossibile, come anche pranzi e cene al ristorante. In un breve concetto,rinunciare al consumismo. Ma non deve considerarsi come un risparmio volto amettere da parte i soldi, in quanto l’implicazione fondamentale è quella diavere meno entrate, per cui lavorare di meno. Modificare la propria realtà pernon avere più il capo o i colleghi che ci facciano innervosire, e cercare diarrivare ad avere rapporti interpersonali, scelti e non subiti, noncondizionati dagli ambienti in cui siamo costretti a vivere per buona partedelle giornata.Poi possiamo anche arrivare al fine ultimo dirisparmiare perfino una certa cifra per farci continuare una vita decente invecchiaia, ma la programmazione a cui dovremmo sottoporci sarà spartana e lungada conseguire, senza ripensamenti.Cominciamo ad interrogarci su cosa ci piacerebbe farese non fossimo obbligati a fare il lavoro che facciamo (se non ne andiamopazzi). Io potrei rispondere che mi piacerebbe scrivere, o disegnare, opiantare alberi a partire dal seme. Altri vorrebbero navigare o sferruzzare ocostruire sedie impagliate. Pensiamoci. Poi iniziamo ad intraprendere ilpercorso che ci porti verso la felicità. Ma senza il lavoro non possiamo starcidel tutto, quindi pensiamo di passare al part time. Incassi dimezzati? E’ orail momento di seguire le regole: Prima regola, iniziare col fare un esame del budget, capendo quanto si spende al mese e per quali spese, quanto tempo abbiamo a disposizione per noi. Seconda regola: distruggere la carta di credito Terzo: regalare qualche oggetto per sperimentare il proprio comportamento in relazione alla gratuità Quarto: fare un elenco degli acquisti settimanali e tagliarne tre, almeno Quinto: piantare, coltivare ed alla fine mangiare il frutto del lavoro, cosa importantissima per scoprire di nuovo che l’origine del cibo non è il supermercato Sesto: una volta a settimana prendere una giornata lavorativa e non lavorare, per trascorrerla piacevolmente con chi volete Settimo: importantissimo da fare subito e che può essere considerato il test principale, spegnere immediatamente la televisione di sera, accendere la radio e parlare, interagire, colloquiare o giocando con le persone che avete attorno, ma non col pc o altre macchine elettroniche. Scacchi, dama, scala 40, carte in genere ma senza puntare soldi.Già, incominciamo con la tv, e sece la facciamo a resistere, possiamo dire che il downshifting può fare per noi!