Post n°20 pubblicato il 28 Ottobre 2011 da forneno
Pubblico un servizio di Kremuzio che val la pena leggere: Se vi piace la vostra vita cosìcom’è, cliccate sul tasto “esplora” e passate oltre, ma se pensate che ci siada lavorarci sopra e renderla più naturale, a misura d’uomo o in parole poverepiù degna di essere vissuta, cliccate su di un altro tasto, quello che toglieil turbo, quello del downshifting, che praticamente significa “rallentare” o“scalare le marce”. E non è così difficile come sembra: se ci pensate beneè tutta una questione di desideri e di soldi, e ci si può lavorare sopra… Ilsegreto risiede nella riscoperta degli antichi valori, però a discapito deisoldi, un fenomeno che, secondo le statistiche, coinvolge nel mondo circasedici milioni di persone. Qualcuno potrà dire che molte di queste persone lofacciano perché costretti dall’indigenza, ma se ci si ragiona sopra, non è enon può essere così. Pensiamo ad una guerra contro il consumismo. La maggior parte delle persone lo fa negli Stati Unitied in Canada, ma non è poco tempo che è arrivato anche in Italia, aiutato dalledifficolta che ormai quasi tutti incontrano quotidianamente e che aumentanosempre più, insieme alle preoccupazioni che minacciano lo stile di vita.Occorrono però regole rigide e personalizzate, a partire da quella piùimportante ed imprescindibile, ovvero la volontà di cambiare stile di vita. Apartire dalle cose più semplici, come rinunciare agli ultimi modelli dicellulare o computer o automobile, diminuire le spese di casa quanto piùpossibile, come anche pranzi e cene al ristorante. In un breve concetto,rinunciare al consumismo. Ma non deve considerarsi come un risparmio volto amettere da parte i soldi, in quanto l’implicazione fondamentale è quella diavere meno entrate, per cui lavorare di meno. Modificare la propria realtà pernon avere più il capo o i colleghi che ci facciano innervosire, e cercare diarrivare ad avere rapporti interpersonali, scelti e non subiti, noncondizionati dagli ambienti in cui siamo costretti a vivere per buona partedelle giornata. Poi possiamo anche arrivare al fine ultimo dirisparmiare perfino una certa cifra per farci continuare una vita decente invecchiaia, ma la programmazione a cui dovremmo sottoporci sarà spartana e lungada conseguire, senza ripensamenti. Cominciamo ad interrogarci su cosa ci piacerebbe farese non fossimo obbligati a fare il lavoro che facciamo (se non ne andiamopazzi). Io potrei rispondere che mi piacerebbe scrivere, o disegnare, opiantare alberi a partire dal seme. Altri vorrebbero navigare o sferruzzare ocostruire sedie impagliate. Pensiamoci. Poi iniziamo ad intraprendere ilpercorso che ci porti verso la felicità. Ma senza il lavoro non possiamo starcidel tutto, quindi pensiamo di passare al part time. Incassi dimezzati? E’ orail momento di seguire le regole:
Già, incominciamo con la tv, e sece la facciamo a resistere, possiamo dire che il downshifting può fare per noi! |
Post n°19 pubblicato il 23 Ottobre 2011 da forneno
Questa tragica domenica rimarrà impressa per sempre nella memoria di tutti gli appassionati di motociclismo. La scomparsa di Marco Simoncelli ha lasciato un tremendo vuoto nel mondo della MotoGP. Coloro che desiderano condividere il proprio tributo o estendere un messaggio di condoglianze alla famiglia di Marco, ai suoi amici e alla squadra, potranno farlo seguendo questo link: Tutti i messaggi per Marco saranno pubblicati e visibili qui. |
Post n°18 pubblicato il 19 Ottobre 2011 da forneno
IL TRENO CHISSA' CHE ASPETTO AVEVA CHE IMPRESSIONE SUSCITAVA IL PRIMO TRENO ALLORA QUALE MANO LO GUIDAVA QUANTE VOLTE OCCHI E GESTI RINCORREVAN LA MEMORIA PENSANDO AI LUOGHI VISTI NEL CORSO DELLA STORIA PULSANDO COME UN CUORE ARRIVA E S'ALLONTANA LA MACCHINA A VAPORE CHE SEMBRA QUASI UMANA DIETRO A SE CARROZZE CON DAME, BIMBI, VECCHI VELLUTI E TERZA CLASSE OTTONI, LEGNI, SPECCHI IL FISCHIO LACERANTE COME UN GRIDO SOVRUMANO TEMUTO E CONFORTANTE PER CHI GIUNGE O VA LONTANO LO STRIDERE DEL FRENO ACUTO E LAMENTOSO L'INERZIA NELL'ARRESTO L'USCIRE TUMULTUOSO IMMAGINO LA GUERRA I CARRI COL CANNONE L'ABBANDONO DELLA TERRA CON LA VALIGIA DI CARTONE POI GLI ANNI DEL PROGRESSO LAVORO, DIGNITA' SEMBRAVA IL TRENO STESSO SPERANZA E LIBERTA' UNITI CON BANDIERE STUDENTI E SALARIATI ORSU' VERSO IL POTERE PER ESSERE ASCOLTATI IL TRENO E' COME UN'ONDA UN PENSIERO CHE VA VIA OGNUNO POI RICORDA LA PROPRIA FERROVIA SON CAMBIATI I TEMPI I MEZZI, LE STAZIONI FORSE MUTATI I VENTI LE MODE, LE EMOZIONI MA IL TRENO CORRE ANCORA VELOCE, PIU' SICURO FISCHIA, SI, COME ALLORA SCOMPARE...VERSO IL FUTURO |
Post n°17 pubblicato il 18 Ottobre 2011 da forneno
Un uomo in giacca e cravatta è apparso un giorno in un villaggio. In piedi su una cassetta della frutta, gridò a chi passava che avrebbe comprato a € 100 in contanti ogni asino.I contadini erano un po’ sorpresi, ma il prezzo era alto e quelli che accettarono tornarono a casa con il portafoglio gonfio, felici come una pasqua. L’uomo venne anche il giorno dopo e questa volta offrì 150 € per asino, e di nuovo tante persone gli vendettero i propri animali.Il giorno seguente, offrì 300 € a quelli che non avevano ancora venduto gli ultimi asini del villaggio.Vedendo che non ne rimaneva nessuno, annunciò che avrebbe comprato asini a 500 € la settimana successiva e se ne andò dal villaggio.Il giorno dopo, affidò al suo socio il gregge che aveva appena acquistato e lo inviò nello stesso villaggio con l’ordine di vendere le bestie a 400 € l’una.Vedendo la possibilità di realizzare un utile di 100 €, tutti gli abitanti del villaggio acquistarono asini e, per far ciò, si indebitarono con la banca.Come era prevedibile, i due “uomini d’affari” andarono in vacanza in un paradiso fiscale con i soldi guadagnati e tutti gli abitanti del villaggio rimasero con asini senza valore e debiti fin sopra i capelli.Gli sfortunati provarono invano a vendere gli asini per rimborsare i prestiti. Il “corso” dell’asino era crollato. Gli animali furono sequestrati e affittati ai loro precedenti proprietari dal banchiere.Nonostante ciò il banchiere andò a piangere dal sindaco, spiegando che se non recuperava i propri fondi, sarebbe stato rovinato e avrebbe dovuto esigere il rimborso immediato di tutti i prestiti fatti al Comune. Per evitare questo disastro, il sindaco, invece di dare i soldi agli abitanti del villaggio perché pagassero i propri debiti, diede i soldi al banchiere (che era, guarda caso, suo caro amico e primo assessore).Eppure quest’ultimo, dopo aver rimpinguato la tesoreria, non cancellò i debiti degli abitanti del villaggio né quelli del Comune e così tutti continuarono a rimanere immersi nei debiti.Vedendo il proprio disavanzo sul punto di essere declassato e preso alla gola dai tassi di interesse, il Comune chiese l’aiuto dei villaggi vicini, ma questi risposero che non avrebbero potuto aiutarlo in nessun modo poiché avevano vissuto la medesima disgrazia.Su consiglio “disinteressato” del banchiere, tutti decisero di tagliare le spese: meno soldi per le scuole, per i servizi sociali, per le strade, per la sanità … Venne innalzata l’età di pensionamento e licenziati tanti dipendenti pubblici, abbassarono i salari e al contempo le tasse furono aumentate. Dicevano che era inevitabile e promisero di moralizzare questo scandaloso commercio di asini.Questa triste storia diventa più gustosa quando si scopre che il banchiere e i due truffatori sono fratelli e vivono insieme su un’isola delle Bermuda, acquistata con il “sudore della fronte”. Noi li chiamiamo fratelli Mercato.Molto generosamente, hanno promesso di finanziare la campagna elettorale del sindaco uscente.Questa storia non è finita perché non sappiamo cosa fecero gli abitanti del villaggio. E voi, cosa fareste al posto loro? Che cosa farete?Se questa storia vi ricorda qualcosa?Fate circolare questa storiella. |
Post n°13 pubblicato il 16 Ottobre 2011 da forneno
http://news.google.com/news/tbn/lzOfODMW6EMJ (AGI) Phillip Island - La sfortuna continua a perseguitare Valentino Rossi. Ancora una caduta per il Dottore, che dopo Motegi chiude anzitempo la sua gara anche a Phillip Island."Davvero un peccato quella caduta perche' sarei potuto arrivare quinto - dice - dopo una partenza abbastanza buona ho perso un po' terreno su Hayden e Bautista, ma poi ho trovato il mio ritmo e sono riuscito a riprendere entrambi. Sfortunatamente ho perso il davanti quando ho superato Alvaro e mi spiace molto perche' non ho fatto nulla di particolare e me lo aspettavo". Valentino Rossi pluri campione del mondo, ben 9 titoli in saccoccia, ha stracciato qualsiasi record, non ha bisogno di mettersi in gioco per provare il suo valore, però ultimamente si tratta solo di sfortuna come nella prefazione................... |
Inviato da: zanna1999
il 06/07/2013 alle 03:31
Inviato da: zanna1999
il 13/10/2012 alle 11:23
Inviato da: zanna1999
il 08/04/2012 alle 10:03
Inviato da: padmaja
il 07/04/2012 alle 22:25
Inviato da: Giulia_live
il 07/04/2012 alle 20:33