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Olimpiadi di pachino


A volte la storia funziona in una maniera strana: nel 1979 l’Urss invade l’Afghanistan. L’anno dopo le olimpiadi di Mosca vengono boicottate da Stati Uniti, Canada, Germania Ovest, Norvegia, Kenia, Giappone e Cina.
La repressione in corso in Tibet ha spinto molti a chiedere il boicottaggio dei prossimi Giochi olimpici di Pechino. Chi contesta tale posizione, sostiene che boicottare i Giochi significa sovrapporre la politica allo sport. Ma è proprio quello che fanno i regimi totalitarî (la Germania nazista nel 1936, l’Unione Sovietica nel 1980, la Cina oggi), i quali usano l’evento olimpico come vetrina propagandistica! La Cina sta curando maniacalmente l’organizzazione delle Olimpiadi, affinché siano la vetrina della “modernità” del regime. Di questa messa in scena non possiamo essere complici; non solo per le vicende del Tibet, ma anche per il più generale carattere oppressivo (in patria e all’estero) del regime cinese.Insomma: una presa di posizione dev’essere assunta. Quella del boicottaggio è la soluzione più giusta?