Fossi ...

Muore a scuola a 15 anni


"Aveva fumato uno spinello"                                                                                                                       La madre e gli allenatori: "Era sano come un pesce"                                                       Milano
Dario aveva 15 anni, odiava il fumo e giocava a calcio. Era lungo e allampanato come gli adolescenti cresciuti bene della sua età. Amava i rap, la vita e i suoi amici. Però ieri mattina lo hanno visto all’intervallo mentre nel corridoio della scuola, «nell’angolo degli spinelli», «si fumava una canna» con i compagni. Quando a mezzogiorno la campanella è suonata è rientrato in classe un po’ più pallido. Il professore di diritto ed economia era già alla lavagna, gli dava le spalle. Dario si è seduto al banco, ha fatto in tempo a dire «non respiro più», ed è morto cadendo dalla sedia.Dieci minuti in tutto, i suoi ultimi istanti. Hanno provato a rianimarlo, mentre fuori splendeva il sole e in classe scendeva il gelo. Perché va bene tutto, ma morire a 15 anni per uno spinello non si era mai sentito. Eppure stava succedendo proprio davanti ai loro occhi increduli, sempre in bilico tra l’innocenza e la malizia. Per un’ora, tra i banchi della sua classe, i medici del 118 hanno provato a rianimarlo ma sapevano che c’era poco da fare. Alle due del pomeriggio, quando Dario è arrivato a Niguarda, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Sul diario che adesso appartiene ai «reperti di prova» della Procura, Dario aveva trascritto la canzone di un rapper, una descrizione minuziosa del rito consumato ieri mattina e forse alcune altre volte: «Ho il vizio di rompere e ricomporre sigarette/ ma a metà trattamento aggiungo nuovo componente/ metto l’ingrediente, me ne fotto della gente/ di chi dice che è sostanza stupefacente...».