Foto e ambiente

Gange il fiume della vita


Come a Gerusalemme, La Mecca; Roma o Lourdes, milioni di uomini eternitą, arrivano nella cittą santa di Varanasi.Gli occhi rivolti al sole che nasce; al miracolo della luce che ogni giorno si rinnova.Per ringraziare il sole, l'acqua del Gange viene lasciata cadere dal palmo delle mani in un gesto che č insieme ringraziamento e adorazione  ~A bassa voce i devoti indł pronunciano il Gayatri mantra:Signore, vediamo 1a tua luce riempire tre mondi, preghiamo perché essa illumini le nostre menti. ~Si dice che l'area sacra di Varanasi non poggi sulla terra, ma stia in equilibrio sul tridente di Shiva. La cittą si estende su di una sola riva, e nel corso dei secoli i Maharajha dell'India vi hanno edificato sontuosi palazzi, che formano una monumentale quinta al teatro della fede vivente.  ~ s ~La parte di Varanasi che si affaccia sul fiume per pił di cinque chilometri si divide in circa settanta ghat costituiti da ampie gradinate e piattaforme; ognuna delle quali ha una identitą caratteristica e una propria storia. - wSui cinque ghat pił famosi, legati ad eventi mitici particolari, arriva un gran numero di pellegrini da tutta l'India, a volte dopo aver percorso a piedi molti chilometri, spesso giungono fin qui verso la fine della loro vita, per attendere la morte proprio a Varanasi, ultima sosta di un pellegrinaggio che ha attraversato numerose esistenze e che qui trova finalmente la via della pace eterna.I sacerdoti, all'ombra di grandi parasole di bambł chiamati panda, adempiono ai loro doveri rituali, benedicendo e preparando con unguenti e profumi i credenti airiti propiziatori. Poche rupie sono laricompensa e ciņ basta alla loro sopravvivenzaCittą di morte e di salvezza, concetto che trova la sua rappresentazione pił forte nelle pire di cremazione al Manikarnika ghat, nel fumo che alto si leva verso il cielo accompagnando l'anima del defunto verso luoghi lontani per unirsi all'essere universale.Alle spalle dei ghat ecco l'incredibile mondo degli intricati vicoli che costituiscono il cuore di questa antica cittą; vicoli angusti dove il traffico č caotico ed assordante e dove un gran numero di persone proveniente da tutto il subcontinente indiano mescola cultura e costumi nel pił piccolo spazio possibile.Ultima cittą santa per gli indł, prima del grande delta, la moderna Patną fu un tempo centro dell'impero Mauria e poi di quello Gupta.Purtroppo le antiche fortificazioni, ricche di circa seicento torri e un centinaio di portali, andarono distrutte da un'inondazione nel 570.