Pazzesco.Sono passati tre anni.Leggere tutto fa un certo effetto, ma credo che molti tengano un blog proprio per lasciare una traccia di se che rimanga uguale a se stessa e che poi possa essere ritrovata.Per me è stato come ..non so.. salire su in soffitta, tirare fuori da uno dei tanti scatoloni dimenticati un cofanetto di legno impolverato, soffiare via la patina scura e riscoprire il colore delle parole, dei pensieri, delle emozioni.Quello che leggo mi sembra scritto da una persona diversa (ovviamente).Non posso negare però che sul mio viso si è disegnato subito un sorrisetto soddisfatto perché di tutti i grandi, enormi cambiamenti che hanno stravolto la mia vita, l’unica cosa importante per davvero è rimasta la stessa:Il mio Amore.Unico, fedele, bellissimo amore mio.Il resto è stravolto.Pensare che adesso me ne vado tranquillamente in giro con pantaloni “da signora” e ballerine (che ho sempre schifato, ma che trovo perfette per il lavoro) mentre prima non potevo proprio rinunciare al denim secondapelle e ai trampoli.Ovviamente questo è solo l’involucro, non sono così superficiale da pensare che sia questa la grande metamorfosi, ma è pur sempre uno dei “sintomi”.Ora tra lavoro e università il tempo scappa e la sera arriva prima che io mi renda conto di quello che succede intorno a me. Di conseguenza un ritorno così diretto a quello che ero (e che è ancora sepolto dentro di me sotto una pila di ballerine probabilmente) mi fa “strano” un’altra definizione non ce l’ho. Riesco a individuare solo questa tra le tante sensazioni, questa e, forse, la voglia di ricominciare a scrivere… chissà!