Franci Z.

In nome dell'amore


Era un giorno d’estate,si respirava nell’aria odore di grano. I papaveri coloravano il paesaggio,deliziavano le spighe di grano d’oro e il cielo era azzurro,di un azzurro limpido,nemmeno una nuvola. Nessuno si aspettava che quel giorno fatto di chiara luce e serenità potesse essere scrollato da una notizia shockante. Un famoso attore era morto,i critici l’avevano massacrato sputando i loro veleni,portato dalla disperazione si riempì di pastiglie. Overdose. Le torri gemelle distrutte,un uomo barbuto e con espressione assente ordinò un bel giorno così di demolirle. il mare,i fiumi e le loro foci avevano allagato le grandi città vicine alla costa,la natura si era ribellata. Era stufa. Stanca dei capricci dell’uomo. C’era chi diceva che era un sogno, chi un incubo,un pizzicotto lungo le guance e le gote diventarono  rosse, non era macabra fantasia era ed è realtà. Tutto è ridicolo qui,in un paese dove prevarica la mediocrità. Il paese delle meraviglie di alice a confronto è solo un gioco malfatto e mal costruito. Non ci rendiamo conto di chi siamo,non sappiamo ascoltare,siamo sordi alle parole e ai gesti. Quel giorno dove il caldo padroneggiava e rendeva il respiro delle persone affannoso puzzava di cadavere, odorava di morte, di carne putrida. Solo un bambino poteva riuscire a svegliare il senso dei sensi,il sentimento dei più forti sentimenti. Amore,esatto,quella sostanza lì. Ceca,un po’ irrazionale,magica e coinvolgente. Un sentimento fatto di se stesso,fatto di tutto e di niente. Semplice ma puro più che mai. C’è chi crede nel dolore,chi nella cattiveria,nell’ipocrisia, nella mal coscienza di se  stessi. La parola fine verrà scritta, il testo poi narrato mentre noi,personaggi della storia, conviviamo con noi stessi e rendiamo debole il tempo. Verrà accorciato, un solo respiro per poi essere catapultati in un orgia di inesattezza. Chi si rialza? Chi è pronto ancora una volta  a crederci?Ora che siamo  in assenza di un governo che ne dite di una rivoluzione per colmare i vuoti, togliere la polvere vecchia che zoppica,sostituire le dentiere dei nostri politici e sostituirle con 35 denti cristallini,veri,perle bianche di gente giovane che ha voglia di fare e non di stare solo a guardare? Questa è la direzione verso la rovina.Chi osa vince, chi depone le armi è un codardo. la battaglia è fatica, sudore, sangue e sofferenza...si può vincere o perdere ma bisogna osare, si deve osare per dimostrare la bontà della fede.Ps ciò na' fame! spuntino di mezzanotte innoltrata,vado a colmare i buchi.