Frammenti di Ponza

Ritorno alle origini…


Qualche giorno fa leggevo su internet che il 24 ottobre a Villa Arbusto di Lacco Ameno nell’isola d’Ischia è stata allestita una mostra storica e fotografica in cui si è raccontato di “Ponza, l’altra Ischia”.Gli antenati dei ponzesi, infatti, venivano proprio dall’isola campana….Nel 1734, Carlo III di Borbone inviò a Ponza 52 famiglie ischi tane che si stabilirono nella parte meridionale dell’isola, il porto.Nella vallata di Santa Maria si stabilì Mattia Mazzella con la moglie e sette figli.Ogni colono aveva il suo pezzo di terra da coltivare ed alcune zone dell’isola hanno preso la denominazione proprio dai cognomi di quelle famiglie come “I Conti” e gli “Scotti”.La  Ponza di quel tempo era un territorio in stato di abbandono e i coloni hanno dovuto lavorare duramente per trarre qualche profitto dai loro terreni….Dopo 275 anni, qualche mese fa, due ischitani, Giuseppe Mazzella e Gianni Vuoso, sono andati a Ponza ripercorrendo “I viaggio di Mattia” che hanno documentato con un reportage.Sono molte le cose in comune  tra Ponza e Ischia…oltre ai cognomi, anche i termini dialettali, la cucina….Sarebbe bello, comunque, creare un ponte tra Ponza e Ischia, l’isola dei nostri antenati….. Nella foto, il mio bisnonno materno Placido Conte…era un contadino e viveva sui Conti.Suo fratello Antonino, sacerdote, si prodigò per la costruzione della chiesa di San Giuseppe a Santa Maria i cui lavori erano fermi ormai da molto tempo.Entrambi vissero nell’ottocento.Placido, con sua moglie Agnese, ebbe molti figli tra cui Salvatore, mio nonno e don Aniello Conte, cappellano dell’ergastolo di Santo Stefano.