Creato da Pontia il 22/08/2007
racconti e altro sulle isole Ponziane...

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

unoscattocantolunareritac73tizcasciaro84FCFviaggiemiraggiclarissasilvestrielioponzapol.antrailers2009greg.aversaelettroscebbaRE_BUSnigritaas_roma_ultras
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 

Ultimi commenti

Per la vendita del faro credo che, per ora sia tutto fermo...
Inviato da: Pontia
il 19/03/2013 alle 21:23
 
Chi sa a che punto siamo ora (2013!) con la messa in...
Inviato da: Marco
il 19/03/2013 alle 08:14
 
grazie! mia nonna anche nella semplicità di quei tempi era...
Inviato da: Pontia
il 17/05/2012 alle 21:26
 
bellissima foto da notare l'eleganza della signora
Inviato da: silvia vitiello
il 17/05/2012 alle 10:23
 
anche io penso la stessa cosa....
Inviato da: Pontia
il 29/10/2011 alle 23:20
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Contatore Shinystat

 

Contatti

Chi volesse scambiare qualche considerazione su Ponza, può scrivermi a:via _ parata @ yahoo .it (togliere gli spazi per avere la mail corretta)

 

 

 

 

 

« Ancora guai per l’isola ...Il porto dei sogni »

Presentazione del libro “Memorie di Amalie” di Rita Bosso

A Ponza ho partecipato alle presentazioni del libro di Rita Bosso “Memorie di Amalie” ambientato tra il 1700 e il 1800, proprio quando veniva costruito quella magnifica opera che è il porto borbonico.

Si raccontano tante storie….possiamo ritrovare persone vissute nel 1900 calate in quel contesto…veramente avvincente…

Ad esempio, Aniello, maestro d’ascia, potrebbe essere mio padre, Ciro Iacono.

Ecco un brano del libro in cui si parla di lui:

 

 

“Tra un mese mi sposo, sono quattro anni che sono fidanzata con Aniello.

Aniello è maestro d’ascia, lavora col padre. Maestro d’ascia è molto di più che falegname anche se sempre col legno si ha a che fare: un maestro d’ascia costruisce barche, e la barca deve galleggiare, filare, reggere il mare. La barca sente l’acqua e sente il vento, non è un cassettone.

Le barche che costruiscono Aniello e il padre si riconoscono da lontano; io sto affacciata al parapetto della strada di sopra, corso Farnese, la barca magari sta a Frontone e io posso stabilire con sicurezza se è uscita dalle mani di Aniello oppure no. Lui è un artista, la barca la disegna, la colora, la liscia e la modifica prima nella sua testa e poi sulla carta.

Quando è perfetta, nella sua testa e sulla carta, allora mette mano al legno. Per questo le sue barche sono speciali, sono gentili. Per noi due ne ha costruita una piccolina, aggraziata, l’ha dipinta di giallo con un righino celeste e sempre in celeste ha scritto a prua  “La Bella Amalia”; la metteremo a mare dopo sposati.”

 

Ecco il link del blog in cui si possono vedere anche le foto della presentazione “itinerante”, molto originale….

Brava Rita!!!!

 http://blog.libero.it/ponzabiancoenero/view.php?nocache=1245617398

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/FrammentidiPonza/trackback.php?msg=9145072

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
Nessun Commento
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963