Creato da Pontia il 22/08/2007
racconti e altro sulle isole Ponziane...
|
Area personale
Tag
Cerca in questo Blog
Menu
Ultimi commenti
I miei link preferiti
- Maria Giovanna Luini
- Sito americano su Ponza
- PazziXPonza
- Le foto di Ali di Nuvole su Flickr
- Ponza & dintorni
- Ali di Nuvole
- La donna del mare
- Libri su Ponza
- Ponzainbiancoenero
- Come una piccola isola
- ponza racconta
- senza parole blog
- San Silverio
- Webcam su Palmarola
- Webcam su Ponza
Contatore Shinystat
Contatti
Chi volesse scambiare qualche considerazione su Ponza, può scrivermi a:via _ parata @ yahoo .it (togliere gli spazi per avere la mail corretta)
« Caro papà… | L'isola di Palmarola » |
Sono molti anni che non vado a Ponza d’inverno perché, purtroppo, non riesco ad andare in quel periodo ma le persone che si sono recate in questi ultimi anni, mi hanno descritto un quadro desolante.
Ponza, d’inverno, è un’isola di fantasmi, un mortorio, negozi chiusi, per strada non incontri nessuno, a parte qualche cane o gatto.
La maggior parte dei ponzesi si è trasferita a Formia ma tra poco, in primavera, sarà un pullulare di persone che biancheggiano, riassettano le loro case da affittare ai turisti che vengono nella nostra amata isola.
I negozi riapriranno e per fare la spesa sembrerà di entrare in una gioielleria perché tutto costa molto più che altrove.
Ormai molti ponzesi lavorano solo i tre mesi estivi, sono quasi spariti i mestieri dei nostri nonni come il contadino e il pescatore, si sa rendono poco…..ed ecco spuntare barcaioli,ristoratori, affittacamere improvvisati.
Ormai il lavoro dei ponzesi ruota solo ed esclusivamente intorno al turismo ma non si fa niente per prolungare la cosiddetta “ stagione “.
Tutto questo benessere economico ha portato all’individualismo.
Non c’è più collettività e altruismo mentre nel passato, quando il ponzese era povero, c’era molta solidarietà.
Ora tra di loro non corre buon sangue, c’è molta invidia, prevalgono i propri interessi su quelli altrui.
L’isola, purtroppo, è intesa soltanto come fonte di guadagno, da sfruttare all’inverosimile, non un luogo da amare, da salvaguardare, per noi e per le nuove generazioni.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
|
Inviato da: Pontia
il 19/03/2013 alle 21:23
Inviato da: Marco
il 19/03/2013 alle 08:14
Inviato da: Pontia
il 17/05/2012 alle 21:26
Inviato da: silvia vitiello
il 17/05/2012 alle 10:23
Inviato da: Pontia
il 29/10/2011 alle 23:20