Frammenti di Ponza

prima di tutto ti voglio ringraziare per i tuoi commenti scrivere questo libro è stato per me un modo per testimoniare quanto è stato interessante vivere in quegli anni e quanto è stato sorprendente ritrovare a Ponza alcuni modi e comportamenti che credevo fossero ormai spariti in fondo il tema della "filuga" vuole essere proprio un modo per recuperare tali sensazioni e cercare di farle riscoprire anche agli altri visitatori occasionali dell'isola e quindi dato che ci ho preso gusto ho presentato alla regione un progetto per un evento il cui nome è "Il Corto nel Mare - Tirreno Mare Nostrum" sul tema della marineria ponzese che si potrebbe svolgere a metà settembre prossimo a febbraio dovremmo avere notizie circa la sua approvazione e se questa è favorevole, dovremmo metterci a lavoro

comprendo perfettamente quello che provi....

Ciao, sono Patrizia, io a Ponza non ci sono nata però ho sangue laziale in quanto mio padre era di Formia e da che sono piccina ho sempre passato l'estate da quelle parti...finchè un giorno, all'improvviso tornando con il traghetto da Ponza ho versato lacrime e dolore con la consapevolezza di lasciare un'isola che mi apparteneva!! Da allora, un pò di anni fa, torno a Ponza regolarmente, io sono di Verona, in tutte le stagioni, anche d'inverno.Ne sento il bisogno, come di tornare a casa, e Dio sa quanto mi sento "coinvolta" in tutti i suoi meravigliosi particolare, dalla "sua gente" che amo con tutto il mio cuore.Nulla più in ogni parte del mondo mi rende felice, se non il rivedere Palmarola, cala Felci, il Grottone, Chiaia di Luna, Cala dell'Acqua...Gioachhino e la sua famiglia, il colore del mare...il cibo e i suoi profumi.Praticamente innamorata, nelle giornate fredde e buie del nord, immagino di essere avvolta dai colori di Ponza e tutto diventa come con un talismano, più sopportabile. Amo quest'isola, vi amo ponzesi e presto cavalcherò le onde inseguendo il mio cuore che batte in costante sincronia sugli scogli e sulle spiagge del mio Tibet!!! Patrizia

grazie di cuore... tanti auguri anche a te

Tanti cari e santi auguri di buon Natale e felice ano nuovo a te e famiglia. don Natalino

la fondatrice di quell'ordine religioso mi pare che fosse originaria di un paese della provincia di frosinone... però poi con il tempo le divise di quelle suore sono migliorate un pò....più semplicità...

un'amica alla quale ho mostrato questa foto mi ha dato una spiegazione delle strane divise delle suore. Nella chiesa preconciliare le divise richiamavano i costumi della regione della fondatrice dell'ordine, ovviamente depurate da pizzi e merletti, e non mutavano nei secoli. Chissà in quale villaggio bretone del seicento, in quale borgo castigliano, le ragazze nei giorni di festa vestivano più o meno come le suore della foto.

l'asilo anni fa era sulla salita di via Roma, di fronte all'emporio Musella.... le suore in quel tempo vestivano così....molto scomodo... il viso si vedeva poco... ma quelle erano le regole

E' l'asilo di fianco ilpiazzale della chiesa o l'elementare lungo la salita della chiesa ? Ma, le suore come sono conciate in testa ?

siamo contenti io Giuseppe Mazzella di Casamicciola d' Ischia della famiglia " Rurillo" e Gianni Vuoso del Borgo di Celsa di aver riannodato questo legame tra Ischia e Ponza. Rivhiedete il video " il viaggio di Mattia" al Brigantino di Ponza-.