Si definisce “fossile” il resto di un qualsiasi organismo vissuto in epoche passate e conservatosi fino ad oggi Sono considerati fossili,e vengono chiamate icnofossili anche le tracce dell’attività degli organismi stessi, quali per esempio le orme, le tane e gli escrementi (coproliti) “scavare. In passato fossilium stava ad indicare qualunque oggetto scavato, quindi,oltre ai resti degli organismi,anche i minerali e i reperti archeologici.Le dimensioni dei fossili vanno dai pochi millesimi di millimetro, fino alle decine di metri di lunghezza dei grandi dinosauri.La fossilizzazione è un evento piuttosto raro e selettivo. Di tutti gli organismi che hanno popolato il nostro pianeta nel corso del tempo solo una piccola parte ha potuto fossilizzare e, probabilmente, solo una piccolissima parte di tutti quei fossili è stata fino ad ora scoperta e studiata .Inoltre sono le parti più dure e resistenti,come le ossa, i denti, il legno e le conchiglie, che hanno più probabilità di fossilizzare rispetto ai tessuti molli,i quali tendono a decomporsi in tempi brevi.Affinchè avvenga la fossilizzazione è necessario che, dopo la morte, i resti vengano coperti e inglobati il più rapidamente possibile nei sedimenti al fine di sottrarli da tutti gli agenti biologici e chimici che ne potrebbero causare la decomposizione, abrasione, frammentazione, disarticolazione o distruzione. Dopo il seppellimento sotto ad uno stratto più o meno spesso di sedimenti, i resti degli organismi sono sottoposti agli stessi processi che trasformano i sedimenti in rocce (diagenesi)Tali trasformazioni implicano reazioni chimiche e processi fisici che variano a seconda dei tipi di resti e del tipo di sedimento inglobante e che dipendono essenzialmente dalla presenza delle acque impregnanti il sedimento e dai Sali in essa disciolti. I gusci o i resti scheletrici che presentano cavità (pensiamo al guscio di un bivalve o di un gasteropode,o anche la cavità endocranica di un vertebrato) oltre che essere circondati dal sedimento che li ingloba, possono anche venire riempiti, totalmente o parzialmente.Dopo la litificazione il sedimento di riempimento fornisce il modello interno del fossile che riproduce le caratteristiche interne del guscio. La matrice che ingloba il fossile ne conserva invece l’impronta, che riproduce le caratteristiche esterne del fossile stesso.
I FOSSILI
Si definisce “fossile” il resto di un qualsiasi organismo vissuto in epoche passate e conservatosi fino ad oggi Sono considerati fossili,e vengono chiamate icnofossili anche le tracce dell’attività degli organismi stessi, quali per esempio le orme, le tane e gli escrementi (coproliti) “scavare. In passato fossilium stava ad indicare qualunque oggetto scavato, quindi,oltre ai resti degli organismi,anche i minerali e i reperti archeologici.Le dimensioni dei fossili vanno dai pochi millesimi di millimetro, fino alle decine di metri di lunghezza dei grandi dinosauri.La fossilizzazione è un evento piuttosto raro e selettivo. Di tutti gli organismi che hanno popolato il nostro pianeta nel corso del tempo solo una piccola parte ha potuto fossilizzare e, probabilmente, solo una piccolissima parte di tutti quei fossili è stata fino ad ora scoperta e studiata .Inoltre sono le parti più dure e resistenti,come le ossa, i denti, il legno e le conchiglie, che hanno più probabilità di fossilizzare rispetto ai tessuti molli,i quali tendono a decomporsi in tempi brevi.Affinchè avvenga la fossilizzazione è necessario che, dopo la morte, i resti vengano coperti e inglobati il più rapidamente possibile nei sedimenti al fine di sottrarli da tutti gli agenti biologici e chimici che ne potrebbero causare la decomposizione, abrasione, frammentazione, disarticolazione o distruzione. Dopo il seppellimento sotto ad uno stratto più o meno spesso di sedimenti, i resti degli organismi sono sottoposti agli stessi processi che trasformano i sedimenti in rocce (diagenesi)Tali trasformazioni implicano reazioni chimiche e processi fisici che variano a seconda dei tipi di resti e del tipo di sedimento inglobante e che dipendono essenzialmente dalla presenza delle acque impregnanti il sedimento e dai Sali in essa disciolti. I gusci o i resti scheletrici che presentano cavità (pensiamo al guscio di un bivalve o di un gasteropode,o anche la cavità endocranica di un vertebrato) oltre che essere circondati dal sedimento che li ingloba, possono anche venire riempiti, totalmente o parzialmente.Dopo la litificazione il sedimento di riempimento fornisce il modello interno del fossile che riproduce le caratteristiche interne del guscio. La matrice che ingloba il fossile ne conserva invece l’impronta, che riproduce le caratteristiche esterne del fossile stesso.