Ma vie...

Guerra e denaro...


Avevo preparato un bel discorso, me lo ero ripassato per tre mesi...Era molto bello in verità: trattava di tradimenti e di amici morti, come uno sproloquio di requiem. E naturalmente anche di che razza di sporco velenoso verme era stato chi ci aveva assoldato etc. etc etc. Quella parte era molto espressiva, entrava persino in filosofiche considerazioni sui rapporti tra i mercenari e i loro mandanti. Avrebbe fatto impressione.Ma faccia a faccia con lui non avevo più voglia di fare tutta quella tiritera, ne mi formalizzai ad accettare il denaro, ma che me lo offrisse per salvarsi la vita dopo che tutti quei poveracci erano crepati in Africa, senza contare le vedove e gli orfani, era veramente degradante. Dopo aver aperto la cassaforte mi consegnò 500 mila dollari in banconote da mille: il Tesoro Americano si stava ancora chiedendo che fine avessero fatto tutte quelle banconote. Misi i soldi in una valigetta e me ne andai. (estrapolazione di un racconto reale e di una storia vera sull'uccisione del presidente comoriano Ahmed Abdallah nel 1989 al Grand Café des Arts di Nizza, maggio 2006) - Liberamente tratto dal mio libro "Storie di legionari e mercenari in Africa", scritto in memoria del caro amico Gilbert Bourgeaud (alias cononnello Bob Denard) - François