Bushi ni nigon nashi

Se niente importa non c'è niente da salvare...


Come possono le cose, una qualsiasi delle migliaia di cose che compongono la vita di una persona... finire? Come possono gli amici dirsi addio, le macchine rompersi, i tacchi delle scarpe spezzarsi, i sorrisi spegnersi, gli amori perdersi, le passioni smorzarsi, i computer infettarsi, i lavori incasinarsi, la stima, i gesti gentili, i fiori regalati, le occhiate allo specchio, il vento nei capelli, la musica di pianoforte, le scale fatte di corsa, l'impazienza e l'euforia finire? Come possono i quadri cadere? Fran. Di colpo. Nel mezzo della notte, con le stelle dentro agli occhi e il vento caldo di agosto che entra da una finestra socchiusa e dice shhh, dormi. Non pensarci adesso, dormi e sogna e nel tuo sogno riprenditi ogni cosa. Ogni piccola speranza, tutti i tuoi desideri, l'ambizione, l'amicizia che hai perduto, le persone lontane, le canzoni d'amore, certe favole assurde e dolcissime scritte senza senno, davanti ad un caminetto acceso, con un bicchiere di vino rosso e una candela alla vaniglia, in quelle notti lontane, quando tutto, tutto, sembrava non dovesse mai... finire.Qualche sera fa sono andata ad un concerto che ha risvegliato in me qualche scintilla salterina di aspirazione e smaniosità. C'era questo palco no? Un palco normale, mica cosa. Di ferro e feltro e plastica, pezzi di plexiglas e qualche gelatina colorata sulle luci. E poi c'era tutto il resto, una cosa che per comodità personale e perchè sia di facile comprensione per chiunque, chiameremo Magia..Greg Howe, Stu Hamm e Dennis Chambers solo per noi. Come se fossere arrivati da lontano, con gli zaini in spalla e pezzi di canzoni per regalo, così: è per voi, niente di che, un pensierino.E allora immagina questa [me] che per un attimo si perde e incontra la se stessa di una volta.La vede vestita di luce e sorrisi e lacrime versate e parole dette, scritte e cantate.Le dice Eccoti, ma non Ti cercavo.La bacia sulla bocca e se ne innamora.Si volta poi, verso il futuro e dice Tornerò.E' stato allora. E' stato tutto e niente. La consapevolezza di [me] finalmente, dopo tanto attendere.In questa fiamma che si accendeva mi sono ripresa le cose finite, nascoste, spezzate. Mi sono ripresa il rispetto. Di me. Tutti i sogni sepolti nel cassetto dei calzini, i girotondi emozionali, le bandierine dei cocktails, l'euforia e la gioia, testa contro testa, con le dita intrecciate e le parole dette piano, sfiorandosi le labbra. Ancora. Tutto questo è quanto di meglio io abbia fatto alla mia vita.In un giorno qualunque, decisa com'ero a ricostruire un nuovo mondo dal nulla, quando nulla del mio mondo importava e non stavo pensando a quello che sarebbe stato, di colpo... è diventato.A me piace vedere le persone riunite, forse è sciocco, ma che dire, mi piace vedere la gente che si corre incontro, mi piacciono i baci e i pianti, amo l'impazienza, le storie che la bocca non riesce a raccontare abbastanza in fretta, le orecchie che non sono abbastanza grandi, gli occhi che non abbracciano tutto il cambiamento, mi piacciono gli abbracci, la ricomposizione, la fine della mancanza di qualcuno [...] J.S.Foer