Bushi ni nigon nashi

Non esiste nessuna fine. Esiste solo un nuovo inzio.


Ho sognato la mamma di E. che veniva da me dicendo “aiutalo”.E che spariva sorridendo.Poi ho cominciato a ricordare.C'è un momento preciso, dentro ogni esistenza, in cui ti accorgi di stare invecchiando.Ma non per le rughette, a quelle ti ci abitui. E' quando i ricordi cominciano ad invaderti.Precisi come un laser. Taglienti come un bisturi. Dolorosi e felici.Quelli che prima sapevano di cielo e oggi sono come ondate di acqua gelida che arrivano e si ritraggono. Lasciandomi qui, nel mezzo di questa vita, spiazzata e fradicia, al pensiero di noi due adolescenti. Io ed E. Quante cose non ci siamo detti.Era come vivere la vita di qualcuno che non sono io, come se frammenti di esistenze si mescolassero alla mia e con il tempo generassero asimmetriche incongruenze, coincidenze e sbandameti, perdite momentanee di concentrazione e momenti di esaltante, magnificente lucidità. La vita che uno sogna per se stesso non è mai quella giusta.Ma questo lo capisci dopo. Quando hai realizzato i tuoi sogni e diventi infelice, quando hai avuto le risposte e non avresti voluto aver fatto le domande. Quando – finalmente – è solo un convenevole e mai, davvero, una soddisfazione. Quando – si stava meglio quando si stava peggio. E tuo padre era un uomo combattivo, che non si piegava davanti a niente.La vita che sogni deve rimanere un sogno. Perchè altrimenti sarebbe la vita e non un sogno.Io credo in quelle teorie strampalate che ci vedono anime reincarnate in un corpo che qui devono compiere un percorso di purificazione emozionale ed evoluzione spirituale prima di potersi dire “pronte”. Io credo nella legge del karma e di come causa ed effetto siano concatenati ad un unico, irreprensibile giudice: se stessi.Io credo nella metempsicosi. Immagino di incontrare e di attrarre in questa persone che mi sono state care in altre vite. Persone che ho perso e che oggi hanno sì altri occhi, ma non un altro sguardo. Io credo nel magnetismo dell'anima.Io credo nelle domande che ci si pone da piccoli. Quando non suona assurdo chiedersi da dove veniamo, dov'è che stiamo andando e perchè. Io credo nelle risposte che arrivano alla fine del giorno, quando stai chiudendo gli occhi prima di addormentarti e sai che domattina non ricorderai nulla di quel barlume di verità che ti ha attraversato la mente.Io credo nel Paradiso, nel Nirvana, nell'Eden, negli Svarga e anche ad Atlantide. Credo alle fate, agli gnomi e all'esistenza delle sirene. Credo nel potere della mente, nella legge di attrazione e nella scienza noetica. Credo ai miti della storia. Ai giganti di Lemuria, agli Annunaki di Nibiru, ai rettiliani di Alpha Draconis e a quei gran fighi dei pleiadiani. Credo anche a Babbo Natale. Immagino l'universo e mi commuovo per la bellezza e lo stupore e l'emozione di saperlo “vivo”. Piango guardando le stelle quasi ogni notte mentre ascolto da un lettore mp3 i canti degli indiani d'america mangiando pringles alla paprica. Immagino il tempo come una matassa informe di gomma da modellare. Lo vedo che si plasma attraverso le mie dita, ma poi, elastico com'è torna sempre alla sua forma originale. Penso alle dimensioni, a quanto sia sottile il velo che ci separa da ciò che – ora – non possiamo vedere. Ma c'è.E vorrei dirgli tutto questo domani. Vorrei dirgli che esiste altro.Vorrei portarlo nella mia testa, per un po' e mostrargli cos'è, la meraviglia. Che è tutto così strabiliante che non deve mai pensare alla fine, perchè non c'è mai, una fine. C'è solo un inizio. Da un'altra parte.Gli angeli hanno sempre detto queste cose:non preoccuparti, non temere, tutto andrà bene.[da Un dono d'ali - R.Bach]