Bushi ni nigon nashi

E' una notte come tutte le altre notti. Forse...


Stasera, dopo quelle due ore massacranti in palestra, la testa sgombra e le gambe a pezzi, sono venuta quassù con una strana, inaspettata calma.Volevo mettermi a scrivere, ma non avevo parole.Ho provato ad ascoltare quella radio, ma non avevo pazienza.Ho tentato, maldrestamente e senza convinzione, di razionare porzioni, sistemare i pezzi e raccattare i ritagli. Ma non avevo mani, non avevo mani abbastanza. Per tutto quello che c'era da raccogliere.Così ho preso a sfogliare l'album della mia vita, che tanto, per quello, basta soffiare sulle pagine: quelle prendono a sollevarsi senza peso, per svelare i ricordi sopiti, le immagini sbiadite, le scritte col dito sui vetri appannati degli autobus.Mi ricordo che riempivo di parole strette pagine intere di quaderni a quadretti. Sempre le stesse, giocando a rincorrermi. Mi ricordo che parlavo di amore, ma non ne conoscevo che i contorni, mi ricordo l'amicizia senza argini di noi tre. Mi ricordo di quel giorno che abbiamo pianto insieme per la prima volta.Per paura, dolore e tristezza. Giravamo intorno allo stesso tipo e quel tipo girava solo intorno a me.Mi ricordo che giocavo a nascondermi, per non essere la causa di niente. Niente gioia, nessun dolore. E' facile, pensavo. Ma non era vero. Sono passati 17 anni e molte cose sono andate perdute.Ma non quella. E poi chissà.There is fiction in the space betweenThe lines on your page of memoriesWrite it down but it doesn't meanYou're not just telling stories[Tracy Chapman]