Bushi ni nigon nashi

La vita continuò perché la vita continua, e il tempo passò, perché il tempo passa.


 Che poi io se dovessi chiedere una grazia a qualcuno chiederei di non dover più pensare così intensamente alle cose, di non lasciarmi coinvolgere così a fondo dagli eventi, di non essere messa costantemente alla prova. Chiederei un po’ di silenzio, nella testa. La pace.Mi anestetizzo dalla vita andando al parco a correre ogni sera. Nascondo tutti i miei “non importa” sotto il tappeto ed esco. La prima volta che ci sono stata avevo un inverno di ghiaccio e lame affilate che mi squaciavano da dentro, così, per la paura di spezzarmi, ho percorso i primi metri del tracciato camminando lenta. Mi guardavo attorno come una bestia ferita a morte che cerca un posto in cui nascondersi. Poi è successo che qualcosa ha preso a bruciarmi addosso. Tutto il groviglio di angosce filamentose, brutture, nodi e spasmi sfilacciati si è sciolto e mi è colato via dagli occhi. Ho fatto un respiro, finalmente. Il primo respiro profondo dopo mesi di nero e apnea.Ho camminato per ore quel giorno, ripetuto lo stesso identico percorso fino a sfinirmi di lacrime ed euforie, stupore, meraviglia, sconcerto.Ed era come se non avessi mai visto gli alberi. Come la luce, all’improvviso. Dentro gli occhi, di mattina.E io non lo so se l’avete presente l’inverno. Le emozione sotto ghiaccio. Le ferite che non rimarginano. Le labbra secche, le parole screpolate, gli occhi di vetro. Quella specie di buio nel cuore. Una canna fumaria infilata nel petto e il nero fuligginoso che ti ricopre l’anima. Una cosa così.Che pensi non passerà mai. E invece.Invece il destino delle persone è di andare avanti. Invece una nuova primavera c’è per tutti. Invece la speranza non deve abbandonarti. Invece dai che puoi farcela, tu sei così immensa. Una briciola.Succede ancora che a volte devo aggrapparmi. Succede che devo fermarmi e prendere fiato. Succede che devo nascondermi, quando, con gli occhi pieni di perché, mi guardo indietro e non capisco.Invece, ecco, il destino delle persone è di andare avanti. Me lo ripeto da giorni, vai avanti e ti salverai. Chiudi gli occhi sulle cose sbagliate, allontana il dolore, rifuggi l’angoscia e chi ne è foriera, gira come gira il sole e vivi dentro la luce. Danza in un cerchio di fuoco e sbarazzati  della sfida con una scrollata…Ci sono battaglie che non si vincono, forse perché non sono nemmeno battaglie. Sono prove. Tentativi di persuasione e deboli esperimenti di scoramento. Sono quel genere di incognita che ti insegna a non biascicare giuramenti a vanvera, non dire più per sempre e credere al futuro semplice. Ti insegna che i segreti sono manette e che bisogna dire sempre la verità, anche se ti trema la voce. Ti insegna che a rincorrere il nulla succede che ti perdi. E che presto o tardi ti succederà di dire allo specchio "non hai imparato niente" un'altra volta.