Bushi ni nigon nashi

La guerra è finita, scrisse così.


Il fatto è che io la verità che volete sentirvi dire non ce l’ho. Non ho i giusti riferimenti temporali, i flashback al vetriolo, neanche mi ricordo di tutte le volte che sono uscita di casa di notte per non sentire. Voi dite un paio, io so che sono molte di più e che era straziante, voi dite che il dolore era nell’aria e che tutti più o meno ne respiravamo il senso. Io dico che un dolore subito è differente da un dolore causato e che quando il buio ti piomba addosso all’improvviso e sei impreparato ed impotente fa più paura di quando sei tu a spegnere la luce. Il fatto, un altro fatto, è che non ha più importanza ormai. Chi è la vittima, chi il carnefice, chi sta meglio, chi sta peggio, chi ha somatizzato, chi è guarito e chi si è ammalato. Siamo anime sole e da sole vaghiamo. Chi più di altri, certo.E’ che le strade che le persone decidono di imboccare portano sempre da qualche parte, non ci si può aspettare un circuito nella vita. Non esistono anelli, non esistono piste e non c’è forza centrifuga che tenga. C’è un inizio e c’è una fine per ogni cammino e non corrispondono quasi mai. Tu prendi una decisione e questa creerà universi multipli, mondi inesplorati, dimensioni parallele e binari alternativi. E’ come in Sliding Doors, dove basta una coincidenza banale, una bambina che ti taglia la strada, un taxi preso al volo, una corsa al parco e il tuo destino cambia. A poter fare un’analisi approfondita delle dinamiche che hanno determinato quelle che Jung definiva sincronicità, si darebbe per assunto che queste non vengano “decise” negli attimi immediatamente precedenti, ma subiscano un lento processo di perfezionamento. Esperienze, condizionamenti, esempi, debolezze che ti porteranno a reagire in un modo piuttosto che in un altro alle avances di qualcuno, ad esempio. E non di qualcun altro, per dire.Va detto che un evento sincronistico è una coincidenza dotata di significato soggettivo per la persona a cui accade. Quindi non astratta dal contesto di riferimento.Ora. Io mi sono domandata più volte il significato intrinseco delle brutte esperienze che ero costretta a vivere. Ho invocato più di un aiuto e meditato e pianto e riflettuto. Mi sono addormentata con una croce al collo anche la notte che fu, ma non è servito. Perché una risposta c’era. E quando una risposta c’è nessuno può cambiare il corso degli eventi, neanche Dio. Se la tua vita ha preso una traiettoria errata ci penserà la vita a riportarti sul percorso tracciato per te. Non importa quanto farà male, un giorno ti renderai conto che è la cosa migliore che ti sia mai capitata. C'è sempre un piano preciso, dietro a tutto... in questo aveva ragione il signor Rail... ognuno ha davanti le sue rotaie, che le veda o no.[A. Baricco da Castelli di rabbia]