Bushi ni nigon nashi

Non lo so più che cosa succeda alle persone normali. Non mi ricordo.


Sì, sto bene. Non lo so se sono felice come intendete voi, ma l’amore, i risultati al lavoro e una certa sicurezza economica sono cose che mi permettono di non lagnarmi. E per alcuni potrà sembrare anche banale, l’amore. Figurarsi per me a parlarne da qui, come fossi un’eterna adolescente sotto tempesta ormonale, ma se solo sapeste. L’emozione, capite? Vivo in un costante stato di sovraeccitazione emotiva, piango di gioia anche, più di quanto io non abbia fatto in tutta la vita. E lo so che chiedevo ai miei fratelli d’anima di corcarmi di legnate se solo mi fossi messa a scrivere di amore e di stelle ma ecco, guardate come brillano. Tutte e due.Sono passata attraverso il tempo nella costante convinzione che almeno una volta nella vita ognuno di noi meritasse di essere amato pazzamente. Letteralmente.Con tutti i ritardi al lavoro del caso, le sorprese delle due di notte, i chissenefrega oggi rimaniamo a letto tutto il giorno, i pan di stelle per pranzo, la nostra canzone che risuona in tutto il centro commerciale, le docce fredde, le mani calde, i baci lenti, l’amore fatto con gli occhi, i tatuaggi uguali, le pistole ad acqua, gli occhiali da nerd, gli avatar alieni, il nargilè e gli scacchi sul balcone.Non lo so più che cosa succeda alle persone normali. Non mi ricordo.Non guardo indietro, voglia zero, quindi non guardo e non rileggo, perché francamente sono già stata spettatrice e autrice del mio tempo, niente lacrime, niente Adele nelle casse, per intenderci. Io so solo che se guardo a domani vedo noi due. E lo so che ci ho provato più per caso che per necessità, perché volevo crederci. Ci ho provato perché volevo sentirlo da me che nella vita non è tutto standard, non ci sono solo i tasti bianchi e quelli neri di un pianoforte, ma c’è il vuoto degli interstizi, il lucido del legno, il freddo dell’ottone che va via via ossidandosi.Non so bene che cosa succeda a livello sub-quantico nel silenzio d’ombra delle 00.00, ma so che ogni notte noi ricominciamo da qualche parte e ci diciamo buongiorno, so che la sensazione di essere sospesi su un vuoto dimensionale è perenne, ognuno nella sua parte di letto in questa parte di vita. Sempre altrove. Invincibili.E va bene, la mente degli uomini è semplice e quella delle donne complicata, i giorni troppo corti, le notte inservibili, gli occhi che si cercano, le mani intrecciate, ma il mio Oh, beh in estemporanea del mercoledì pomeriggio è stato più una necessità che voglia di esprimere un concetto. E’ stato liberarmi dello stupore accumulatosi dentro.Come diceva quello per me la bellezza è una persona che dopo un’ora che ci parli è molto più bella di un'ora prima.