pensieri in libertà

Stop alla Diga Gibe III


La gigantesca diga Gibe III sul fiume Omo minaccia la vita e le terre di 500.000 persone nel Sud dell’Etiopia e nel Nord del Kenya. Se sarà costruita la diga interromperà i cicli naturali delle esondazioni del fiume da cui molte comunità della bassa valle del fiume dipendono da migliaia di anni per coltivare cibo, pescare e allevare gli animali. La diga inoltre ridurrà drammaticamente l’afflusso d’acqua nel Lago Turkana, il più grande lago nel deserto esistente al mondo.La maggior parte dei popoli colpiti sa molto poco  del progetto che minaccia il loro futuro e la loro sopravvivenza. In aperta violazione del diritto internazionale e della Costituzione etiope non sono stati consultati in merito. Il governo dell’Etiopia sta adottando misure fortemente restrittive per contrastare ogni dissenso nella Valle dell’Omo, e le comunità colpite non sono in grado di esporsi né di ricevere informazioni indipendenti  sul progetto. La Diga Gibe III devasterà il delicato e unico ecosistema del fiume Omo e del Lago Turkana, entrambi riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Il progetto viola la stessa costituzione etiope, le convenzioni internazionali, non è conforme alle politiche di salvaguardia ambientale delle organizzazioni finanziarie internazionali e non rispetta nessuna delle sette priorità strategiche della Commissione Mondiale sulle DigheI lavori di costruzione sono stati avviati, ma il Governo Etiopico ha bisogno di più di 1,4 miliardi di dollari per terminarli. Nonostante gli impatti drammatici e le numerose violazioni, la Banca Africana per lo Sviluppo, la Banca Europea per gli Investimenti, la Banca Mondiale, il Governo Italiano ed il Governo del Kenya stanno valutando la possibilità di finanziare il progetto.La coalizione Counter Balance, la Campagna Per la Riforma della Banca Mondiale, Friends of Lake Turkana, International Rivers e Survival International chiedono di unirsi alla campagna per difendere i diritti delle popolazioni della Valle dell’Omo e della regione del lago Turkana, e di attivarsi per fermare il progetto distruttivo Gibe III.Noi sottoscritti, chiediamo al governo etiope di:sospendere la costruzione della diga Gibe III fino a quando i popoli colpiti dal progetto non avranno espresso il loro libero, preventivo e informato consenso;lasciar ricostituire le associazioni sciolte nel 2009 e revocare il decreto 621/2009 che impedisce a molti enti di lavorare nel campo dei diritti umani;riconoscere alle tribù dell’Omo i diritti collettivi alla proprietà della terra così come sancito dalla legge internazionale (la Convenzione ILO169 e la Dichiarazione ONU sui popoli indigeni);Chiediamo inoltre alla Banca Africa di Sviluppo, alla Banca Europea per gli Investimenti, alla Banca Mondiale, al Governo Italiano e al Governo del Kenya di non fornire alcun sostegno economico e politico all’avanzamento del progetto.http://www.stopgibe3.org/pages/petition.php